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De: Nestenert (Mensaje original) |
Enviado: 10/02/2014 20:14 |
Abuela
(Grandma)
Debisteis ser una "Niña" preciosa, traviesa y presumida, con una ¡Mama¡ y una ¡Abuelita¡ creo recordar lo que ambas te decían...jajajajaj .Ah si, ya recuerdo.....Mama¡¡ te decía>>>>¿A que crees que estas jugando cuando te sientas a la mesa con la cara sucia? y tu ¡Abuelita¡ murmuraba, solo son unas motas de polvo limpio, pero cuando tu ¡Papa¡ echa una mirada a tus medias tan llamativas, y a tu suéter cortito y te dice:>>>>¿No pensaras salir así de paseo ? y tu "Abuelita inmediatamente le responde a tu ¡Papa¡......PUES YO CREO QUE ESTA MUY GUAPA. Pero lo mas sorprenderte creo también recordar lo que te dijo tu "Abuelita" el día de tu "Boda".- Tu "Abuelita" le dijo a tu marido >>>>>>>>Le pone una mano sarmentosa en su brazo y le susurra al oído para que nadie pueda oírla.....Eres un chico con mucha suerte, sabes muy bien que esta muchacha podría habarse casado, con quien hubiese querido, incluso hasta con un príncipe.
Resumen
La autentica belleza está en las abuelas.
_E.M._ | | |
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La nonna
La nonna è molto vecchia, ha tante tante rughe e i capelli tutti bianchi; ma gli occhi brillano ancora come due stelle; son più belli, anzi, delle stelle, e così dolci, così affettuosi, che il guardare in fondo ad essi fa bene all’anima. E sa anche le storie più curiose; ed ha un vestito a grandi fiorami, di una stoffa di seta così pesante, che accompagna ogni movimento con un fruscìo. La nonna sa tante cose, perchè è vissuta un bel pezzo prima che il babbo e la mamma fossero al mondo; e di questo puoi star sicuro! La nonna ha un libro di preghiere con certi grandi fermagli d’argento, e legge spesso nel libro. Tra le pagine, c’è una rosa, schiacciata e secca; non è così bella come le rose che le stanno dinanzi, nel vaso; e pure essa le sorride più affettuosamente che a quelle, e, tal volta, sì, le vengono anche le lacrime agli occhi. Perchè guarda a quel modo il fiore appassito dentro al vecchio libro? Lo sai tu? Ogni volta che la nonna lascia cadere una lacrima sul fiore, il colore torna fresco, la rosa si rialza ed il profumo riempie tutta la stanza; e allora le pareti si squarciano, come fossero veli di nebbia, e tutt’intorno ecco apparire il bosco verde, lo splendido bosco, dove il sole brilla tra le foglie; è la nonna... sì, è la nonna, ma giovane giovane, una cara giovinetta coi riccioli biondi, con le guance rosee e rotonde, bella e graziosa - nessuna rosa è più fresca; e pure gli occhi, i begli occhi dolci e luminosi, son sempre gli stessi. A lato le sta un uomo, forte, bello e giovane; egli le porge la rosa ed ella sorride... La nonna non sorride più così ora. Il sorriso le solleva un istante le labbra... è già svanito. Le passano ora dinanzi molte figure, molti pensieri... Il bel giovane è sparito, e la rosa è nel libro di preghiere; e la nonna... ecco là di nuovo la vecchia signora, che guarda il fiore appassito dentro al libro.
La nonna ora è morta. - Era seduta nella sua poltrona, e raccontava una magnifica novella, lunga lunga. "E adesso la storia è finita," - disse, "ed io sono molto stanca; lasciatemi riposare un poco..." Si appoggiò all’indietro, sospirò dolcemente, e si addormentò. Ma il sonno divenne sempre più e più quieto; il viso era pieno di gioia e di pace: parve che lo sfiorasse un raggio di sole... - e poi dissero ch’era morta.
Fu messa in un feretro nero, coperta d’un lenzuolo candido: era bella, e pure gli occhi erano chiusi, ma tutte le rughe erano sparite, e la bocca sorrideva. I capelli, bianchi come l’argento, inspiravano reverenza, e l’aspetto della morta non metteva per nulla paura: era pur sempre la cara nonna, tanto tanto buona. Il libro di preghiere le fu posto sotto al capo, com’ella aveva desiderato, e nel vecchio libro rimase la rosa. Così la nonna fu sepolta.
Sulla tomba, presso al muro del cimitero, fu piantato un rosaio; ed il rosaio fiorì e gli usignuoli venivano su quello a cantare; e dalla chiesa vicina si sentiva l’organo suonare gl’inni più belli, quelli che erano nel libro, sotto al capo della morta. La luna splendeva sopra la tomba, ma la morta non usciva mai, non si faceva mai vedere: qualunque bambino avrebbe potuto andarci di notte senza paura, a cogliere una rosa, presso al muro del cimitero. Un morto solo ne sa molto più di tutti noi vivi presi insieme; e sa l’angoscia che ci procurerebbe una sua apparizione. I morti sono migliori di tutti noi; e per ciò non vengono. Sopra la cassa sta la terra, e terra sta dentro la cassa. Il libro di preghiere, con tutte le pagine, è polvere; e polvere è la rosa, con tutte le sue memorie. Ma sopra la terra fioriscono nuove rose; sopra, canta l’usignuolo e suona l’organo; e si pensa molto spesso alla nonna, dai dolci occhi sempre giovani. Gli occhi non muoiono. I nostri rivedranno un giorno la nonna, giovane e bella com’era allora, quando baciò per la prima volta la fresca rosa rossa, che ora è polvere dentro alla tomba.
Ciao Ernesto,
serena notte a te e tutti
Rubacuori
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La bambola della nonna
Come un caro ricordo è conservata quella bambola sopra il cassettone: È mal vestita, ha la testa pelata, eppure mette quasi soggezione. Si stupisce fra sé la nipotina, che la nonna, così seria e severa, abbia giocato anch'essa da bambina con quella vecchia bambola di cera.
*** Lina Schwarz ***
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Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: "Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me? ". La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: "è vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei la usassi tu, quando sarai cresciuto". Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. "Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ". "Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo. "Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. "Dio": ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà." "Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. è un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore." "Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia." "Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te." "Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione".
-- Paulo Coelho -- dal libro "Sono come il fiume che scorre. Pensieri e riflessioni 1998-2005"
da PensieriParole
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