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Respuesta  Mensaje 1 de 8 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 17/01/2014 09:50
 
 

Soltanto nell'amore e nella morte non
 si può fingere. Chi nell'amore cerca di
 fingere, può illudersi di amare, ma non ama.
 Chi sta morendo non finge più, perché "ciò
che diranno gli altri" ormai non lo interessa;
egli cessa di pensare "per gli altri" e riflette
 unicamente "per sé". L'amore e la morte
hanno dunque, davvero, qualcosa in comune,
 come ritennero molti poeti.
Hanno in comune quello stato d'animo di
 "ebbrezza" per cui l'individuo rinuncia totalmente
 a voler "apparire ciò che non è", e quindi
comprende l'inutilità di persistere nella finzione
 e nella vanità di ogni giudizio che non sia
 fondato sulla pura realtà.

Ludovico Geymonat da "I sentimenti" -

 


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Respuesta  Mensaje 2 de 8 en el tema 
De: Acquario Enviado: 17/01/2014 10:45

Scaramanzia

                 

   Siete scaramantici? Se attraversa la strada un gatto nero che fate? E se si dovesse rompere uno specchio, oppure si aprisse il barattolo del sale e scivolasse tutto il contenuto per terra? E che dire del fatidico giorno diciassette di venerdì, oggi appunto. 
   Non ho ancora finito, mi è venuto in mente l'auto che trasporta il feretro nell'ultimo viaggio, tutte le volte che la incontriamo, per quanto fingiamo un atteggiamento normale o delicatamente giriamo lo sguardo, pur non parlandone siamo visibilmente preoccupati: c'imbarazza la tal visione, sarebbe come riflettere sulla realtà della vita a termine. Perché noi non ci pensiamo, anzi allontaniamo l'idea della sospensione della vita, anch'io in questo momento sto usando un eufemismo, ci sto girando intorno, quando potrei semplicemente scrivere la parola "morte" e che sarà mai, tanto anche se non la nominiamo non c'è scampo, per cui non esiste la parola beneaugurale che esorcizza uno stato normale, piuttosto se taluni lestofanti pensassero che tutto l'illecito che accumulano non lo porteranno nell'aldilà, forse trufferebbero meno: mia madre diceva che una volta al giorno avremmo dovuto pensare alla morte, giusto per non dimenticare il nostro stato provvisorio. 
   Lo so, lo so, è un post strano il mio, m'immagino i vostri visi, magari state toccando ferro, ce ne sono di oggetti metallici lì sulla scrivania e se non ci fossero i maschietti non ne avrebbero bisogno. 
   Dovete sapere che tutto è nato da quando ho girato le cartelline del mio calendario: ho un calendario perpetuo, nel senso che dura una vita, basta cambiare di giorno in giorno i numeri e le diciture dei giorni settimanali e mensili. Oggi appena ho letto venerdì diciassette, ho pensato a tutti gli apotropaici che praticano scongiuri, io non lo sono: non ho mai portato con me un cornetto rosso, di quelli che andavano di moda pendenti al braccialetto e non ho mai voluto appenderlo sulle porta di casa. Se cade il sale ripulisco e non penso a nulla, se si rompe lo specchio non penso a sette anni di disgrazie, e se passa un gatto nero lo guardo serenamente, tra l'altro ha un certo fascino. E oggi? E' per me un bellissimo giorno splende il sole, sto scrivendo e se per caso dovesse andar storto qualcosa non lo attribuirò mai al diciassette porta sventura, è una pura fatalità, tutto qui!

Respuesta  Mensaje 3 de 8 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 18/01/2014 16:35
 
Al saggio non può capitare nulla di male: non si mescolano i contrari. Come tutti i fiumi, tutte le piogge e le sorgenti curative non alterano il sapore del mare, né l’attenuano, così l’impeto delle avversità non fiacca l’animo dell’uomo forte: resta sul posto e qualsiasi cosa avvenga la piega a sé; è infatti più potente di tutto ciò che lo circonda.
Seneca

Respuesta  Mensaje 4 de 8 en el tema 
De: Lietta Enviado: 18/01/2014 17:00

C'è solo una cosa che rende impossibile realizzare un sogno:
la paura di fallire


~ P. Coelho ~



 


Respuesta  Mensaje 5 de 8 en el tema 
De: Futuro2012 Enviado: 19/01/2014 03:55
Armonia

“Ciò che sta dietro di noi e ciò che sta davanti a noi

è poca cosa in confronto con ciò che c’è dentro di noi”

Oliver Wendell Holmes

Nella vita, ahimè, siamo raramente veramente e profondamente contenti.

Moltissime persone si alzano al mattino fondamentalmente insoddisfatte della propria situazione e trovano qualsiasi pretesto per esternare le loro lamentele. Quando si suggerisce loro di trovarsi degli spazi di silenzio per intraprendere nella calma il viaggio interiore, ci si sente subito rispondere che non c’é tempo, che la giornata é piena di occupazioni.

Spesso ci si nasconde dietro il “doveroso” correre affannato per per evitare di prendere coscienza che per cambiare le situazioni è necessario coraggio, impegno e voglia di mettersi in discussione. Bisogna entrare nelle cose, starci e quindi lasciarcele alle spalle.

Niente è più complesso come l’autoconoscenza, proprio perché siamo sempre pronti a giudicarci e a confrontarci con gli altri, dimenticando di rispettarci per quello che siamo: esseri unici ed irripetibili.

La mancanza di pace e soddisfazione interiore è evidenziata dal numero di modi con cui cerchiamo, solitamente invano, di alleviare stress e fatiche del vivere quotidiano.

Se ci fosse pace interiore nella nostra vita viaggeremo meno, mangeremmo meno, compreremmo meno, lavoreremmo meno, lotteremmo meno, parleremmo e penseremmo meno.

Ed è quando entriamo in relazione con gli altri che possiamo sperimentare la nostra calma interiore: quando diventiamo capaci di ascoltare in silenzio l’altro, senza riempirlo di parole per convincerlo, per averne il controllo e dopo una pausa di silenzio esprimiamo il nostro pensiero, senza aspettative,accettando anche che l’altro non l’accolga perchè ne ha diritto, ecco stiamo sperimentando una relazione di pace con noi stessi.

La pace con se stessi è dunque uno stato interiore, e non la si otterrà mai con la soppressione di un qualsivoglia fattore esterno, essa non consiste soltanto nel sentirsi bene, calmi e senza preoccupazioni per un momento, ma è qualcosa di molto più profondo e prezioso.

E’ un’armonia fra tutti gli elementi che costituiscono l’uomo: la mente, il cuore, la volontà e il corpo. Non è qualcosa di scontato ma richiede un impegno quotidiano e attento.

E’ imparare a scegliere i pensieri positivi, quelli cioè che non danneggiano né noi né altri, e lasciare andare quelli negativi che sono causa di conflitti. Nella calma interiore i conflitti si collocano sullo sfondo per allontanarsene mano a mano che sondiamo il nostro “centro”.

Quando ci si rende conto che la stessa esistenza è un evento misterioso ed estremamente interessante, lo sfondo dei tumulti e delle preoccupazione si dirada per dare spazio allo stupore, che poi è l’humus del senso della vita nella sua pienezza.

Per molte persone la pace interiore non è un argomento interessante. Essi non hanno ancora scoperto che la pace è la vera fondamenta del nostro essere e che determina l’efficacia in ogni campo della nostra vita.

Di seguito  7 aspetti vitali in cui il nostro successo dipende dalla qualità della nostra pace interiore (fonte : www.lifegate.it ):

Pace interiore come CALMA

Rimanere calmi quando tutto intorno è caotico è possibile solo se siamo ben radicati nella nostra pace interiore. Sai come farlo? Altrimenti sarai risucchiato nei vari ‘drammi’, nelle varie situazioni, e influenzato dalle altrui emozioni. Se è così vuol dire che hai perso la connessione con la tua pace interiore.

Pace interiore come CREATIVITA’

La vita è piena di sfide. La vita è relazione e ogni relazione è un’opportunità per essere creativi. Ogni interazione richiede la tua abilità a creare la risposta più appropriata ed efficace. Cerca di essere creativo quando sei senza pace, stressato e/o preoccupato. La pace interiore e la creatività procedono di pari passo.

Pace interiore come CONCENTRAZIONE

Perché non sei capace di concentrarti su una cosa alla volta? Perchè ti distrai così facilmente? Potrebbe essere che non hai ancore scoperto la tua pace interiore che ti permette di concentrarti e focalizzarti? Probabilmente sai che c’è, ma non hai ancora imparato ad ancorarti ad essa.

Pace interiore come COMUNICAZIONE

Qualunque cosa tu faccia (camminare, parlare ecc.), irradi energia nel mondo e nelle tue relazioni. Ti sei mai chiesto perché la pace non ti ritorna dagli altri? Potrebbe essere perché non irradi pace? Puoi donare pace a un altro? Se puoi donarla agli altri allora puoi darla anche a te stesso. Se non puoi, significa che non hai ancora iniziato a trovare la pace dentro di te.

 Pace interiore come  SCELTA

La vità non è che un susseguirsi di scelte, finchè non raggiungiamo lo stato in cui non ne dobbiamo fare più alcuna. Il che si verifica quando diventa ovvia la cosa giusta da pensare, da dire e da fare. Nel frattempo abbiamo bisogno di saper ascoltare la nostra saggezza intuitiva per prendere le giuste decisioni. Perchè non riusciamo a sentire la nostra guida interiore? Potrebbe essere perché c’è troppo rumore dentro di noi, troppi pensieri, troppi sentimenti e non abbastanza pace interiore?

Pace interiore come POTERE

Hai notato cosa rende una persona potente? Non ha niente a che vedere con la posizione o lo stato sociale. Ogni potere che deriva da ciò, svanisce quando il ruolo finisce. Uno dei fattori principali che ispira gli altri a seguirli è l’abilità di avere autocontrollo. La base dell’autocontrollo è la pace interiore. In assenza di una mente pacifica, l’autocontrollo è impossibile.

Pace interiore come SCOPO

 Perché sei qui? Per essere impaurito, stressato o solo perché interessato alla persona più importante della tua vita? Cioè, te stesso. La vita non avrà grande significato finché tu non avrai trovato te stesso, per questo devi riscoprire ciò che è sempre stato dentro di te, la tua pace interiore.

Come sai, la pace in questo mondo è difficile da trovare e ancora più difficile da mantenere. La pace esterna dipende dalla pace interiore. Il paradosso è che la pace interiore è da sempre già dentro ciascuno di noi. Abbiamo solo bisogno di prenderci il tempo per osservare vedere, sentire, conoscere ed essere pace...



Respuesta  Mensaje 6 de 8 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 19/01/2014 04:26


"Perché avevo fame, e voi mi avete dato pomodori da raccogliere, avevo sete e mi avete dato dell’acqua di mare, ero straniero e mi avete ospitato nella vostra casa circondariale"

Radici cristiane della vita

Respuesta  Mensaje 7 de 8 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 19/01/2014 05:40
 

Respuesta  Mensaje 8 de 8 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 19/01/2014 05:46
Il ricco e il povero:

Un giorno un uomo ricco consegnò un cesto di spazzatura ad un uomo povero.
L’uomo povero gli sorrise e se ne andò col cesto, poi lo svuotò, lo lavò e lo riempì di fiori bellissimi.
Ritornò dall’uomo ricco e glielo diede.
L’uomo ricco si stupì e gli disse:
«Perché mi hai donato fiori bellissimi se io ti ho dato la spazzatura?».
E l’uomo povero disse:
«Ogni persona dà ciò che ha nel cuore».

(Web)
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