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De: Ver@ (Mensaje original) |
Enviado: 31/01/2014 23:10 |
É partito il secondo mese dell’anno
e con esso gli ultimi 28 giorni dell’inverno meteorologico
nel nostro emisfero.
Secondo il calendario gregoriano ed è l'unico mese, che conta di 28 giorni (29 negli anni bisestili).
Viene dopo gennaio e prima di marzo ed è il terzo ed ultimo mese dell'inverno nell'emisfero boreale,
dell'estate nell'emisfero australe.
Astrologicamente febbraio incomincia con il sole nell'Acquario
e termina con il sole nei Pesci,
mentre astronomicamente incomincia con il Capricorno e termina con l'Acquario.
Vera
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Il nome del mese deriva dal latino februare, che significa "purificare" o "un rimedio agli errori" dato che nel calendario romano febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris, i quali avevano il loro clou il giorno 14. Tale ricorrenza pagana sembrerebbe poi essere confluita nel culto cristiano tributato in onore a Santa Febronia, poi soppiantata da San Valentino e trasferita al 25 giugno. Assieme a gennaio è stato l'ultimo mese aggiunto al calendario, poiché i romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi. Secondo i miti, fu Numa Pompilio, nel 700 a.C., a inserirli entrambi per potere adattare al calendario l'anno solare: il febbraio originale conteneva 29 giorni (30 in un bisestile). Augusto avrebbe rimosso in seguito un giorno di febbraio per aggiungerlo al mese in suo nome, agosto, (rinominato da Sestilio), in modo che il mese dedicato a Giulio Cesare, luglio, non fosse più lungo. Questo fatto, provato da poche fonti non certissime, è contestato da molti storici che reputano più probabile un febbraio da sempre di 28 giorni.
Nominalmente febbraio era l'ultimo mese dell'anno romano, che iniziava a marzo. Poiché i calcoli calendariali antichi erano imprecisi, alcune volte i sacerdoti romani inserirono un mese di inframezzo, Mercedonius, dopo febbraio, per riallineare le stagioni.
Nomi storici di febbraio sono l'anglosassone Solmoneth ("mese del fango") e Kale-monath così come il corrispettivo carolingio Hornung.
Nel vecchio calendario giapponese, il mese è chiamato Kisaragi (如月, 絹更月 or 衣更月, che letteralmente significa "il mese del cambio di vesti"). Altro nome nipponico è Mumetsuki (梅見月, che significa letteralmente "il mese in cui si vedono i fiori di prugno") o Konometsuki (木目月, "il mese nel quale gli alberi prendono nuova vita"). In finlandese, il mese è chiamato helmikuu, "mese della perla".
Febbraio è conosciuto come Black History Month ("Mese della storia nera") negli USA e Canada.
Buon mese di Febbraio per tutti
Gemma
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FINALMENTE E’ CARNEVALE
Ogni scherzo adesso vale, sono giorni d’allegria tutto è gioia e simpatia. C’è letizia dentro i cuori tutti i bimbi vanno fuori, delle maschere è la festa Arlecchino sempre in testa.
Più degli altri poverello ma il vestito suo è il più bello, di colori e luce pieno sembra sia l’arcobaleno. E’ da sempre squattrinato ma in amore fortunato, ama quella mascherina che si chiama Colombina. E felice lui saltella abbracciato alla sua stella, è l’amico dei bambini al suo cuor sempre vicini.
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Arlecchino e Colombina
son felici e domattina
dopo tanto spasimare
si potranno alfin sposare.
Maschere allegre
timidi sorrisi
L'aria profuma di festa,
dolciumi, risa e burla
fan da sfondo
e l'atmosfera gioiosa resta.
Il Carnevale un tempo era sentito
ci si mascherava con un bel vestito
Adesso lo si vive in modo assai incessante
e le maschere sono davvero assai, tante!
Il mondo impazza con le sue sfilate
colpi di mano, furti, omicidi e buffonate.
I coriandoli sono solo un mero ricordo
adesso ti lanciano il fumogeno dal bordo.
Le maschere ormai risultano inusate
visto che tutti quanti le portano incollate.
Per cui quando li scruti ponendovi attenzione
non sai se è Arlecchino o il Dottore Ballanzone
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Citazione sul mese di febbraio.Febbraio è un mese di languori, il cuore del mondo è greve, ignaro ancora dell'inquieto aprile e del vigoroso maggio.
(William Somerset Maugham)
A febbraio, il sole in ogni ombraio.
A Madonna candelora [2 febbraio] dall'inverno siamo fora.
A San Valentino la primavera è vicina.
Chi vuol ammazzare la moglie, la meni al sol di febbraio.
Chi vuol di vena un granajo lo semini di febbraio. (proverbio toscano)
Chi vuol un bel pagliaio lo pianti di febbraio.
Febbraietto corto e maledetto.
Febbraio corto e amaro.
Febbraio corto, peggio d'un turco.
Febbraio è il mese in cui le donne parlano poco.
Febbraio ferra l'acquaio.
Febbraio nevoso, estate gioiosa.
In febbraio la beccaccia fa il nido.
In febbraio la terra è in calore.
La pioggia di febbraio empie il granaio.
Neve di febbraio, mezzo letamaio.
Non si fa un buon carnevale, se non c'è la luna di febbraio.
Se ci sono le mosche in febbraio, bisogna scaldarsi le orecchie a marzo.
Se febbraio non febbreggia, marzo campeggia.
Se febbraio non isferra, marzo mal pensa.
Se nevica il dieci di febbraio, l'inverno si accorcia di quaranta giorni.
dal web
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Per un febbraio all’insegna della tradizione, non perdete il Carnevale di Viareggio
Se vi trovate a soggiornare in Toscana durante il mese di febbraio, non potete rinunciare a uno degli appuntamenti tradizionali più amati dell’anno, il Carnevale di Viareggio.
Nato ufficialmente nel febbraio del 1873 dall’idea di alcuni giovani di fare una sfilata di carrozze per festeggiare il Carnevale all’aperto, da allora è diventato una delle feste più spettacolari d’Italia e rinomata in tutto il mondo.
Ancora oggi richiama un pubblico vastissimo proveniente da ogni parte d’Italia e del globo, turisti e visitatori di tutte le età che si presentano a Viareggio per condividerne la tradizionale atmosfera gioiosa e spensierata.
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Innamorato come un gatto in febbraio
A Genova, per definire una persona “innamorata cotta”, da secoli si dice “innamòu cumme ‘n gattu de frià”, innamorato come un gatto in febbraio. E perché proprio Febbraio sia il mese dedicato all’amore, ve l’avevo spiegato qui.
Una volta innamorati, è difficile nasconderlo perché “L’Amore presto o tardi si svela dagli sguardi”. A Milano invece dicono “Amòr e tòss se fan conòss” e gli inglesi sottolineano che si diventa inappetenti e distratti: “l’Amore fa perder l’appetito e ne risveglia altri”…
Poiché l’ “Amore è cieco”, tutto di lui/lei ci pare bello; però col passare del tempo l’amore può diventare “presbite, mostra i difetti man mano che si allontana”.
E se ogni lontananza fa male all’amore, “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, “per l’innamorato le miglia son passi”: l’importante è che non vi sian autostrade bloccate o scioperi dei mezzi pubblici.
“L’Amore è una malattia”, Jerome lo paragonava al “morbillo, prima o poi ce lo prendiamo tutti” perché, dicono i veneti, “Amor no porta rispetto a nissun”, non risparmia nessuno, ricchi, poveri, giovani, vecchi i quali, appena colpiti dai “dardi di Cupido”, avranno in comune -almeno nella fase più acuta- una caratteristica: la follia.
“L’Amore consiste nell’essere cretini insieme” (Paul Valery); “ l’Amore e’ come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello” (Jules Renard), perché “l’Amore non ha niente a che fare con l’intelligenza” (Jean Renoir).
E ciò infatti è perfettamente dimostrato dai vari nomignoli amorosi di cui avevamo parlato qui.
In realtà che cosa sia in realtà l’amore non lo sa nessuno; se per Leo Longanesi “e’ l’attesa di una gioia che quando arriva annoia” e per quel cinicone di Ambrose Bierce è “una parola inventata dai poeti per far rima con cuore”, per La Rochefoucauld “non c’è che una specie d’Amore, ma in mille versioni diverse” e per Emily Dickinson “che l’Amore e’ tutto, e’ tutto cio’ che sappiamo dell’Amore”: fatto sta che “ciò che si fa per Amore è sempre al di là del bene e del male” (Nietzsche).
In realtà che cosa sia in realtà l’amore non lo sa nessuno; se per Leo Longanesi “e’ l’attesa di una gioia che quando arriva annoia” e per quel cinicone di Ambrose Bierce è “una parola inventata dai poeti per far rima con cuore”, per La Rochefoucauld “non c’è che una specie d’Amore, ma in mille versioni diverse” e per Emily Dickinson “che l’Amore e’ tutto, e’ tutto cio’ che sappiamo dell’Amore”: fatto sta che “ciò che si fa per Amore è sempre al di là del bene e del male” (Nietzsche).
Ma è inutile farsi tante domande, visto che “al cuor non si comanda”.
I Francesi
sono convinti che “on n’aime qu’une fois”; e che “il primo Amore non si scorda mai” resta una delle convinzioni più diffuse al mondo.
Ma temo avessero un po’ ragione i Gufi quando, in Porta Romana, cantavano:
Ci son tre cose belle in fondo al cuore la gioventù, la mamma e il primo amore La gioventù ti lascia, la mamma muore, te restet come un pirla col primo amore.
dal web
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