Io
vedo l'avvenire. E' là, posato sulla strada, appena un po' più pallido del
presente. Che bisogno ha di realizzarsi? Che cosa ci guadagna?... Non distinguo
più il presente dal futuro, e tuttavia la cosa continua, si realizza a poco a
poco... Questo è il tempo, né più né meno che il tempo, giunge lentamente
all'esistenza, si fa attendere, e quando viene si è stomacati perché ci si
accorge che era già lì da un pezzo... Mai come oggi ho provato così forte la
sensazione di essere senza dimensioni segrete, limitato al mio corpo, ai
pensieri lievi che da esso affiorano come bolle. Costruisco i miei ricordi col
mio presente. Sono respinto, abbandonato nel presente. Il passato tento invano
di raggiungerlo: non posso sfuggire a me stesso.
Jean-Paul Sartre da "La nausea"
Annamaria