Il terremoto che ha distrutto la città tre anni fa non è ancora finito. La ricostruzione è ferma.
E allora Wired lancia la campagna #occupylaquila per proporre e raccogliere le idee innovative utili al capoluogo abruzzese 08 marzo 2012 di Wired Italia6 aprile 2009: terremoto in Abruzzo. Qui in redazione abbiamo riflettuto parecchio su come trattare la notizia a tre anni dalle scosse. Ci siamo chiesti come la ricostruzione della città potesse trasformarsi in un'opportunità per fare dell'Aquila una città del futuro. Dare una casa a tutti gli aquilani è un dovere che, dopo tre anni, dovrebbe essere già stato assolto. Ma c'è tanto di più da fare: cosa? Noi abbiamo diverse idee: sul prossimo numero in edicola vi sveleremo le più ambiziose. Nel frattempo, però, Wired.it si apre alle vostre idee e ai vostri contributi. Il Corriere della Sera ha pubblicato una bella inchiesta di Rizzo e Stella. Il titolo è “ L'aquila tre anni dopo: tutto uguale” e la tesi è, a tratti, sconfortante: davvero ci siamo tutti dimenticati dell'Abruzzo? Dimostriamo che non è così. Wired lancia l'hashtag #occupylaquila e vi invita a usarlo, diffonderlo e farlo vostro. Le città (ancora!) semidistrutte sono anche roba nostra. Noi crediamo che ricostruendo si possa cambiare, in meglio, il volto di quel territorio. L'Aquila può trasformarsi in una smart city? Può diventare un esempio virtuoso? Qualcuno dirà che ormai l'occasione è persa. Noi pensiamo che non sia troppo tardi. Nei prossimi giorni scriveremo le nostre domande al governo: quali sono le vostre? Usate l'hashtag #occupylaquila, raccontateci le vostre proposte ed esprimete i vostri dubbi. Iniziamo a parlarne in rete: su Wired.it, sui social network, sui vostri blog. E prepariamoci ad occupare anche fisicamente il centro della città. Quando? Il 15 aprile. Ci vediamo lì?
Cinque anni fa il terremoto a L'Aquila: ma la ricostruzione e' troppo lenta
TERREMOTO DELL'aQUILA DEL 2009.
Il terremoto dell'Aquila del 2009 consiste in una serie di eventi sismici, iniziati nel dicembre 2008 e non ancora terminati[, con epicentri nell'intera area della città, della conca aquilana e di parte della provincia dell'Aquila. La scossa principale, verificatasi il 6 aprile 2009 alle ore 3:32, ha avuto una magnitudo momento (Mw) pari a 6,3 (5,8 o 5,9 sulla scala della magnitudo locale), con epicentro alle coordinate geografiche 42°20′51.36′N 13°22′48.4′E ovvero nella zona compresa tra le località di Roio Colle, Genzano e Collefracido, interessando in misura variabile buona parte dell'Italia Centrale. Ad evento concluso il bilancio definitivo è di 308 vittime, oltre 1500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati.