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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 23/05/2010 07:44 |
Solennità delle Pentecoste
(celebrazione mobile)
La Pentecoste cade 50 giorni dopo la Pasqua;il suo nome deriva dalla parola greca pentecoste [heméra],che significa appunto cinquantesimo [giorno]. La tradizione di festeggiare il giorno di Pentecoste è antichissima:tra i primi popoli semiti era la "Festa della Mietitura" e "Festa dei primi frutti", si celebrava 50 giorni dopo l'antica pasqua semitica (che segnava il giorno dell'inizio della discesa dei pastori verso il piano), e determinava l'inizio della mietitura. Sugli altari venivano offerte al Signore le primizie per ringraziarLo del dono dei frutti della terra.Successivamente gli ebrei celebrarono in questo giorno la consegna delle Tavole della Legge a Mosè sul Monte Sinai. In quel giorno era d'obbligo, per chi poteva, il recarsi a Gerusalemme e per tutti era prescritta l'astensione da ogni attività e la celebrazione di sacrifici.Nella tradizione cristiana è la solenne commemorazione della discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli raccolti nel cenacolo. Come predetto da Gesù, lo Spirito Santo, in forma di lingue di fuoco, scese su di loro trasformandoli da uomini semplici e ignoranti in abili e sapienti oratori. Si può far risalire a quel momento la nascita dell'attività apostolica della Chiesa.Si racconta che il giorno stesso, dopo la discesa dello Spirito Santo, con la sua predicazione San Pietro convertì più di tremila persone. Inizialmente la Pentecoste indicava il periodo di cinquanta giorni dopo la Pasqua, solo in epoca più tarda si trasformò nella celebrazione di un particolare giorno,il cinquantesimo dopo la Pasqua appunto. Dalla fine del IV° secolo la Pentecoste fu anche l'occasione per ricevere il battesimo per tutti coloro che ne erano stati impediti alla vigilia di Pasqua.
La Pentecoste, che è una delle feste più sacre della chiesa,viene anche detta "Pasqua delle Rose" a causa di dell'antica tradizione, in voga in Italia, di far scendere dalle volte delle chiese petali di rose sui fedeli, a rappresentazione della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Tale tradizione è ancora praticata in pochissime località.
La Sacra Liturgia
Seguendo la Liturgia nello svolgimento del suo ciclo annuale, noi incontriamo la Festa di Pentecoste. Si sa che come cele-brazione liturgica è stata costituita negli ultimi decenni del IV secolo. Mentre nei secoli precedenti i cristiani celebravano durante i 50 giorni che iniziavano con la Pasqua, l’unico mi-stero della salvezza e della vita nuova acquisite e comunicate dal Cristo, lungo il secolo IV cominciarono a distinguere le feste della Resurrezione, della Ascensione, della Pentecoste.In origine dicevasi Pentecoste ( cinquantesimo giorno )tutto lo spazio da Pasqua a Pentecoste e questo uso linguistico era gia in auge presso i Giudei, giacchè negli Atti degli Apostoli troviamo l’espressione Dum complerentur dies Pentecostes.L’ultimo giorno dei cinquanta faceva spicco sugli altri come vero giorno festivo. Ben presto la Pentecoste divenne una festa importante quanto la Pasqua condividendo con questa il privilegio dell’amministrazione del Battesimo. La sua vigilia notturna non tardò a divenire quasi simile alla grande veglia pasquale:veniva celebrata come questa in S. Giovanni Laterano e seguiva lo stesso ordine nelle cerimonie. In alcune chiese fuori Roma, si aggiungeva anche la Benedizione e l’esposizione del cero con il canto dell´Exultet. Pian piano la solennità cominciò a protrarsi al lunedi e martedi seguenti e dopo S. Leone Magno (+461) abbracciò tutta la settimana, al pari della Ottava di Pasqua. Durante i secoli X e XI, la festa di Pentecoste veniva scelta per la consacrazione dei Re di Francia. La fine del secolo XI e il secolo XII sembrano aver conosciuto una rinnovata attenzione allo Spirito Santo.
Il Medioevo latino ci ha lasciato delle bellissime preghiere che ancora oggi si continuano a recitare: l’inno Veni creator, di Rabano Mauro, Abate di Fulda ( Germania) 780/856,la Sequenza Veni Sancte Spiritus, attribuita a Stefano Langton, Arcivescovo di Canterbury, dell’inizio XIII secolo.I testi della Messa di Pentecoste si ispirano alla fondazione della Chiesa attraverso gli Apostoli e la Madonna, e ancora nella liturgia odierna permane l’intenzione del fenomeno universale e perenne, di una Pentecoste che si rinnova nell’anima di ogni cristiano. Le parti della Messa ricordano in tutto il suo splendore il mistero dello Spirito Santo. Prima di patire, Gesù, aveva più volte annunziato la venuta dello Spirito Santo (Vangelo). Cinquanta giorni dopo la Pasqua, mentre gli Apostoli si trovano radunati nel Cenacolo in attesa di vedere la realizzazione della promessa del Maestro, improvvisamente venne dal cielo un rumore come di vento impetuoso e furono tutti ripieni dello Spirito Santo (Epistola Comunione). Accesi di fuoco divino (Orazione) e ricolmi dei sette doni (Sequenza), cominciarono essi pure a rinnovare la faccia della terra.
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Fonte:arcidiocesi.palermo
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De: Lelina |
Enviado: 23/05/2010 08:30 |
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De: Lelina |
Enviado: 23/05/2010 08:35 |
La Pentecoste è un evento che ci dona una consapevolezza nuova del nostro essere Chiesa. Per questo motivo è importante prepararci a questo momento pregando, attendendo, invocando lo Spirito Santo con Maria e in comunione con tutta la Chiesa. Insieme a Maria, nel Cenacolo del nostro cuore, preghiamo incessantemente per la Chiesa e per il mondo, chiediamo che lo Spirito Santo ci doni frutti di santità, attraverso i quali chi vive accanto a noi possa incontrare Gesù.
1 Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la Madre di Gesù, e con i fratelli di lui. At 1, 14
Nella Pentecoste, nel fuoco bruciante dello Spirito si apre come un fiume il domani della Chiesa, la speranza. E Maria vive in quel fuoco il domani della speranza, degli Apostoli che escono trasformati e si donano nella speranza al mondo. Se c’è qualcosa che colpisce in questo momento di Maria è la resa incondizionata all’azione dello Spirito. Maria è modello di fede, di amore, di speranza, di resa incondizionata all’azione dello Spirito. *
Preghiamo: Spirito Divino, rinnova le tue meraviglie in questo nostro tempo come in una nuova Pentecoste e concedi che la tua Chiesa, pregando incessantemente e insistentemente con un solo cuore ed una sola mente insieme con Maria, la Madre di Gesù, guidata da Pietro, promuova il regno del Divino Salvatore, regno di giustizia, di amore e di pace. (Giovanni XXIII)
* Diventiamo testimoni della speranza donando un sorriso alle persone che incontriamo e offriamo la nostra preghiera per i bisogni del mondo
2 Vieni, padre dei poveri Così dice il Signore: “Io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio spirito”. Gl 3, 1-2
Guarda con fiducia il domani perché in esso sarà lo Spirito a trasformare le intelligenze, i cuori e la volontà attraverso il prodigio rinnovato della Pentecoste. Lo Spirito completerà la rivelazione già iniziata da Cristo, svelerà i misteri del colloquio trinitario, darà ai discepoli la luce sugli eventi futuri. *
Preghiamo: O Spirito di santità, donami la grazia di amare Gesù con tutto il cuore, di servirlo con tutta l’anima e di fare sempre e in tutto ciò che a lui piace. O Spirito dell’amore, concedi a una piccola e povera creatura come me, di rendere una gloria sempre più grande a Gesù, mio amato Salvatore. (Charles de Foucauld)
* Mettiamo le nostre capacità al servizio degli altri e offriamo la nostra preghiera per tutte le povertà materiali e spirituali del nostro tempo
3 Vieni, datore dei doni Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: “Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. Gv 7, 37-38
Lo Spirito Santo, che è diffuso nei nostri cuori con la carità, secondo quanto ci insegna San Paolo, quando trova un’anima docile, fiduciosa, generosa, legata a Lui dalla fede, dalla speranza e dalla carità, comincia ad agire non più secondo il piano normale delle virtù, ma secondo il piano speciale dei doni. *
Preghiamo: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza. Accordami la tua intelligenza perché io possa conoscere il Padre nel meditare la parola del Vangelo. Accordami il tuo amore perché anche quest’oggi, esortato dalla tua parola, ti cerchi nei fatti e nelle persone che ho incontrato. Accordami la tua sapienza perché io sappia rivivere e giudicare alla luce della tua parola quello che oggi ho vissuto. Accordami la perseveranza perché io con pazienza penetri il messaggio di Dio nel Vangelo. (San Tommaso d’Aquino)
* Impegniamoci al massimo nel nostro dovere quotidiano e offriamo la nostra preghiera per i giovani
4 Consolatore perfetto Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Gv 14, 16-17
Lo Spirito sta dentro di noi, prega per noi, ci sostiene, ci consola, ci consiglia, ci rafforza, ci risolleva dal male: tale è la vita nuova che noi abbiamo dentro non come qualcosa di passeggero, bensì di innestato, di concretizzato, di «pietrificato». Il carattere battesimale ha realizzato una simile pietrificazione e concretizzazione che nessuno, salvo la nostra cattiva volontà, può più toglierci. *
Preghiamo: Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco e amore, santo crisma dell’anima. (…) Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
* Cerchiamo di stare vicini ad una persona che ha bisogno del nostro sostegno e offriamo la nostra preghiera per chi soffre nel corpo e nello spirito
5 Ospite dolce dell’anima Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono. Lc 11, 13
Il primo effetto della preghiera di Gesù presso il Padre sarà l’invio dello Spirito Santo, spirito di amore e di santità. Lo Spirito è sempre con noi, tra noi, in noi. *
Preghiamo: O Spirito del Padre, dolce ospite dell’anima, resta sempre con me per farmi conoscere il Figlio sempre più profondamente. (Charles de Foucauld)
* Andiamo incontro agli altri facendo un gesto di accoglienza e offriamo la nostra preghiera per tutte le famiglie
6 Nella fatica riposo Lo Spirito produce amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà, mansuetudine, dominio di sé. Gal 5, 22-23
Lo Spirito Santo è Spirito di amore che conduce alla comprensione, alla accettazione e alla corrispondenza dell’amore del Padre e di Cristo e forma in noi le fattezze del Signore Gesù. *
Preghiamo: Spirito Santo Paraclito, unisci per sempre il mio cuore a Gesù con quel medesimo vincolo d’amore con il quale unisci il Padre e il Figlio. (Santa Gertrude)
* Affrontiamo con la forza dello Spirito Santo le fatiche quotidianeper crescere nell’amore e offriamo la nostra preghiera per le nostre comunità
7 Bagna ciò che è arido Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò dalle vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, infonderò dentro di voi un spirito nuovo: toglierò il vostro cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Ez 36, 25-27
Gesù vuole insegnare un amore massimo che sia modellato sul suo esempio infinito (Gv 13, 15) e che arrivi a ogni forma, anche la più umile, di servizio. Non è cosa umanamente facile ed Egli la affida alla potenza dello Spirito che promette ripetutamente. *
Preghiamo: Dio onnipotente (…) purifica l’anima mia perchè, illuminato dalla luce dello Spirito Santo e acceso dal suo fuoco, possa seguire l’esempio del Figlio tuo e nostro Signore Gesù Cristo. (S. Francesco d’Assisi)
* Cerchiamo di partecipare alla S. Messa e offriamo la nostra preghiera per tutte le persone che stanno vivendo un momento di difficoltà
8 Senza la tua forza, nulla è nell’uomo Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra. At 1, 8
Lo Spirito Santo viene come Colui che continua la Rivelazione, che ricorderà tutto quello che Gesù ha detto, lo completerà e ci darà la forza per attuarlo. E questa forza diventerà operante nella Pentecoste, quando lo Spirito, attraverso gli Apostoli, i discepoli, la Madonna, diventa parola sensibile compresa da tutto il mondo e alla Chiesa viene affidata la missione di continuare a comunicarla. *
Preghiamo: O Spirito potente, infondi nell’anima mia la rugiada della tua soavità; inondala con la pienezza della tua grazia. (…) Stendi la tua destra su di me e fortificami con la grazia della tua grande misericordia. (San Gregorio di Narek)
* Cerchiamo l’occasione per parlare di Gesù con qualcuno e offriamo la nostra preghiera per la Chiesa, i sacerdoti e i consacrati
9 Dona ai tuoi fedeli che confidano in te i sette santi doni Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio. Rm 8, 26-27
I doni dello Spirito Santo non sono degli abiti, delle potenze, delle realtà da poter mettere in atto quando si voglia. Essi, per usare una figura cara ai nostri antichi, sono come le corde di una lira che lo Spirito Santo ha posto dentro di noi. Lo Spirito, però, desidera che noi lasciamo a Lui l’iniziativa di pizzicare tali corde per far sprigionare da quello strumento melodie incantevoli. E tanto maggiore è la docilità e la nostra disponibilità alla sua azione più Egli susciterà dalle nostre anime le melodie più arcane. *
Preghiamo:Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo; nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che confidano in te i sette santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona eterna gioia.
* Durante la giornata invochiamo lo Spirito Santo e chiediamo che metta nei cuori di tutti il desiderio della pace O Cuore Immacolato di Maria vivo modello di ogni santità dona Tu la fiducia di diventare santi
* dagli Scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta
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De: lucy46 |
Enviado: 08/06/2014 07:11 |
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