Il Papa è stato accolto da un piccolo gruppo di bambini che gli ha regalato un “cuore”, simbolo della campagna sociale dell’ospedale per il rinnovamento della Terapia Intensiva Cardiochirurgica
Roma, 21 dicembre 2013 - Papa Francesco in visita ai piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. E’ stato accolto da un piccolo gruppo di bambini, in rappresentanza della dimensione internazionale dell’ospedale, provenienti dall’Etiopia, dalla Cina, dalla Libia, dall’Ecuador. Tra loro Saverio Marinelli, ormai maggiorenne, affetto da distrofia muscolare di Duchenne, il primo ragazzo al mondo a ricevere, nel 2010 al Bambino Gesù, un cuore artificiale permanente.
Il gruppo di bambini ha regalato a papa Francesco un “cuore” - simbolo della campagna sociale dell’ospedale per il rinnovamento della Terapia Intensiva Cardiochirurgica -, un album di disegni fatto da loro, e un bouquet di rose bianche in onore di Santa Teresa di Gesù Bambino, da deporre ai piedi della “Madonnina” del Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione).
All’inizio della visita Francesco è entrato proprio nel Dea dell’ospedale, dove ha incontrato dodici bambini, andando poi nell’”Area rossa” dove sono ricoverati sei piccoli ad alta intensità di cura. E' poi salito al primo piano nella Terapia Intensiva Neonatale dove sono ricoverati 10 neonati con situazione complesse. Tra loro la piccola Georgia Bernadette, 5 mesi, nata senza intestino, cui la mamma ha dato il nome del Papa, al quale ha anche scritto una lettera.
“Vi ringrazio per i vostri sogni e preghiere, che avete raccolto in quella cesta: li presentiamo insieme a Gesù, Lui li conosce e conosce quello di cui avete bisogno. Gesù ha con voi un legame speciale: vi sta sempre vicino”. Sono le parole rivolte da Papa Francesco ai bambini del reparto di oncoematologia.
“Voglio che non esistano più le malattie”, ha confidato al Pontefice il piccolo Pietro. Sono tanti i desideri che i piccoli hanno consegnato a Francesco con i loro biglietti, raccolti in una cesta di vimini, presa in custodia da collaboratori del Papa. Alcuni sono piccole preghiere: “vorrei che il mondo migliorasse e non fosse così inquinato e che tutti gli abitanti non fossero così cattivi”, ha scritto un altro giovane paziente. E una bambina ha invocato: “Che queste belle giornate di sole portino nei nostri cuori gioia e speranza!”.
Papa Francesco è il quinto Pontefice che si reca in visita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, donato nel 1924 alla Santa sede dalla famiglia Salviati e in virtù di questo legame conosciuto dalla famiglie romane come “l’ospedale del Papa”. Con la visita di questo pomeriggio, Bergoglio - che i piccoli pazienti stessi, già all’inizio del suo pontificato, avevano invitato tramite i loro disegni - rinnova una tradizione cara ai suoi predecessori.
Era il giorno di Natale del 1958, infatti, quando Giovanni XXIII andò per la prima volta al Bambino Gesù. Il “Papa buono” tornò quindi a fare visita ai piccoli ricoverati quattro anni più tardi, nel Natale del 1962.
Il primo gennaio 1968 fu la volta di Paolo VI, e il 7 gennaio 1979 di Giovanni Paolo II. Il 30 settembre del 2005 fu papa Benedetto XVI a far visita all’ospedale pediatrico per “testimoniare l’amore di Gesù per i bambini”.