Stavolta dedichiamo questa settimana
ad un tema che da sempre affascina e… stupisce…
la poesia originale...
L’ORIGINALITA’ IN POESIA ARTE AFORISMI E MUSICHE
a cura di Tony Kospan (2013)
Nel vasto… fantastico mondo della poesia
non manca infatti un genere del tutto particolare
che anzi occupa un posto importante…
Parlo delle poesie talvolta dissacranti
talvolta divertenti….
ed in ogni caso inconsuete o sorprendenti
ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti
che consentono di vedere le cose della vita
da un diverso ed originale punto di vista.
L'antesignano di questo genere è certo
il duecentesco Cecco Angiolieri con la sua notissima poesia
S'I FOSSE FOCO
Questo genere di poesia
che possiamo anche definire alternativo
ha sempre avuto cultori ed estimatori…
ma sfugge a qualsiasi più precisa classificazione
in quanto spazia dal comico al tragico…
dal trasgressivo al volgare...
dal fantastico al surreale etc..
ma sempre con l'effetto di sorprendere il lettore…
Certo oggi… è anche vero che è difficile sorprenderci…
in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto tutto
ed anche il contrario di tutto…
eppure… la poesia può meravigliarci ancora…
Come sempre prima di passare alle poesie
alcuni aforismi sul tema davvero... originali.
L’amore è come una clessidra:
quando si riempie il cuore,
si svuota il cervello.
Jules Renard
Per innamorarmi di te
mi è bastato guardarti.
Per smettere di amarti
mi è bastato guardarti meglio.
Fabio Volo
I cani ci guardano dal basso.
I gatti ci guardano dall'alto.
I maiali ci trattano da loro pari.
Winston Churchill
Bisognerebbe essere sempre innamorati.
Questa è la ragione
per cui non bisognerebbe mai sposarsi.
Oscar Wilde
Prima di salutarvi
vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo.
Ma non ne ho.
Vanno bene lo stesso due messaggi negativi?
Woody Allen
Come sempre mi piacerebbe leggere,
le poesie che sul tema piacciono a voi.
Le immagini accanto ai versi sono tutte del grande Salvador Dalì
mitico ed originalissimo pittore spagnolo
ed anche le musiche sono di un genere del tutto inconsueto
benché alcune siano anche molto note.
Hocus Pocus
LA SOFFITTA
Ezra Pound
Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
Che i ricchi han maggiordomi e non amici,
E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiam gli sposati e i non sposati.
L'aurora entra a passettini
Come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Né ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest'ora di chiara freschezza,
L'ora di svegliarsi in amore.
Habibi
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe
e il poeta spera che il vento sia suo complice.
Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
- di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
non scenda in tempo.
Prisencolinensinainciusol
NON STO PENSANDO A NIENTE
Fernando Pessoa
Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale,
che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
E' come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...
Il carnevale degli animali
POESIA ILLEGITTIMA
Vivan Lamarque
Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera, ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
Nun te reggae più
LE GOLOSE
Guido Gozzano
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C'è quella che s'informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L'una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un'altra - il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un'altra, con bell'arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall'altra parte!
L'una, senz'abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D'Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m'è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Ciao a tutti da Orso Tony
anche lui in veste... original...