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Respuesta  Mensaje 1 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 25/02/2014 09:08

Dove sei adesso?
Se solo ci potessimo toccare,
se le nostre separate entità potessero
incastrarsi come un puzzle cinese ...

Amore:
la felicità di combaciare perfettamente
con tutti i pezzetti di te.

E insieme il puzzle è risolto..

Muriel Rukeyser

 


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Respuesta  Mensaje 2 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 27/02/2014 06:00

La tenerezza
come l'amore
sono le uniche
cose al mondo
che crescono
quando si
condividono.

"Jacques Salomè"


Respuesta  Mensaje 3 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 01/03/2014 14:28
 

Ti amai e amandoti
solo te non vedevo...
eri il cielo e il mare, eri la notte e il giorno
Solo quando ti persi
Io ti conobbi...
Quando ti avevo innanzi
Al mio sguardo perduto
Non eri la mia amante
Eri l’universo
Or che non mi appartieni,
sei solo della tua grandezza.
Mi eri lontana nell'anima,
per questo non ti vedevo...
Presenza in me così quieta,
che non la sentivo.
Sol quando l’esser mio ti perse
Vidi che non eri tu.
Non so cosa eri. Credo
Il mio modo di guardare,
il mio sentire il mio ardore
il mio modo di pensare...
Eri l’anima mia, fuori
Dal Luogo e dall'Ora...
Oggi ti cerco e piango
Per poterti ritrovare
Neppure ti rammento
In qual modo ti amai
Né fosti un sogno mio
Perché ti piango io?
Non so... Ti persi e oggi sei
Reale nel mondo de reali...
Come l'ora che fugge,
fuggi e tutto è uguale
a se stesso e è così triste
ciò che vedo che esiste.
In quale spazio fittizio,
in quale tempo immoto
fosti il cilicio
che io, nella fede chiuso,
non sentivo e oggi sento
che mi desto e non mi mento...
E le tue mani, tuttavia,
sento nelle mie mani,
il nostro sguardo fisso e muto
quanti momenti vani
al di là di noi visse
né nostro, tuo o mio
Quante volte sentimmo
Con l’anima il nostro contatto
Quante volte seguimmo
Per il cammino astratto
che v’è tra anima e anima
Ore quieta calma!
E oggi mi domando
Chi fu che amai, baciai
Con chi persi la fine
Dei sogni che sognai...
Ti cerco e neanche vedo
Il mio stesso desiderio
Cosa fu reale in noi?
Cosa fu in noi sogno?
Di cosa, di che voce Noi fummo
La doppia eco ridente
Che unità avemmo?
Che cosa perdemmo?
Noi non sognammo. Eri
Reale e reale ero io
Le tue mani - cosi sincere...
I miei gesti - così leali...
Tu e io fianco a fianco...
Questo... e questo finito...
Come vi fu tra noi amore
E cessò di esservi?
So che oggi è vago dolore
Ciò che allora era piacere
Ma non so che passò
Su noi e ci destò
Ci amammo davvero?
Ci amiamo ancora?
Se ci penso vedo che eri
Quale sei ora... e finisce.
Tutto ciò che fu amore;
così quasi senza dolore.
Senza dolore... Stupore vago
D’aver dovuto amare
Quasi mi ubriaco
Al solo pensarlo
Cosa mutò e dove?
Cosa in noi si nasconde?
Forse senti come me
E non sai dirlo
Essere è essere nostro velo
Amare è coprirlo,
oggi che ti lasciai
so che ti amai...
Siamo la bruma
E all'interno vediamo
Cadono una a una
Le comprensioni che abbiamo
E restiamo nel freddo
Dell'Universo vuoto
Che importa? Se ciò che fu
Tra noi fu amore,
Se per amarti mi duole
Non amarti più, e il dolore
Ha un senso intimo,
niente sarà perduto...
E oltre noi, nell'Adesso
In cui non siamo veli
Vivremo l’Ora
Voltati verso Dio
E nel silenzio
Comprenderemo tutto.

 

 
 

Fernando Pessoa

 

Respuesta  Mensaje 4 de 10 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 01/03/2014 15:03
Non avremmo mai voluto scrivere questo pezzo, eppure ci tocca farlo. Il terremoto ha devastato L’Aquila e le sue terre, e nulla possiamo aggiungere a tutto quello che la stampa  e la televisione vi hanno raccontato sino ad ora. E’ chiaro che in un momento come questo, quando la gente abruzzese piange i suoi cari, nessuna parola in più va detta perchè comunque non servirebbe a riportarli indietro alla vita e nulla deve distogliere l’attenzione di tutti noi dal prenderci cura dei nostri conterranei e della loro sofferenza. Ora tutte le energie devono consolare chi ha perso qualcuno, e poi aiutare ed assistere chi ha perso qualcosa. Ma dopo, quando arriverà il dopo consolatore che arriva sempre dopo le tragedie, per immani che esse vogliano essere, quel dopo ambisce alla rinascita e si può risorgere solo fondando il nuovo sulle proprie solide radici, sulla propria terra, sui propri paesi e sulla propria memoria. Ecco allora che l’algido bene monumentale o artistico, quella chiesa o quel castello che erano il cuore simbolico del paese, diventano il focolare della memoria attorno al quale raccogliersi e raccogliere le proprie energie per ricostruire. Questo patrimonio ha sofferto danni gravissimi e queste foto, raccolte proprio oggi 6 aprile, vi mostrano ciò che non c’è più, e ve lo mostrano affinchè torni ad esserci.
Bazzano, Chiesa di Santa Giusta

Respuesta  Mensaje 5 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 05/03/2014 05:51
 
parole

Le parole

Le parole non hanno occhi né gambe,
non hanno bocca né braccia,
non hanno visceri
e spesso nemmeno cuore,
o ne hanno assai poco.
Non puoi chiedere alle parole
di accenderti una sigaretta
ma possono renderti più piacevole il vino.
E certo non puoi costringere le parole
a fare qualcosa che non voglion fare.
non puoi sovraccaricarle
e non puoi svegliarle quando decidono di dormire.
Qualche volta gli scrittori
si uccidono
quando le parole li lasciano.
Altri scrittori
fingeranno di averle ancora
in pugno
anche se le loro parole
sono già morte e sepolte.
Le parole sono
uno dei più grandi
miracoli al mondo,
possono illuminare
o distruggere menti,
nazioni,
culture.
Le parole sono belle
e pericolose.
Se vengono a trovarti,
te ne accorgerai
e ti sentirai
il più fortunato
della terra. Nient’altro avrà più
importanza
e tutto sembrerà importante.
Ti sentirai
il dio sole,
riderai del tempo che fugge,
ce l’avrai fatta,
lo sentirai
dalle dita
fino alle budella,
e sarai diventato,
finché
dura,
un fottutissimo scrittore
che rende possibile
l’impossibile,
scrivendo parole,
scrivendole,
scrivendole.

Charles Bukowski


Respuesta  Mensaje 6 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 09/03/2014 18:31

Per amare veramente una donna
Per capirla - devi conoscerla profondamente
Sentire ogni pensiero - vedere ogni sogno
E darle ali - quando lei vuole volare
Così quando ti troverai steso indifeso nelle sue braccia
Sai che tu ami veramente una donna

Quando ami una donna dille
Che lei è veramente voluta
Quando ami una donna dille che lei è l'unica
Perché lei ha bisogno di qualcuno che le dica
Che durerà per sempre
Così dimmi se hai mai amato veramente
Veramente veramente una donna?

Per amare veramente una donna
Lascia che ti abbracci -
Finchè tu sai che ha bisogno di essere toccata
Tu devi respirarla - assaggiarla realmente
Finchè non la senti nel tuo sangue
E quando tu puoi vedere i tuoi futuri bambini nei suoi occhi
Sai che tu ami veramente una donna

Quando ami una donna dille
Che lei è veramente voluta
Quando ami una donna dille che lei è l'unica
Perché lei ha bisogno di qualcuno che le dica
Che starete sempre insieme
Così dimmi se hai mai amato veramente
Veramente veramente una donna?

Tu devi darle della fiducia - abbracciarla forte
Un po' di dolcezza - trattarla bene
Lei starà sempre al tuo fianco, prendendosi buona cura di te
Sì tu devi realmente amare la tua donna...

Bryan Adams


Respuesta  Mensaje 7 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 13/03/2014 14:26
 
 
Non posso essere sola, mi viene
a visitare una schiera di ospiti,
non sono registrati, non usano la
chiave, non han né vesti, né nomi,
 né climi, né almanacchi, ma dimore
 comuni, proprio come gli gnomi,
 messaggeri interiori ne annunciano
l'arrivo, invece la partenza non è
annunciata, infatti non sono mai partiti.
Emily Dickinson
 

Respuesta  Mensaje 8 de 10 en el tema 
De: Gemmaverde Enviado: 14/03/2014 01:51

Esempi di versi Maltusiani:

« Maltusiano è quella cosa

ch'ogni cosa agguanta e inguanta, il pungetto bene impianta ma si ferma sul più bel. »

(dal Almanacco Purgativo del 1914)
« Petrolini è quella cosa

che ti burla in ton garbato, poi ti dice: ti à piaciato? se ti offendi se ne freg. »

(Ettore Petrolini)
« Parlamento è quella cosa

che ci vanno tutti quanti, i più bischeri e birbanti vanno pure al minister. »

(dal Almanacco Purgativo del 1914)

Respuesta  Mensaje 9 de 10 en el tema 
De: Gemmaverde Enviado: 14/03/2014 02:04
In letteratura i Versi Maltusiani furono una vera e propria moda letteraria diffusa in Italia nei primi anni del Novecento grazie ai futuristi che gravitavano attorno alla rivista Lacerba.
Erano chiamati "Maltusiani" perché facendo riferimento alle teorie dell’economista inglese Thomas Robert Malthus, sostenitore della necessità della limitazione delle nascite, ed essendo allora il metodo anticoncezionale più diffuso il coitus interruptus, i versi maltusiani avevano la caratteristica di interrompere l'ultima parola dell'ultimo verso.
Scrittori del calibro di Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Filippo Tommaso Marinetti, Luciano Folgore o l'attore e drammaturgo Ettore Petrolini si dilettarono in questo tipo di componimento.


Poeti improvvisatori in lingua sarda
 

 

Bruno Agus (in piedi) da sinistra: Salvatore Ladu, Giuseppe Porcu e il tenore di Ula Tirso

durante l'esibizione a Gupini


Poeti improvvisatori in lingua sarda
 

 

Bruno Agus (in piedi) da sinistra: Salvatore Ladu, Giuseppe Porcu e il tenore di Ula Tirso

durante l'esibizione a Gupini





Respuesta  Mensaje 10 de 10 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 15/03/2014 13:55

Pensare a te è cosa delicata.

È un diluire di colore denso e pieno
e il passarlo in acquarello finissimo
con un pennello di martora.
Un pesare chicchi di nulla in bilancia minima,
un intrecciare fili di ferro cauto e attento,
un proteggere la fiamma contro il vento,
un pettinare chiome di bambini.
Un districare fili da cucito,
un correre su lana, ché nessuno senta o sappia,
un planare di gabbiano come un labbro sorridente.
Penso a te con tanta tenerezza
come se fossi vetro o velo di porcellana
che al solo pensarti ti potresti spezzare.

António Gedeão

 
 


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