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De: lucy46 (Mensaje original) |
Enviado: 25/03/2013 17:11 |
Gli conoscete tutti questi appellativi della Madonna??
E credo che non siano tutti
Beata Maria Vergine di Guadalupe Beata Vergine Maria Addolorata Beata Vergine Maria del Monte Carmelo Beata Vergine Maria del Rosario Beata Vergine Maria di Fatima Beata Vergine Maria di Lourdes Beata Vergine Maria Regina Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria Maria Santissima Madre di Dio Natività della Beata Vergine Maria Santissimo Nome di Maria Presentazione della Beata Vergine Maria Visitazione della Beata Vergine Maria Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani Assunzione della Beata Vergine Maria Beata Maria Vergine di Guadalupe Beata Vergine della Medaglia Miracolosa Beata Vergine Maria Addolorata Beata Vergine Maria della Mercede Beata Vergine Maria della Provvidenza Beata Vergine Maria della Vita Beata Vergine Maria dello Sterpeto Beata Vergine Maria di Loreto Beata Vergine Maria di San Luca Beata Vergine Maria Consolatrice Divina Maternità di Maria Santissima Madonna de La Salette Madonna dei Lavoratori Madonna del Divino Amore Madonna del Rosario di Pompei Madonna dell'Arco Madonna della Neve Madonna delle Lacrime di Siracusa Madonna di Czestochowa Madonna di Montevergine Madonnna del sangue Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza Santa Maria del Fonte presso Caravaggio Santa Maria Greca Maria Madre della Chiesa Maria Santissima del Pozzo Maria Santissima Madre della Misericordia Venerata Nostra Signora del Buon Soccorso Nostra Signora del Dolore di Kibeho Nostra Signora del Laus Nostra Signora del Pilar Nostra Signora del Suffragio . Nostra Signora dell'Europa Nostra Signora della Guardia Nostra Signora della Salute Nostra Signora di Coromoto Senza data Nostra Signora di Pontmain Nostra Signora di Walsingham .
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Ogni appellativo di Maria vuole farne esaltare un aspetto diverso.
I diversi appellativi non fanno si che ci siano tante Marie.
Facciamo un esempio: se io ti dico che sei "bella" "simpatica" "affascinante" "divertente", etc. etc..., io non ti sto moltiplicando all'infinito, sto solo dicendo diverse tue caratteristiche.
Così vale per Maria. Chiamarla "l'immacolata", "Madre di Dio" "Ausilio dei Cristiani" "Sede della Sapienza" significa dare risalto ad una caratteristica piuttosto che un altra.
Caso ancora più semplice da capire è quello in cui la Madonna porta il nome di una città o di un luogo geografico. "Madonna di Loreto" "Fatima" etc..... In questo caso si denota il luogo di apparizione oppure di una certa devozione particolare. |
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De: Marika |
Enviado: 26/03/2013 09:29 |
E' grande il cuore di Maria ci aiuta e protegge ci copre col suo manto qualunque sia il suo nome per me è sempre la nostra mamma divina che ci ama tanto
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De: lucy46 |
Enviado: 27/03/2013 12:54 |
Madonna dei Lavoratori
A Torino, vicino alla celebre chiesa della Gran Madre di Dio costruita in occasione del rientro in patria del re Vittorio Emanuele I dall’esilio, sorge il complesso del Monte dei Cappuccini, una delle odierne immagini simbolo della città, formato dall’omonimo convento e dalla chiesa di Santa Maria al Monte.Sul piazzale antistante la chiesa spicca longilinea la moderna statua bronzea della Madonna dei Lavoratori, opera dell’artista G. Cantono.All’inaugurazione, avvenuta il 27 marzo 1960, presenziarono l’arcivescovo di Torino cardinal Maurilio Fossati, l’arcivescovo di Milano cardinal Giovanni Battista Montini ed il vescovo di Lourdes monsignor Théas. Era stato proprio quest’ultimo a donare nel 1958 ai lavoratori della Fiat pellegrini a Lourdes la cancellata che ora cinge la statua in direzione della città. Per anni essa aveva chiusa l’ingresso della grotta dove la Santa Vergine apparve a Bernardetta. I presenti a tale manifestazione poterono anche udire un radiomessaggio da parte dell’allora pontefice regnante, il Beato Giovanni XXIII.
Patronato: Lavoratori
Autore: Fabio Arduino
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Maria, Avvocata
Il titolo di "Avvocata" risale a sant'Ireneo. Trattando della disobbedienza di Eva e dell'obbedienza di Maria, egli afferma che al momento della Annunciazione "la Vergine Maria divenne l'Avvocata" di Eva (Haer. 5,19,1; PG 7,1175-1176).
Infatti, con il suo "sì" avrebbe difeso e liberato la progenitrice dalle conseguenze della sua disobbedienza, divenendo causa di salvezza per lei e per tutto il genere umano.
Secondo il cattolicesimo, Maria eserciterebbe il suo ruolo di "Avvocata", cooperando sia con lo Spirito Paracleto, sia con Colui che sulla croce intercedeva per i suoi persecutori e che Giovanni chiama il nostro "avvocato presso il Padre". Come madre, ella difenderebbe i suoi figli e li protegge contro i danni causati dalle loro stesse colpe. I cristiani cattolici invocano Maria come "Ausiliatrice", riconoscendone l'amore materno che vede le necessità dei suoi figli ed è pronto ad intervenire in loro aiuto, soprattutto quando è in gioco la salvezza eterna.
Purtroppo molte donne cadono nell’inganno di pensare che Maria possa oggi essere la loro avvocata, la loro ausiliatrice, come se noi avessimo bisogno di una donna presso il Padre celeste, a proteggerci e intercedere per noi. Abbiamo già visto ampiamente che questo compito spetta di diritto al Figlio Gesù Cristo e allo Spirito Santo, la cui opera è principalmente proprio questa.
La Bibbia afferma con precisione e senza mezzi termini che noi abbiamo solo un Avvocato, Gesù Cristo, il giusto:
"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate;
e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.
Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati,
e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo." (1 Giovanni 2:1-2)
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De: lucy46 |
Enviado: 28/04/2013 11:57 |
La Vergine siede con le ginocchia leggermente divaricate coperte dal panneggiamento del manto stellato che dal capo le ricade sulle spalle e sulle braccia. In piedi, sul ginocchio sinistro, un vispo Gesù Bambino, solleva il braccio destro verso il petto della mamma benedicendo, e sorridendo. Dal manto che le copre il capo sfuggono i capelli neri che le incorniciano con due lunghi boccoli il viso ovale dalle sopracciglia arcuate, gli occhi socchiusi e la bocca quasi atteggiata al sorriso. La composizione, la finezza del lavoro e la forte carica umana che sprigiona rivelano una mano d'artista sicuro e che era a conoscenza di simili Madonne in legno dell'arte gotica: la Madonna dell'Acqua si schiude già verso il Rinascimento. Nella nuova parrocchia non ebbe altare proprio, ma veniva spostata qua e là per le navate e, messa sopra una macchinetta, veniva portata in processione in tempi di siccità; non di rado veniva rimessa nel magazzino dietro la sagrestia. Il Santuario della Madonna dell'Acqua si trova nell'omonima località del comune di Cascina, è situato lungo Via Tosco-Romagnola al confine con il comune di Calcinaia. La chiesa fu edificata fra il 1614 e il 1619 su progetto di Iacopo Maruscelli
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De: lucy46 |
Enviado: 03/06/2013 07:44 |
"Madonna della Lettera"
3 giugno
E' un appellativo utilizzato nella venerazione di Maria, madre di Gesù. La Madonna della Lettera è venerata dalla Chiesa cattolica come santa patrona di Messina, di Palmi (RC) e di Finale (PA).La tradizione, “Celebre è presso i messinesi la memoria della dolce epistola scritta dalla Beata Vergine Maria”)narra che san Paolo, giunto a Messina per predicare il Vangelo, trovò la popolazione ben disposta a lasciarsi convertire. Ben presto molti cittadini aderirono all'invito convertendosi al Cristianesimo, e nel 42, quando Paolo si accingeva a tornare in Palestina, alcuni messinesi chiesero di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona. Così una delegazione di messinesi si recò in Palestina con una missiva, nella quale i molti concittadini convertiti alla fede di Cristo professavano la loro fede e chiedevano la protezione di Maria.Maria li accolse e, in risposta alla missiva, inviò indietro una sua Lettera, scritta in ebraico, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli. La delegazione tornò a Messina l’8 settembre del 42 recando l'importante missiva: in essa Maria lodava la loro fede, diceva di gradire la loro devozione ed assicurava loro la sua perpetua protezione, ovvero "Benedico voi e la vostra città". Da allora la città di Messina la celebra il 3 giugno con una affollata processione del fercolo argenteo della Madonna. Di detta lettera se ne hanno tracce fino all'inizio del 1900 e comunque dovrebbe essere custodita presso il Vaticano, insieme ad altri reperti dell'Ambasceria Messinese presso la Madonna.La Ciocca di capelli invece è custodita gelosamente presso il Duomo di Messina ed esposta nel giorno del Corpus Domini incastonata nell'Albero di un piccolo galeone costruito in argento, che rappresenta uno degli esempi della Protezione della Madonna per Messina. La festa della Madonna della Lettera a Messina. Non molti sanno che l'illuminazione della stele votiva avvenne per mano di papa Pio XII, dal Palazzo Apostolico, mediante un comando radio a distanza ideato e costruito da Guglielmo Marconi.
Curato da Comitato Cittadino
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Questa è la Sacra Immagine della Signora così come Ella appare al Suo confidente. E' la Vergine della Riconciliazione: il Ponte tra noi e Cristo Gesù, l'Unico Mediatore tra gli uomini e il Padre. Ella annuncia con tale Immagine la Discesa dello Spirito Santo sull'umanità e sulla Chiesa, la Nuova Pentecoste da tanti attesa e invocata. Al centro del petto della Vergine vi è infatti la Colomba Gloriosa, rappresentante lo Spirito Santo. Maria Sposa dello Spirito prepara il mondo a questa Discesa dello Spirito, proprio come la preparò nel cenacolo ai tempi della Chiesa nascente. Onoriamo tale Immagine e diffondiamola.
La Santissima Vergine appare al Suo confidente come una ragazza giovanissima , non più di diciotto anni , non molto alta . Mario racconta: “ E una Giovane bellissima , di carnagione olivastra . La Sua bellezza è tutta interiore e la bellezza del Suo Corpo la rappresenta bene. Ha gli occhi grandi , espressivi e accennano un sorriso dolcissimo che commuove e mi dilata il cuore. Le sue labbra sono rosee e quando parla , parla lentamente ed ogni parola discende nel mio intimo come gocce di rugiada , che donano sollievo e ristoro , freschezza all'anima . Durante l' Apparizione spesso mi abbraccia , mi accarezza , mi stringe le mani , mi bacia sulla fronte . In quei momenti sento la consistenza del Suo Corpo . Poggia sempre scalza su una nube o su di un globo azzurro . Nella prima Apparizione vestiva un lungo abito bianco , una sopraveste celeste bordata dorata , fascia dorata alla vita , lungo velo bianco sul capo . Due rose gialle sui piedi . In seguito a seconda dei messaggi che porta i colori delle veste cambiano . E sempre immersa nella Luce e all'inizio fa sempre il Segno di Croce e l'inchino . Alla fine benedice tutti e scompare all'improvviso . Potessero vederla tutti per restarne profondamente cambiati dentro . Incontrando Maria si cambia e il cuore è come in continua sintonia con Lei la quale con dolcezza ammaestra dentro chi la segue . Non bastano le parole per descriverla nella Sua bellezza e dolcezza . Tutto di Lei richiama l'amore di Dio per noi . Lei legge dentro e superflue sono le parole con Lei. “ La Beata Madre ha chiesto ufficialmente di realizzare l'Immagine che la ritrae nella Sua Apparizione a Mario. Lei stessa ispirando un sacerdote del luogo fece trovare un pittore locale che in breve tempo , in base alle indicazioni di Mario realizzò l'opera . L'Immagine è parte integrante della Devozione a Maria Vergine della Riconciliazione , Regina della Speranza , Mediatrice di Grazie ; i Suoi Tre Gloriosi Appellativi scelti dall'Immacolata per questa rivelazione . Dal Messaggio dell' 8 Aprile 2010 : “ L'Opera che ho iniziato a S. Teresa si svilupperà nella potenza dello Spirito Santo ed uno dei primi segni è la realizzazione della Mia Immagine , ritraente la Mia Persona così come si manifesta in questa Rivelazione Salvifica… E' un dono all'umanità.. L'Immagine della Vergine della Riconciliazione sarà diffusa ed onorata da molti . Nel guardarla i cuori si apriranno e verranno ai piedi del Mio Ulivo . Presto sarà realizzata e la Devozione sarà diffusa ovunque .” L'Immagine viene diffusa insieme ai titoli con i quali si è rivelata spesso al Suo giovane confidente. Il Suo sguardo dolcissimo e rasserenante ha offerto pace interiore a molte anime che davanti ad essa hanno pregato con fede sincera.
MEDIATRICE DI GRAZIE : La Madonna nei Messaggi dati a Mario sottolinea l'importanza della Sua mediazione materna presso il Figlio Divino , cosi come appare chiaramente alle Nozze di Cana . La mediazione di Maria è una mediazione esclusivamente materna in una direzione altruistica . La Madre intimamente unita all'offerta redentrice di Cristo stesso. Per la salvezza di tutti ricevendone la missione di cooperazione materna alla diffusione della grazia che redime . E' la maternità che offre alla mediazione della Vergine Maria il suo significato e il suo valore pieno . E' chiaro che la mediazione di Maria si pone su un altro piano rispetto all'unica e inimitabile mediazione di Cristo , l'Unico Mediatore tra Dio e l'uomo e “che nessuno può andare al Padre se non per mezzo di lui” ( Giovanni 14,6). Di conseguenza il termine Mediatore attribuito a Gesù è unico al contrario il termine Mediatrice attribuito alla Vergine è subordinato e relativo come partecipazione all'unica mediazione di Cristo . Tali concetti il Concilio Vaticano secondo li espone con chiarezza : “ L'unica mediazione del redentore non esclude , ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata da un'unica fonte . E questa funzione subordinata di Maria la Chiesa non dubita di riconoscerla apertamente , continuamente la sperimenta e raccomanda all'amore nei fedeli perché , sostenuti da questo materno aiuto , siano più intimamente congiunti col Mediatore e Salvatore ( Lumen Gentium ,62 ) . Maria l'Ancella del Signore che piena di Spirito intercede a favore del mondo malato affinché sia colmato di grazia , pace , benedizione , rigenerandosi in Cristo sotto la Sua guida materna . Tale mediazione materna di Maria ha tre aspetti costitutivi e indivisibili : Mediazione di Redenzione ( Corredentrice ) , Mediazione per le grazie che ci ottiene ( Dispensatrice ) , Mediazione di difesa e di ausilio ( Avvocata dell'umanità ) . Ella è costituita Mediatrice dal Signore stesso per cooperare alla redenzione . Col Suo si a Dio , l'opera della redenzione ebbe inizio , perciò è innegabile tale mediazione materna e subordinata a quella di Cristo della Beata Madre e che Lei sottolinea spesso nei Messaggi a Mario unitamente al mistero della Sua corredenzione . Infatti è Mediatrice di grazie essendo la Corredentrice , quindi la Sua mediazione è frutto dell'essere Corredentrice del Cristo Suo Figlio . E' la Donna che con il Figlio schiaccerà la testa del serpente ( Gn 3,15 ) . Ella “ difatti , - concludiamo con la Lumen Gentium- assunta in cielo non ha deposto questa funzione di salvezza , ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci le grazie della salute eterna . Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni , fino a che non siano condotti nella patria beata . Per questo la Beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata , Ausiliatrice , Soccorritrice , Mediatrice “ ( LG 62).
REGINA E MADRE DELLA SPERANZA: E' l'Appellativo scelto dalla Madonna per rivelarci Cristo Speranza che non muore . La virtù della Speranza è la chiave di lettura per i nostri tempi d'oscurità e di decadenza spirituale ; la Signora ci invita a sperare in Cristo Gesù l'Unica Vera Speranza che ci dona la forza di superare le prove più dure dell'esistenza con la convinzione che l'eternità ci aspetta , se percorreremo la Via delle Virtù Cristiane mediante la rinuncia del peccato e dell'empietà dilagante . Nel capitolo 15 della Genesi vi è scritto che “Abramo credette e gli fu computato a giustizia “. L'appoggiarsi incondizionato di Abramo alla promessa di Dio è la sua vera speranza , infatti San Paolo Apostolo nella Lettera ai Romani afferma : “ Abramo credette sperando contro ogni speranza” . Abramo diviene di conseguenza il prototipo di colui che crede contro ogni umana speranza . Tra fede e speranza esiste quindi un legame inscindibile . La speranza nasce dalla fede e la speranza cristiana si basa sull'adesione al Risorto di conseguenza è cristologica . Ma cosa si intende con il termine Regina? Con tale termine si desidera sottolineare la Sua grande regalità , infatti l'equivalente di tale termine è Signora . Lei la autentica Regina , predestinata dall'eternità , prefigurata dall'Arca custodita nella Tenda nell'Alleanza : interamente rivestita e coronata ( Es 25,11 ) di oro purissimo , ammantata di splendore . E' Lei il Trono veramente regale sul quale il Signore degli eserciti fa il suo ingresso glorioso , il Nuovo Tempio del Re delle genti che sostituisce l'antico , dove è possibile accostarsi al mistero di Dio . Il compito di regnare è il compito che le viene affidato da subito : “ Queste cose, Madre , annunciale a tutti … Per queste cose sii Regina . “ ( Romano . Inno secondo del Natale 18 ) . Regina alla destra del Re , coronata , dal Sangue dell'Agnello sotto la Croce , partecipe alle sofferenze del Crocifisso . Lei Guida e Maestra detiene il primato nell'annuncio del Regno ( E' Regina Apostolorum ) e presiede la preghiera d'invocazione dello Spirito di Dio ( At 1,14 ) . La venerazione che dimostriamo nei confronti della Madre del Re garantiscono l'autenticità del nostro culto di adorazione al Dio Vivente . Sulla regalità di Maria l'Enciclica Ad Caeli Reginam ( 11 Ottobre 1954 ) è il testo magisteriale più importante : il Papa ne richiama i fondamenti teologici . “ La Beatissima Vergine è Regina , non solo perché è Madre di Dio , ma anche perché quale Nuova Eva , è stata associata al Nuovo Adamo “. Il Suo potere nell'elargizione delle grazie è quasi immenso . Nel capitolo 8 della Lumen Gentium , il Concilio , inquadra il titolo Universorum Regina nella prospettiva della glorificazione della Vergine -Madre e della più piena conformazione al Figlio ( LG 59 ) . La Redemptoris Mater al numero 41 legge la regalità della Vergine alla luce del Magnificat : “ Maria è diventata la prima tra coloro che , servendo il Cristo anche negli altri , con umiltà e pazienza conducono i loro fratelli al Re , servire al quale è regnare “ ( LG 36 ) . La gloria di servire non cessa di essere la sua esaltazione regale : “ assunta in cielo , ella non termina quel suo servizio salvifico , in cui si esprime la mediazione materna , fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti “ ( LG 62 ) .
LA VERGINE DELLA RICONCILIAZIONE: E' l'Appellativo che primeggia tra tutti e tre , il quale la Vergine si attribuisce in molte Apparizioni al suo giovane confidente. La riconciliazione è il tema portante dei Messaggi e svela il senso della Venuta di Maria Santissima nell'angolo santo di Contrada S. Teresa: la Madre Riconciliatrice dei peccatori, delle famiglie divise, delle Nazioni in guerra. Senza tale riconciliazione c'è l'infelicità, il vuoto,la disarmonia. Lei il Ponte Santo della riconciliazione tra noi e Cristo Gesù . La riconciliazione è avvenuta mediante Cristo l'Unico Vero Dio, venuto a noi per la potenza dello Spirito Santo che operò il concepimento di Nostro Signore nel seno benedetto della Vergine. Perché Vergine della Riconciliazione? La Madonna richiama chiaramente e direttamente la Sua verginità perpetua poiché come insegna la Chiesa essa è stata tenuta intatta “prima , durante e dopo il parto”. Un forte monito per le nuove generazioni , affinché credano nel valore della verginità e della purezza dell'anima e del corpo e la custodiscano gelosamente mediante la rinuncia al peccato , con sacrifici e penitenze.
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De: lucy46 |
Enviado: 28/08/2013 16:21 |
Maria Santissima del Pozzo Capurso (BA)
Nell’estate del 1705, in un piccolo paesino della Terra di Bari, Capurso, un sacerdote, certo don Domenico Tanzella, versava in gravissime condizioni di salute e sembrava ormai destinato a concludere entro breve tempo la propria esistenza terrena, avendo i medici diagnosticato un male inguaribile. Una notte imprecisata di quell’anno, la Madonna apparve all’agonizzante sacerdote, promettendogli il recupero «della salute primiera» qualora avesse bevuto l’acqua del pozzo detto di “Santa Maria”, sito in località Piscino, ad un mezzo miglio dall’abitato, nella strada che conduce a Noicattaro, e fatto voto di erigere una Chiesa, a lei dedicata, con annesso convento dei frati francescani. Il Tanzella, all’indomani, con grande fatica, confidando nelle parole della Vergine, si portò al pozzo dove bevve l’acqua, riacquistando, miracolosamente ed istantaneamente, la piena salute. L’ultima domenica di agosto di quell’anno, 30 agosto 1705, egli, al fine di meglio adempiere al voto, accompagnato da suo fratello, Lorenzo, e da due amici, si recò a visitare il pozzo di “Santa Maria”, al fine di rendersi meglio conto del miracolo. Scesero con una scaletta a pioli, essendo il pozzo in parte prosciugato. Ma nella difficoltà della discesa, la candela accesa, che aveva in mano uno di loro, cadde nell’acqua, continuando ciononostante ad ardere tranquillamente ed a far luce. L’evento prodigioso fu visto come chiaramente voluto da Dio. Spronati pertanto da ciò ed incuriositi, cominciarono ad esplorare le pareti del pozzo quando videro sull’intonaco, alla parte di mezzogiorno, una bellissima immagine della Madonna, di stile bizantino, che li guardava sorridente, forse opera di monaci basiliani, sfuggiti alla furia iconoclasta nel VII – VIII sec. Di qui l’origine del culto per la Madonna detta, dal luogo del rinvenimento della sacra immagine, “de Puteo”. Il pio sacerdote ed i suoi amici caddero in ginocchio e contemplarono a lungo la venerata immagine, rischiarata dalla tremolante luce delle candele che continuavano ad ardere nell’acqua. Quando il Tanzella ebbe terminato di pregare, decise di far staccare la delicatissima immagine dal muro, onde poterla esporre alla pubblica venerazione dei fedeli. Ed ecco verificarsi un nuovo prodigio. L’immagine della Vergine col Bambino, staccandosi miracolosamente dalla parete del pozzo, prima galleggiò sull’acqua e pochi istanti dopo andò a consegnarsi da se stessa nelle braccia del sacerdote. Questi, commosso, si affrettò a risalire con la preziosa icona tra le braccia, depositandola provvisoriamente nella sagrestia della chiesa che, a sue spese, stava costruendo in un suo podere. Tra i primi miracolati si ricorda una certa Caterina, da lungo tempo impossibilitata a camminare, tanto che era conosciuta con il soprannome di “Caterina la storpia”. Appresa la notizia della prodigiosa guarigione del sacerdote e del rinvenimento miracoloso dell’Icona, si recò con fede nella piccola sacrestia dove era esposta l’immagine della Madonna per implorare la grazia della guarigione. Improvvisamente avvertì una nuova vigoria nelle gambe, si poté ergere in piedi, muovendo i primi passi e trovandosi totalmente guarita. Il 12 gennaio 1706 don Tanzella chiese ed ottenne dall’ Arcivescovo di Bari, che la Cappella fosse benedetta ed aperta al pubblico. Il 9 febbraio di quell’anno, lo stesso Domenico Tanzella benedisse la Cappella, aprendola al pubblico culto sotto il titolo di S. Maria detta del Pozzo (dal luogo del rinvenimento) e di S. Lorenzo martire. Un altro prodigio si verificò giusto in quell’anno. Il pittore G. B. Converso era impegnato in quel periodo ad affrescare l’allora cappella inaugurata dal pio sacerdote, dove si custodiva l’immagine della Madonna del Pozzo. Fu allora che il pittore - come racconta M. Mariella nel suo “Il santuario di Capurso”- “spinto da necessità o ingordigia di ricchezze decise di rubare i tre donativi che la Madonna aveva ricevuti alcuni giorni prima”. Si trattava di donativi in oro che i miracolati avevano offerto alla Vergine in segno di devozione. Mariella continua: “Non appena il pittore ebbe rubato i monili, il cielo si oscurò e il giorno si mutò repentinamente in notte fonda”. Il Converso fu il primo sospettato del furto e fu, dunque, imprigionato. Solo successivamente confessò il reato riconsegnando l’oro. “Ed ecco il prodigio! … il cielo si rasserenò, i fulmini si dispersero e i tuoni cessarono come per incanto”. Per vendicarsi, il pittore cercò di screditare in tutti modi don Tanzella fino al punto di inventarsi una storia che rendeva falso il ritrovamento dell’immagine della Madonna. Ma evidentemente l’intento non riuscì. Di fronte all’inattesa evoluzione degli eventi ed agli strepitosi prodigi che si verificavano, don Tanzella, adempiendo ancora il voto, si convinse della necessità di affidare il culto della Vergine del Pozzo ad un istituto religioso di rigida osservanza ed indicò i Francescani Alcantarini. Così il 17 agosto 1714, con atto pubblico di un notaio, il Tanzella donò ai Frati la Cappella da lui fondata ed i beni ad essa appartenenti. La scelta del pio sacerdote spinse gli storici a credere che la Madonna gli fosse apparsa tra i SS. Pasquale Baylon e Pietro d’Alcantara, e gli avesse imposto espressamente la fondazione a Capurso di un convento del loro Ordine. Il 5 novembre 1737 gli Alcantarini, col beneplacito dell’Arcivescovo di Bari, fecero il loro ingresso in Capurso e furono immessi dal Vicario Generale nel pieno, pacifico e definitivo possesso della cappella e dei beni ad essa connessi. Subito dopo si solennizzò la posa della prima pietra del convento. Gli interessati avevano in animo di costruire chiesa e convento sul pozzo del miracoloso rinvenimento, ma, non avendo ottenuto il terreno appartenente al Capitolo di Capurso, ripiegarono sul fondo offerto da Lorenzo Tanzella, sempre sulla via di Noicattaro, ma più vicino al paese. Nel febbraio 1739 già funzionava una comunità francescana con sette religiosi, dediti al servizio della cappella di S. Maria del Pozzo. La fabbrica del Convento fu completata nell’ottobre 1746. La facciata era stata progettata dirimpetto al paese con fronte di 43 metri; si presentava di forma compatta, quasi quadrata. In un ampio vano del piano terra (il vasto refettorio dei religiosi) fu allestita una chiesetta provvisoria, che ospitò la prodigiosa immagine della Madonna del Pozzo dal 24 agosto 1748 al 27 agosto 1778. Frattanto nel 1746, iniziò la costruzione dell’attuale Santuario ad una navata a croce latina. Il grandioso Tempio, in stile tardo-barocco, fu dedicato a Maria SS. Del Pozzo il 27 agosto 1778; in quell’occasione la Sacra Icona fu collocata definitivamente nella cona che sormonta l’Altare maggiore, tutto rivestito di marmi preziosi. Il culmine della devozione alla Vergine del Pozzo si ebbe allorché, da Gaeta, con un motu proprio del 18 maggio 1849, il Beato Pio IX approvava l’Ufficio e la Messa speciale di Maria SS. Del Pozzo. Non solo, ma acconsentì all’incoronazione in oro della miracolosa immagine trovata nel pozzo. Il 13 giugno dello stesso anno la Vergine del Pozzo fu solennemente proclamata “Primaria patrona celeste di Capurso”, elezione che fu approvata e confermata con rescritto pontificio del 23 dicembre 1852. Nel 1853 fu proclamata Reale Basilica dal Re Ferdinando II di Borbone. Su luogo del Pozzo dove fu rinvenuta l’Immagine fu edificata una Cappella, la cui prima pietra, per volere ed interessamento di Ferdinando II, fu benedetta il 9 maggio 1858. La notte tra l’8 ed il 9 maggio 1970, alcuni empi rubarono le corone auree donate dal Capitolo Vaticano e con le quali furono incoronati Gesù e la Madonna nel 1852. Con le corone furono anche trafugati la collana aurea donata da Ferdinando II ed altri donativi di devoti. Il 6 settembre dello stesso anno furono benedette le nuove corone. In quella medesima circostanza fu anche benedetto il Portale di bronzo della Basilica. Ancora oggi la Vergine del Pozzo attira al suo Santuario schiere innumerevoli di devoti, specialmente nell’ultima domenica di agosto di ogni anno, festa solenne della Madonna. Numerosissimi sono anche i miracoli e le grazie ottenute per intercessione di Maria, soprattutto a favore dei bambini, come testimoniano i numerosi ex voto appesi alle pareti del Santuario.
Autore: Francesco Patruno
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