Siete scaramantici? Se attraversa la strada un gatto nero che fate? E se si dovesse rompere uno specchio, oppure si aprisse il barattolo del sale e scivolasse tutto il contenuto per terra? E che dire del fatidico giorno diciassette di venerdì, oggi appunto.
Non ho ancora finito, mi è venuto in mente l'auto che trasporta il feretro nell'ultimo viaggio, tutte le volte che la incontriamo, per quanto fingiamo un atteggiamento normale o delicatamente giriamo lo sguardo, pur non parlandone siamo visibilmente preoccupati: c'imbarazza la tal visione, sarebbe come riflettere sulla realtà della vita a termine. Perché noi non ci pensiamo, anzi allontaniamo l'idea della sospensione della vita, anch'io in questo momento sto usando un eufemismo, ci sto girando intorno, quando potrei semplicemente scrivere la parola "morte" e che sarà mai, tanto anche se non la nominiamo non c'è scampo, per cui non esiste la parola beneaugurale che esorcizza uno stato normale, piuttosto se taluni lestofanti pensassero che tutto l'illecito che accumulano non lo porteranno nell'aldilà, forse trufferebbero meno: mia madre diceva che una volta al giorno avremmo dovuto pensare alla morte, giusto per non dimenticare il nostro stato provvisorio.
Lo so, lo so, è un post strano il mio, m'immagino i vostri visi, magari state toccando ferro, ce ne sono di oggetti metallici lì sulla scrivania e se non ci fossero i maschietti non ne avrebbero bisogno.
Dovete sapere che tutto è nato da quando ho girato le cartelline del mio calendario: ho un calendario perpetuo, nel senso che dura una vita, basta cambiare di giorno in giorno i numeri e le diciture dei giorni settimanali e mensili. Oggi appena ho letto venerdì diciassette, ho pensato a tutti gli apotropaici che praticano scongiuri, io non lo sono: non ho mai portato con me un cornetto rosso, di quelli che andavano di moda pendenti al braccialetto e non ho mai voluto appenderlo sulle porta di casa. Se cade il sale ripulisco e non penso a nulla, se si rompe lo specchio non penso a sette anni di disgrazie, e se passa un gatto nero lo guardo serenamente, tra l'altro ha un certo fascino. E oggi? E' per me un bellissimo giorno splende il sole, sto scrivendo e se per caso dovesse andar storto qualcosa non lo attribuirò mai al diciassette porta sventura, è una pura fatalità, tutto qui!