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De: Mariasole (Mensaje original) |
Enviado: 11/09/2014 04:38 |
Carissimi tutti, vi presento ora una raccolta di schede sulle Proprietà ed Effetti Benefici della Frutta.
Una classificazione della frutta è quella che la suddivide in:
- Frutta secca: nocciole, pinoli, mandorle noci ecc;
- Frutta fresca: mele, pere, pesche, ananas, fragole, uva ecc;
- Agrumi: arance, mandarini, pompelmi ecc;
- Farinosa: castagne.
Per beneficiare maggiormente delle proprietà della frutta (fresca ed agrumi), si consiglia di acquistarla di stagione.
Vi ricordiamo, inoltre, che la frutta non solo può essere gustata fresca, ma può essere impiegata nella preparazione dei dolci più svariati, come crostate, torte, strudel e ciambelle; può inoltre essere impiegata nella preparazione di confetture e marmellate, creme, sciroppi, salse, ratafià, ma, tante volte, anche nella preparazione di piatti salati.
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Frutta per Diabetici
Per molti diabetici, la riduzione nel consu, necessitano un controllo della glicemia più accurato delle persone sane. A tal scopo, il professionista della nutrizione che gestisce le abitudini del diabetico dev'essere in grado di “incastrare” tutti gli alimenti più consumati dal soggetto, ottimizzando sia porzioni che frequenze di consumo; la frutta non fa eccezione! Per il controllo della glicemia, è fondamentale che i diabetici facciano attenzione a non eccedere nel carico glicemico, limitando le porzioni di alimenti ad alta densità glucidica; tra questi: pasta, pane, frutta ed alcuni ortaggi. Ovviamente, analizzando le caratteristiche nutrizionali di questi prodotti è palese che i derivati dei cereali siano più difficili da gestire, ed al confronto, la frutta e gli ortaggi appaiono meno problematici. Questo potrebbe essere un errore! Per i clinici non è certo una novità, ma è opportuno specificare che spesso i diabetici dismetabolici possiedono condotte alimentari assolutamente fuori dall'ordinario; non è raro imbattersi in porzioni di patate, carote e peperoni che raggiungono i 400g, associate ad un consumo giornaliero di frutta che può sfiorare i 1000g/die. Inoltre, la quantità di carboidrati introdotta con questi alimenti andrebbe sommata a quella derivante dai cereali; in tal caso, l'iperglicemia è inevitabile. Per evitare che i diabetici raggiungano livelli elevati di glucosio ematico, ma senza privarli della frutta e di alcuni ortaggi, è necessario ridurre le frequenze di consumo nonché le porzioni di tutti gli alimenti sopra citati. I cereali ed i derivati raffinati devono essere ridotti e possono essere sostituiti da alimenti integrali o meglio da leguminose, così come la frutta ad alto indice e carico glicemici dev'essere rimpiazzata (anche se non del tutto) da alimenti della stessa categoria ma meno iperglicemizzanti; lo stesso vale per gli ortaggi. La frutta (come gli ortaggi, fatta eccezione per le patate) contiene sia fruttosio che fibra alimentare; la fibra solubile consente di ridurre la velocità di assorbimento dei nutrienti ed il fruttosio necessita di essere convertito in glucosio. Entrambe queste due caratteristiche conferiscono alla frutta un buon indice glicemico, ma questo vale per TUTTA la frutta? Vediamo…
Carico glicemico della frutta fresca; fonti LARN:
Dall'elenco della frutta sono stati omessi volontariamente la frutta poco consumata e la frutta secca (che non apporta quantità significative di glucidi), oltre a quella disidratata e a quella sciroppata per la loro controindicazione ASSOLUTA nel trattamento dei diabetici. Per quanto riguarda l'indice glicemico della frutta, i valori più significativi riportati dalle tabelle internazionali sono:
Alimento |
Indice glicemico riferito al glucosio |
Banana matura |
70 |
Albicocca |
57-64 |
Ananas |
59 |
Kiwi |
53 |
Uva |
46-59 |
Arancia |
31-51 |
Mela |
28-44 |
Ciliegie |
22 |
E' abbastanza chiaro che tra la frutta più consumata, quella ad elevato carico glicemico possiede ANCHE un indice glicemico piuttosto rilevante; dev'essere tenuto sotto controllo l'utilizzo di banane ed uva, ma personalmente, ai diabetici non consiglierei di mangiare frequentemente nemmeno mandarini e kaki.
Un'applicazione interessante della frutta a basso indice e carico glicemici potrebbe essere quella di costituire lo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, in modo da non gravare significativamente sul carico glicemico dei pasti principali; ovviamente, si tratta di una strategia che dev'essere ben tollerata dal diabetico. Per quanto riguarda la frutta più energetica e di rapida metabolizzazione, avendo cura di ridurre le porzioni, dovrebbe essere collocata per lo più nel post esercizio fisico. In questo modo, la finestra anabolica (anche se di ridotta entità) può facilitare i processi di recupero, scongiurare l'iperglicemia e dare la possibilità ai diabetici di inserire con moderazione ogni tipo di frutta nel proprio regime alimentare.
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LE ARANCE
Drenanti, depurative e antinfiammatorie,
le arance saziano,
appiattiscono la pancia
e ti aiutano
a controllare la fame.
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Novembre è la stagione ideale per gustare gli agrumi e in particolare le arance che, a sorpresa, sono anche delle ottime alleate del peso forma: l'80-90% della loro consistenza infatti è fornita dall'acqua, cui poi si aggiungono fruttosio, una buona percentuale di sali minerali e di vitamine (a cominciare dalla C, ma anche del gruppo B e P), molti acidi organici (tra i quali l'acido citrico) e fibre.
Drenano le scorie che ti gonfiano
I nutrizionisti concordano nel sottolineare come le arance siano un'ottima fonte di antiossidanti, che oltre a essere in grado di contrastare l'invecchiamento cellulare causato dai radicali liberi, contribuiscono a rendere più forte il sistema immunitario e più attivo il metabolismo.
Solo 40 kcal per 100 g
Le arance sono le più gettonate tra tutti gli agrumi, e si trovano con molta facilità dai primi giorni di novembre fino a primavera inoltrata. Poco caloriche (circa 35-40 calorie per etto), le arance sono suddivise in due grandi gruppi:
- le pigmentate, con le varietà tarocco, moro e sanguinello: ideali da spremere.
- le bionde, con le varietà naveline, ovale, valencia: ottime da mangiare.
Meglio utilizzare il frutto intero
Così sfrutti le vitamine fino all'ultima goccia
Se vuoi assumere in un colpo solo sia le vitamine che gli zuccheri naturalmente contenuti nell' arancia, escludendo però gli oli essenziali amari contenuti nella buccia dell' arancia, oggi esistono degli spremiagrumi che spremono il frutto intero. Ovviamente dovrai procurarti delle arance biologiche, che inserirai senza tagliarle nell'apposito attrezzatura.
La spremuta che otterrai è un autentico elisir di benessere che purifica contemporaneamente reni, fegato, intestino e pelle!
Mettile nell'insalata: sono diuretiche
Oltre a mangiarle al naturale o in macedonia, le arance sono ottime per essere abbinate
agli ortaggi nella preparazione di insolite insalate drenanti: prova per esempio a gustarle
ogni giorno per un mese come antipasto a pranzo e noterai che avrai meno fame e la ritenzione idrica migliorerà.
Come fare. Prendi un' arancia, sbucciala, affettala a rondelle e mettila in una ciotola; aggiungi qualche foglia di insalata - meglio se di tipo croccante, come l'indivia belga - un carciofo crudo tagliato sottile e un piccolo finocchio affettato e poi condisci il tutto con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva e un'acciuga dissalata. L'effetto antigonfiore è garantito!
Un po' di buccia aiuta l'intestino
Quando sbucci l' arancia per mangiarla, non eliminare del tutto la pellicola bianca che si trova sotto la buccia. La fibra contenuta in questa parte del frutto regola l'assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, e favorisce il transito intestinale riducendo i fenomeni putrefattivi.
Quelle rosse fanno digerire
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Mela: il frutto della salute
La mela è un frutto di forma e colore vari. La coltivazione del melo (Pyrus malus o Malus communis), che appartiene alla famiglia delle Rosacee, risale all'età della pietra e le varietà di mele oggi commercializzate sono più di mille. Si trova in commercio durante tutto l'anno.
Le mele rappresentano una fonte dietetica essenziale di polifenoli (circa il 22% dei polifenoli necessari vengono assunti attraverso questi frutti). La quota di polifenoli di una mela va da 110 a 347 mg per 100 g di parte edibile (quella che si mangia) fresca. Nelle mele sono presenti anche discrete quantità di flavonoidi. Si pensi che nel corso di uno studio sono stati estratti oltre 12 kg di flavonoidi da circa un quintale di mele rosse (del tipo Delizia), e dalla sola buccia!
Facendo un'analisi dei composti fitochimici della mela (sempre presenti nelle bucce) si è potuto verificare che in questo frutto è presente un vero patrimonio di sostanze antiossidanti e protettive nei confronti del cancro. I ricercatori hanno quindi attribuito la gran parte delle proprietà benefiche delle mele alle bucce, piuttosto che alla polpa fresca. Ecco perché occorre acquistare mele biologiche e mangiarle con la buccia. Tre mele che hanno fatto storia
1. La mela d'oro che Paride diede in premio ad Afrodite poiché era, secondo lui, la più bella dea dell'Olimpo. 2. La mela posta sulla testa del figlio di Guglielmo Tell affinché egli la colpisse con una freccia. 3. La mela che, secondo la tradizione, cadde in testa a Isaac Newton, facendogli intuire la legge di gravitazione universale.
Tutto quello che devi sapere sulla mela
Kcal/100 g: 38 Grassi: 0,3 g Proteine: 0,20 g Glucidi: 11,00 g Fibre: 2,6 g Colesterolo: 0
Le vitamine della mela: tiamina (vit. B1) 0,02 mg; riboflavina (vit. B2) 0,02 mg; niacina (vit. B3) 0,30 mg; acido folico (vit. B9) 1 mcg; vit. A 8,00 mcg; vit. C 5 mg. I sali minerali della mela: sodio 2 mg; potassio 120 mg; ferro 0,3 mg; calcio 6 mg; fosforo 12 mg; zinco 0,1 mg. Perché la mela ti fa bene: è indicata in caso di colite, ritenzione idrica, diete dimagranti; può essere consumata in caso di diabete. La mela ha proprietà antinvecchiamento e anticancro. A differenza di altri frutti, non favorisce le fermentazioni intestinali.
Ricette per la salute
1 - Influenza: per 3 giorni mangiare solo mele crude, per purificare il sangue e rafforzare le difese immunitarie.
2 - Dolori reumatici, gotta, colite: i tannini e il potassio contenuti nella mela ostacolano la formazione di acido urico, causa di reumatismi e gotta.
Bere 4-5 tazze al dì dell'acqua di bollitura delle bucce di mela.
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