Il tuo nome … quando lo pronuncio è come una lieve carezza sulla mia bocca, come petali di rosa sulle mie labbra.
Il tuo nome … musica suonata da un concerto l’arpa, suono melodioso di un violino.
Il tuo nome….. che solo a pronuncialo mi fa fremere e vibrare come le corde di una chitarra Andalusa.
Il tuo nome…. desiderio nascosto dentro di me, pronunciato nel silenzio della notte, perché, quando tutto tace, esso ti raggiungerà nitido con le parole “ti amo”.
Il tuo nome…. pronunciato come un lamento è solo il risultato della voglia che ho di te, aspirazione di carezze e di baci.
Natura, niente di te mi sommuove, né i campi generosi, né l'eco vermiglia delle pastorali siciliane, né gli sfarzi aurorali, né la dolente solennità dei tramonti.
Rido dell'Arte, rido anche dell'Uomo, dei canti, dei versi, dei templi greci e delle torri a spirale che le cattedrali tendono nel cielo vuoto, e guardo col medesimo occhio buoni e cattivi.
Non credo in Dio, abiuro e rinnego ogni pensiero, e quanto alla vecchia ironia, l'Amore, vorrei che non me se ne parlasse più.
Stanca di vivere, con la paura di morire, simile al vascello perduto in balia dei flutti, la mia anima salpa per orrendi naufragi.