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General: LA CARTOLINA POSTALE
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: mammaluisella  (Mensaje original) Enviado: 24/01/2014 07:44
cartolina autorizzata dal governo
 

Fino alla seconda metà del XIX secolo l'unico mezzo per trasmettere messaggi scritti era rappresentato dalla lettera. Così, anche per mandare solo poche righe, era necessario un foglio di carta che, dopo essere stato scritto, doveva essere piegato ed eventualmente imbustato: il tutto, poi, sigillato. Il costo di foglio, busta e ceralacca unito a quello del porto dovuto all'Amministrazione Postale non era certo indifferente; il peso della corrispondenza incideva sui costi del servizio.

Nasce così la cartolina postale che ha un immediato successo, ma anche tante critiche per la mancanza di privaci.

La bassa tariffa e la facilità d'uso decretano comunque il successo immediato dell'iniziativa: nel primo mese d'uso ne furono venduti 1,4 milioni di esemplari.



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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 24/01/2014 12:13
La prima proposta di cartolina postale fu enunciata durante la conferenza postale di Karlsruhe, nel 1865, dal ministro delle poste austriaco Stephan, ma la sua idea decadde a causa dell'affrancatura troppo costosa.[1] La prima cartolina postale del mondo fu la Correspondenz-Karte emessa dalle poste austriache il 1º ottobre 1869, fu inventata dal professore di economia Herrmann Emmanuel[2] dell'accademia militare di Wiener Stadt, con l'intento di sostituire, per la breve corrispondenza, le lettere a tariffa più onerosa. Herrmann scrisse un lungo articolo sul "Neue Freie Presse" intitolandolo "Nuovo mezzo di corrispondenza postale"[2] con il quale attirò l'attenzione del direttore generale delle poste austriache, il barone Od-Maly. Il 25 settembre 1869 Od-Maly ottenne il decreto di emissione delle cartoline postali che apparve nel "Bollettino delle leggi dell'Impero", con il quale si fissava la data di emissione nel primo ottobre[2]

Si trattava di un cartoncino color avorio: su un lato, destinato all'indirizzo del destinatario, era impresso il francobollo, mentre l'altro, privo di fregi, conteneva il messaggio che non doveva superare le 20 parole. L'emissione si divideva in due tipi: quello austriaco e quello ungherese. Sul primo era presente l'aquila bicipite e sul secondo la corona di Santo Stefano. Le cartoline postali dell'epoca erano degli interi postali, cioè dei cartoncini pre-affrancati; solo successivamente comparirono le versioni con gli spazi per l'apposizione del francobollo.

Il titolo di fautrice della cartolina illustrata, andò invece alla Francia nel 1870, per merito del libraio Besrnardeau de Sillé-le -Guillaume che per primo ebbe l'idea di ornare di disegni e figure le cartoline. Nel 1891 un altro francese, Dominique Piazza, ideò le cartoline illustrate con fotografie. Nel 1872, per la prima volta le cartoline illustrate vennero utilizzate per propagandare le bellezze turistiche di un paese, la Svizzera per la precisione, grazie all'idea del tedesco Franz Borich, che raccolse un enorme successo e una lunga serie di imitatori.

Il 23 giugno 1873 con legge n°1442[3] anche l'Italia introduceva la "Cartolina postale di Stato" che rappresenta un oggetto nuovo nel panorama dei servizi postali italiani. Inizialmente l'introduzione delle cartoline postali, dal ministro delle finanze Quintino Sella, venne giudicata antieconomica ma alla fine dovette cedere alle insistenze del presidente del Consiglio Giovanni Lanza che constrinse il direttore delle Poste Barbavara a fissare la tariffa a 10 c. per l'interno e 5 per il distretto: tale rimase fino al 1919.

Inizialmente era rappresentata da un cartoncino rigido di dimensioni 11,4X8 cm. con l'effigie del Re stampigliata sull'angolo sinistro ed il valore dell'affrancatura. Il formato cambierà diverse volte nel corso degli anni ed era consentito ai privati di usufruire dello stesso tipo di cartoncino per personalizzare a mezzo stampa le proprie cartoline ma la tariffa da applicare per l'inoltro passava da 10 a 20 c.

Una significativa variante della cartolina fu la cosiddetta christmas-card, da spedire abitualmente a Natale, che ebbe un'origine inglese e dovuta all'intraprendenza di un pittore di nome Dobson che nella seconda metà dell'Ottocento ebbe l'idea di dipingere su una cartolina figure festose assieme a scritte di auguri, prima di spedirla ad un amico. Questo quadretto piacque così tanto da riscuotere un immediato grande successo.[1]

Nel 1902 la Gran Bretagna fu il primo paese a permettere il divided-back, ovvero la linea verticale che separa l'indirizzo del destinatario dal messaggio vero e proprio sul retro della cartolina.

Numerose cartoline storiche sono conservate al Museo della cartolina Salvatore Nuvoli di Isera (TN).

Negli ultimi due decenni del XX secolo la rivoluzione nei mezzi di comunicazione portò un cambiamento profondo nella funzione della cartolina: dagli anni novanta del XX secolo cominciò a decadere il suo uso come scambio di saluti, soppiantato dal cellulare o dalle e-mail, e prevalsero con forza due tendenze: da un lato venne sempre più spesso utilizzata come veicolo promozionale o pubblicitario, diventando promocard[4] e, nel gergo giovanile, spesso coincide erroneamente con alcuni tipi di '"flyer"[5], piccoli manifesti pubblicitari che richiamano per grammatura e dimensione le cartoline, ma che cartoline non sono in quanto privi di spazio per l'affrancatura e per scrivere l'indirizzo del destinatario.

Dall'altro, si sviluppò la Mail art, forma artistica di origine antichissima che negli anni novanta si avvantaggiò dei nuovi strumenti casalinghi, come il computer e la stampante, e dei software di fotoritocco per arrivare a sviluppare una comunità dedita allo scambio di cartoline autoprodotte. Lo sviluppo di questa funzione della cartolina si avvantaggiò dell'esser diventato uno strumento "di nicchia", ossia di aver perso quel carattere di ufficialità e di funzioni stabilite una volta per tutte che le veniva dall'essere stato per lungo tempo, in quanto posta, un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa ante litteram.

Dall'agosto del 2013 Poste Italiane ha iniziato a rilanciare l'utilizzo della cartolina, puntando proprio sulle nuove tecnologie digitali. Attraverso un applicazione per tablet e smart phone ed un sito web dedicato,è possibile creare cartoline e biglietti augurali personalizzati, utilizzando le proprie fotografie digitali. Senza nessun altro intervento da parte del cliente, le cartoline o biglietti, una volta composti, sono stampati e spediti a qualunque destinatario in tutto il mondo. Questi nuovi servizi, denominati saluti&foto, stanno incontrando la simpatia e l'interesse del pubblico, rinnovando, in una forma più emotiva e personale la vecchia abitudine di spedire cartoline.


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 24/01/2014 17:37


La prima cartolina postale italiana fu emessa ufficialmente il 1° gennaio 1874 ma, come dimostra questo esemplare, era già stata distribuita il 31 dicembre, almeno dal pomeriggio. Aveva una tariffa di 10 centesimi, valida per tutto il Regno ma si poteva spedire nei paesi esteri a tariffa lettera (25 c.mi), integrando con francobolli. Dal 1876 fu ammessa per i paesi dell’UPU a 15 c. (20 c. per gli USA).




 
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