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General: ♦♥♦ UN AMICO COME TE ♦♥♦
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Respuesta  Mensaje 1 de 7 en el tema 
De: Marika  (Mensaje original) Enviado: 03/02/2014 01:51
UN AMICO COME TE

­

Frasi amici e dediche amicizia - un amico come te da un senso alla mia vita

UN AMICO COME TE

Il mondo è meglio,
con un amico come te.
Quando ti cerco,
ti fai trovare sempre senza domandarmi perché..
Tu mi conosci,
lo sai già,
quando ho bisogno di complicità,
di evadere dalla solita realtà.
Sei l'altra ala che a volte mi manca..
Con un amico come te sono sicuro che,
il mondo è meglio di com'è..
Soli mai,
veramente non si è soli mai,
quando ci uniscono affetti personali,
si può scoprire che..
un'amicizia è bella anche perché..
ci lega si ma senza usare catene,
ci tiene insieme semmai, di più.
Anima dolce,
questa sei tu mia cara amica,
anche se a volte sai essere davvero pungente proprio come un'ortica,
però mi piaci- sai perché- posso parlare apertamente con te,
scambiare i pensieri più sinceri, fra noi,
per non ritrovarci ad esplorare la vita..
Soli mai, soli mai,
veramente non si è soli mai,
quando ci uniscono,
affetti personali,
si può scoprire che un'amicizia è bella,
anche perché ci lega si ma senza usare catene,
ci tiene insieme di più.
Cosa sarebbe mai la vita senza amici…
e lo sai un'amicizia è bella anche perché
 ci lega si ma senza usare catene e lo sa fare bene,
ci tiene insieme semmai.. anche di più.
Cosa sarebbe mai la vita senza amici… cosa sarebbe mai?



Un caro saluto Amici e Amiche

con affetto

Marika

 



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Respuesta  Mensaje 2 de 7 en el tema 
De: Marika Enviado: 03/02/2014 02:03


Respuesta  Mensaje 3 de 7 en el tema 
De: Marika Enviado: 03/02/2014 02:11
AD UN AMICO
 
Il cielo si fa grande sopra di noi
è tempo di partire, tempo di andare via
grandi nuvole bianche sparse un po' qua e la'
c'è qualcuno che parte e in un attimo vola via
se ne va
se ne va
proprio adesso è stato deciso, se ne va...
e te ne vai
amico vai
hai detto di andare lontano più sicuro che mai
e te ne vai
ma dove andrai
hai detto di andare lontano più lontano che puoi
notti chiare passate a parlare di noi
di una vita triste di periferia
un orizzonte rosa, un amore e poi
tanta voglia di vivere e di andare via
ora va'
ora va'
caro amico...ciao...non voltarti
ora va'
e te ne vai
amico vai
hai detto di andare lontano più sicuro che mai
e te ne vai
ma dove andrai
hai detto di andare lontano più lontano che puoi
e te ne vai
amico vai
hai detto di andare lontano più sicuro che puoi
e te ne vai
ma dove andrai
hai detto di andare lontano più lontano che puoi
 
-- Eros Ramazzotti --
 

Respuesta  Mensaje 4 de 7 en el tema 
De: Futuro2012 Enviado: 03/02/2014 03:13

L’AMICIZIA

Nel linguaggio corrente la parola amicizia ha numerosi significati. Sta ad indicare il socio, il conoscente, la persona simpatica, il vicino, il collega, tutti coloro che ci sono prossimi. C’è però oggi, come nel più remoto passato, un altro significato, quello di amico personale a cui vogliamo bene e che ci vuole bene. Quest’ultimo tipo di amicizia appartiene ad una classe più ristretta di relazioni interpersonali: le relazioni di amore. Quando pensiamo ai nostri amici più cari, alla vera amicizia, pensiamo ad una forma di amore fra persone. È facile distinguere l’amicizia dalle relazioni sociali più superficiali, dai rapporti utilitaristici o da quelli fondati su ruoli professionali.

Il vero problema, quello che, finora, non è stato ancora affrontato, è come distinguerla dalle altre forme di amore fra persone. Per esempio, in che cosa differisce l’amicizia dall’innamoramento? Ci sono numerosi autori che ritengono questa differenza minima, o poco rilevante. È più facile distinguere l’amicizia dall’amore materno, o da quello paterno, o dall’affetto tra fratelli. Anche in questo caso, però, vi sono dei caratteri in comune. Noi diciamo che quello è un nostro «amico fraterno». Talvolta nell’amicizia si esprime un atteggiamento paterno o filiale. Per esempio Friedrich Nietzsche cercava in Wagner una figura paterna. È amicizia questa? Oppure l’amicizia deve essere reciproca? Vi sono anche molti rapporti di amore ambivalenti, dove ciascuno cerca di dominare l’altro, di tenerlo legato a sé. La vita quotidiana è intrisa di questi sentimenti meschini. L’amore dell’amicizia è di questo genere? Possiamo cercare di manipolare il nostro amico? O, invece, l’amore dell’amicizia è di tipo particolare e deve essere limpido, sempre limpido perché, in caso contrario, l’amicizia, semplicemente, svanisce? Sono queste le domande a cui dobbiamo rispondere per identificare il tipo di amore specifico dell’amicizia.

È questo l’argomento della presente discussione. Ci aspetta, perciò, una analisi attenta ai particolari, per identificare quello che è esclusivo dell’amicizia, soltanto suo.

Mi sembra opportuno incominciare subito questa analisi, per entrare nel vivo del problema. E lo farei confrontando l’amicizia con una forma di amore con cui, spesso, viene confusa (per esempio il già citato J.M. Reisman e, ancor più gravemente, A. Douglas, Friends: a trae story of male love, Coward, McCann & Geoghegan, New York 1973. Lo stesso avviene nel caso del bel libro di Robert Brain, Friends and Lovers, Basic Brooks, New York 1976.): l’innamoramento. Sgombreremo il campo mostrando che sono due fenomeni diversissimi, addirittura opposti. L’innamoramento è un fatto, un accadimento, che ha un inizio definito. Alla sua origine c’è lo stato nascente (Francesco Alberoni, Innamoramento e amore, Garzanti, Milano 1979), una folgorazione, una rivelazione. L’amicizia, invece, non diventa se stessa con una rivelazione unica iniziale, ma con una serie di incontri e di approfondimenti successivi.

Un’altra differenza fra innamoramento e amicizia è che non esiste un innamoramento vero ed uno meno vero. Non ci sono gradi di innamoramento: moltissimo, molto, abbastanza, un poco. Se dico «sono innamorato», dico tutto. L’innamoramento segue la legge del tutto o del nulla. L’amicizia, invece, ha tante forme e tanti gradi. Va da un minimo verso un massimo di perfezione. L’amicizia può essere piccola, solo un moto dell’animo, oppure grande, grandissima. L’innamoramento è perfetto fin dall’inizio. L’amicizia, invece, muove verso il di più. Quando parliamo di amicizia abbiamo presente sempre anche un ideale, una utopia.

Continuiamo la nostra analisi. L’innamoramento è una passione. In tedesco passione si dice Leidenschaft. Leiden è la sofferenza. Nella passione c’è, infatti, sempre anche un soffrire. L’innamoramento è estasi, ma anche tormento. L’amicizia, invece, ha orrore della sofferenza. Quando può la evita. Gli amici si cercano per stare bene insieme. Se non ci riescono, tendono a lasciarsi, a mettere un po’ di distanza fra di loro. Un’altra fondamentale differenza è che io posso innamorarmi di qualcuno e non essere corrisposto. Non per questo cesso di essere innamorato. L’innamoramento nasce senza reciprocità e ne va alla ricerca. L’amicizia, invece, richiede sempre, mi pare, una qualche reciprocità. Io non resto amico di uno che non è mio amico. Nell’innamoramento costa sempre una terribile fatica lasciare chi si ama. Per liberarmi di un innamoramento non corrisposto, io devo esercitare una violenza su me stesso, odiare l’altro. Ma l’odio per l’amato è, a sua volta, una sofferenza, la più atroce delle sofferenze. Nell’amicizia, invece, non c’è spazio per l’odio. Se io odio un mio amico non sono più suo amico, l’amicizia è finita. Nell’innamoramento la persona amata è trasfigurata. È ad un tempo lei stessa e più che lei stessa. L’amato è duplice: il concretissimo essere davanti a me e la divinità che incorpora in sé tutto il possibile del mondo, tutto ciò che io proietto in lui. L’amore è rivelazione di qualcosa che ci trascende. La preghiera verso l’amato è un grido di disperazione. L’amico, invece, non è trasfigurato.

Dall’amico mi aspetto che condivida l’immagine che ho di un me stesso o, perlomeno, che non se ne allontani troppo. Anche se la sua valutazione è positiva, non deve essere esagerata. Se è troppo favorevole mi dà l’impressione di adulazione. Se è troppo negativa, se si allontana troppo da ciò che io penso di me, allora non mi rende giustizia e, quindi, contraddice una esigenza base dell’amicizia. I due amici, cioè, devono avere delle immagini reciproche simili. Non identiche, naturalmente, perché allora non ci sarebbe nulla da scoprire, ma senza eccessive dissonanze. Da un amico, perciò, io mi aspetto che non mi fraintenda. Tutti mi possono fraintendere, ma non un amico. Se un amico mi fraintende, è finita

Si può dunque restare innamorati di una persona di cui non sappiamo se ci ha amato o ci ha ingannato, di cui non sappiamo se fosse buona o cattiva, se avesse un animo nobile o meschino. L’amore si manifesta proprio in questo domandarsi come era. Anche dopo innumerevoli anni, l’amore continua ad interrogarsi nello stesso modo, sfoglia la margherita. Dal primo istante in cui è apparso, si pone in continuazione una domanda a cui solo la presenza della persona amata che dice di sì, dà una risposta. Finita la presenza, cessa la risposta, e la domanda ritorna continua, ossessiva, angosciosa. Non puoi dire, come vorrebbe la ragione, «che t’importa?». Questa è l’opacità dell’amore che ama qualcosa che rimane sempre inafferrabile, perché il suo oggetto è un divenire insieme, un dover essere. Questa è la miseria dell’amore, che può solo chiedere e non può smettere di chiedere, anche quando l’altro è indifferente, od ostile. Questa è l’ingiustizia dell’amore che non conosce merito e demerito, e non premia i buoni e non punisce i malvagi. L’amore è sublime e miserabile, eroico e stupido, mai giusto. Il registro della giustizia non .è l’amore, è l’amicizia.
 

** FRANCESCO ALBERONI **


Respuesta  Mensaje 5 de 7 en el tema 
De: Elisetta Enviado: 03/02/2014 03:56

AMICIZIA AMORE

Siamo usciti insieme abbiamo condiviso lo stesso banco lo stesso piatto lo stesso bicchiere. Non ci siamo vergognati di condividere anche i più imbarazzanti segreti e avremmo giurato che saremmo stati amici per sempre.
Ci sbagliavamo. Quello che c’era tra noi era qualcosa di diverso, superiore, e le nostre labbra, loro sì lo sapevano. Perchè la definizione l’abbiamo trovata in un lampo, in un istante, in un bacio:
A M O R E

-- ANTON VANLIGT --


Respuesta  Mensaje 6 de 7 en el tema 
De: Gemmaverde Enviado: 03/02/2014 04:28



Credo in te, amico

Credo nel tuo sorriso,

finestra aperta della tua anima.

Credo nel tuo sguardo,

specchio della tua onestà.

Credo nelle tue lacrime,

segno che sai condividere

gioia e tristezza.

Credo nella tua mano,

sempre tesa per dare.

Credo nel tuo abbraccio,

accoglienza sincera del tuo cuore.

Credo nella tua parola,

espressione di quel che ami e speri.

Credo in te, amico,

così, semplicemente,

nell’eloquenza del silenzio.


** Elena Oshiro **




Respuesta  Mensaje 7 de 7 en el tema 
De: Gemmaverde Enviado: 03/02/2014 04:30


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