E se invece venisse per davvero? Se la preghiera, la letterina, il desiderio espresso così, più che altro per gioco venisse preso sul serio? Se il regno della fiaba e del mistero si avverasse? Se accanto al fuoco al mattino si trovassero i doni la bambola il revolver il treno il micio l'orsacchiotto il leone che nessuno di voi ha comperati? Se la vostra bella sicurezza nella scienza e nella dea ragione andasse a carte quarantotto? Con imperdonabile leggerezza forse troppo ci siamo fidati.
E se sul serio venisse? Silenzio! O Gesù Bambino per favore cammina piano nell'attraversare il salotto. Guai se tu svegli i ragazzi che disastro sarebbe per noi così colti così intelligenti brevettati miscredenti noi che ci crediamo chissà cosa coi nostri atomi coi nostri razzi. Fa piano, Bambino, se puoi.
Come molti possono immaginare, così come Gesù non è nato “nell’anno 0”, ma bensì sappiamo essere nato intorno al 6-7 a.C (per un errore di calcolo nella definizione iniziale del conto degli anni a partire da Cristo), allo stesso modo il 25 dicembre non ne è la reale data di nascita, ma la si assume per convenzione. Perché è stata scelta proprio questa data ed a partire da quando?
Nelle prime fasi della cristianità, infatti, la festa relativa alla nascita del Redentore non era ancora stata istituzionalizzata e così fu per alcuni secoli.
Inizialmente l’unica festa che i cristiani festeggiavano era la settimana Pasquale legata al culto della morte e resurrezione di Gesù. La forma completa nella definizione della Pasqua così come la conosciamo noi, legata all’equinozio primaverile e alla preparazione quaresimale, arriva intorno al IV secolo quando il Cristianesimo riesce ad entrare in modo ufficiale come culto religioso nell’Impero Romano. Grazie proprio a questa maggior libertà di culto, nello stesso periodo si comincia a festeggiare una “nuova” ricorrenza che vuole ricordare la nascita del Cristo. La prima testimonianza sull’esistenza di una festa di Natale risale al 354 d.C., in un antico almanacco giunto fino ai giorni nostri e chiamato “Cronografo”: qui Cristo viene indicato come il primo martire della Chiesa e, come per tutti gli altri martiri disposti in un elenco, ne viene indicata la data di nascita, riportata come “ottavo giorno prima delle Calende di Gennaio”, sebbene non si avesse (e non si ha tuttora) nessuna fonte certa circa la reale data. Questo giorno, secondo gli usi romani, corrispondeva al 25 dicembre.
Se dunque siamo a conoscenza per certo che il Natale venne festeggiato il 25 dicembre a partire almeno dal 354 d.C., ancora non è ben chiaro perché fu indicata proprio quella data come nascita di Cristo, ma possiamo fare soltanto plausibili ipotesi.
La più importante di queste ci dice che probabilmente questa data fu fissata per dare continuità a quella che era un’abitudine festiva in quella data già per la gente pagana, ed entrare così più facilmente in sua sostituzione.