La malattia non ha ucciso il suo sogno. Questa Foto l’hanno vista in 9 milioni. ECCO PERCHE’:
Il Morbo di Crohn è una malattia degenerativa e terribile, che colpisce anche in tenerissima età e che spesso comporta la rimozione di una grossa parte dell’intestino e, in alcuni casi, ci si deve avvalere poi dell’uso della Stomia, il sacchetto artificiale per la raccolta degli escrementi. Di solito (ed è naturale e comprensibile, soprattutto se si è giovanissimi) si ha pudore o vergogna nel mostrare il disagio dovuto all’uso del sacchetto. Questo non è stato il caso di una truccatrice inglese di 23 anni, Bethany Townsend che ha deciso di prendere di petto la sua malattia e, tramite un blog, di farsi conoscere agli occhi del mondo. Le risposte sono state così tante e positive da dare ancora più forza a Bethany, che ha condiviso una sua foto in bikini che è stata visualizzata da 9 milioni di utenti. E ora vuol fare la modella. Ecco cosa ha scritto la ragazza:
“Non mi aspettavo una reazione del genere, 190.000 likes e 10.000 commenti su Facebook, è da pazzi. Sono contenta che la foto abbia contribuito a far conoscere il morbo di Crohn e poi i commenti positivi mi hanno aiutato a diventare più sicura di me visto che dall’intervento a cui mi sono sottoposta devo convivere con i sacchetti per colostomia. La prima volta che mi sono stati consegnati i sacchetti ero devastata, ma la reazione delle persone alla vista di questa foto mi ha aiutata ancora di più ad accettarli.
Ero in fin di vita e sapevo che l’intervento era necessario, ma quando sono uscita dall’ospedale non ho saputo trattenere le lacrime. Sapevo che i sacchetti per colostomia erano una delle opzioni, ma le avrei volute evitare. Quando ho conosciuto il mio attuale marito Ian gli ho mostrato i sacchetti e lui non ha battuto ciglio. E’ stato allora che ho realizzato di essermi disperata troppo. Lui mi ha incoraggiata e durante il viaggio di nozze in Messico mi ha spinto ad essere me stessa, così ho deciso di indossare il bikini. All’inizio ero nervosa e preoccupata che gli altri mi fissassero, ma poi ho capito che i sacchetti non mi definiscono come persona. In albergo mi hanno chiesto incuriositi dei sacchetti, ma invece di offendermi, li ho ringraziati visto che ho avuto l’opportunità di spiegare cos’è il morbo di Crohn.
Mi sento più sicura e voglio ritornare a sfilare. Non c’è niente che mi possa fermare, non lascerò che il morbo di Crohn controlli la mia vita”.
Redazione Online