Lascia entrare dentro al tuo cuore lo spirito natalizio, quel profumo autentico di gioia, quel sapore di serenità che regala un piccolo gesto d’amore, quella ardente felicità di vivere accanto a chi ami.
Stephen Littleword
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Lo spirito natalizio si sta impossessando di me. Lo sento. Entro in una libreria, con il gusto di chi ha tempo per cercare. Mi piace curiosare fra gli scaffali, sfogliare i volumi, anche i più improbabili, tipo Vita e avventure di un moscerino. A volte mi chiedo se certi libri riescano a venderli.
Un volumetto attira la mia attenzione: è Canto di Natale di Charles Dickens. Un libro si sceglie per il titolo, per la copertina, per l’incipit o per destino. Apro una pagina a caso e leggo: “Pensate alle gioie presenti, ognuno ne ha molte, non alle disgrazie passate, tutti ne hanno qualcuna. Riempite di nuovo il bicchiere con volto radioso e cuore pago. Mi ci gioco la testa che il vostro sarà un Natale allegro e un anno nuovo felice”.
Non ci penso due volte. Lo compro, lo tengo stretto fra le braccia e provo una profonda sensazione di gioia interiore. Anche se so che dovrò lavorare a Natale, Santo Stefano e Capodanno.
Porca miseria! L’effetto buonista si infrange contro un’improvvisa certezza: ho pensato a tutti, ma non a Mr V. Si merita di trovare qualcosa sotto l’albero. Cosa? Niente di troppo personale: è vero che conosce molto di me, ma in fondo non siamo intimi. I regali agli uomini sono sempre un dramma. Cosa so di lui? Innanzitutto che dipinge, però non posso certo comprare tela e colori. Sarebbe come regalare a un fumatore di cubani una scatola di sigarilli aromatizzati alla vaniglia. Potrei scovare qualche catalogo d’arte prestigioso… dubito di avere le risorse economiche sufficienti.
Vorrei qualcosa di diverso, che abbia un significato particolare. Forse è arrivata la volta buona di un cactus anche per lui
La vita è un cactus di Francesca del Rosso e Alessandra Tedesco