Con i suoi pericoli, e con le sue promesse, l'altrove è già lì, alle porte. L'immagine dell'altrove è quella di un "ove" che non si mostra per se ma solo come negazione del positivo, rassicurante qui. Se così è, si intuisce come la paura sia il riflesso di un niente, di una condizione che sperimentiamo in negativo, come un venir meno del sistema di abitudini e di parole, di cose e di persone che chiamiamo casa o paese, o magari etnia o razza. E s'intuisce come, spesso, ce ne stiamo vinti nei confini di questo luogo chiuso, prigionieri di un niente anche solo immaginato.
Roberto Escobar da "Metamorfosi della paura"
A tutti quelli che attraversano i mari e le terre per lavorare, per trovare a tavola da mangiare. Niente vi potrà fermare, tantomeno la stupidità di chi non vi comprende! La musica non conosce colore, non conosce diversità. La musica è un abbraccio universale...
Se i miei occhi hanno qualcosa di diverso dal resto del mondo.....non importa. Continuerò a guardare il resto del mondo con occhi diversi...
Se non c'è strada dentro al cuore degli altri prima o poi si traccerà.....................................