|
De: Mariasole (Mensaje original) |
Enviado: 01/10/2014 06:16 |
La vita è come un giardino.
E' del tutto normale che le foglie si secchino e i fiori appassiscano.
Soltanto se ci ripuliamo del decadimento del passato
potremo realmente godere della bellezza di nuove foglie e fiori.
Allo stesso modo dobbiamo ripulire la mente dell'oscurità delle brutte esperienze del passato.
La vita è ricordo nella dimenticanza.
Perdonate ciò che deve essere perdonato;
dimenticate quel che è da dimenticare.
Abbracciamo la vita con rinnovato vigore. Dovremmo riuscire ad affrontare ogni momento della vita
con aspettativa rinnovata,
come un fiore appena sbocciato.
Buon 1° Ottobre e tanta serenità
Mariasole
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 6 de 6
Siguiente
Último
|
|
Mi piace molto questa similitudine della Vita come un giardino.Mi piace perchè dà l'idea di un qualcosa di..vivo, in costante mutamento anche nella sua apparente staticità estatica (nel senso di bellezza estetica eheheh).Mi piace perchè sottintende il ciclo continuo di morte necessaria prima di ogni vita;mi piace perchè sottintende il lavoro fondamentale del giardiniere nell'accudirlo, strappando erbacce e foglie morte, preparando sempre il terreno per la miglior crescita di ciò che già è stato seminato;mi piace perchè l'idea di vita come giardino si contrappone a certi giardini o piccole aiuole "finte", sempre belle a vedersi ma morte, di plastica, inorganiche...Il giardino è vivo, va curato e va gioito in ogni piccolo fiore o pianticella che nasce e necessita anche di cesoie e potatrici là dove la natura stessa lo richiede per rinnovare con vigore il suo vivere nella trasformazione e nel costante mutamento.Grazie...Piero
|
|
|
|
In un pugno di terreno si incontrano più mondi: il minerale e l’organico, ed insieme la vita e la morte. Tutti i regni viventi completano qui il loro ciclo di vita: polvere siamo ed in polvere ritorneremo, finché la vita saprà rinascere, ancora e sempre nuova, come l’araba fenice, da un pugno di terreno. La terra: quella dei campi, dei giardini, dei vasi e degli incolti, dei boschi e dei prati. La terra è composta di materiali minerali e dimateriali organici. I materiali minerali, inorganici, derivano dalla frantumazione meccanica e dall’attacco chimico delle rocce, siano esse quelle sottostanti nelle profondità dello stesso terreno che dislocate in luoghi del tutto diversi. Si tratta di materiali per lo più in forma corpuscolare: da polveri a granelli, fino a sassolini e vere e proprie pietre – quindi minerali o gli aggregati eterogenei di questi – quelli che il geologo è solito definire rocce; ma anche sali minerali solubili, eventualmente in soluzione nell’acqua presente. C’è sempre acqua nel terreno, di solito anche nel terreno apparentemente più riarso, anche se questa può risultare difficile da osservare, ed ancor più da estrarre. I materiali organici possono essere molecole indipendenti – anch’esse talvolta solubili – grandi aggregati, o addirittura esseri viventi completi e vitali: batteri, funghi, protisti, piante ed animali. In un pugno di terreno – di un buon terreno – si possono trovare, e di solito si trovano, tracce di tutti i regni che popolano la terra. Certo, come rappresentante del regno animale non troverò di sicuro un canguro, ma piuttosto un insetto minuscolo, grande meno di un millimetro, o meglio ancora le sue uova, e di una pianta potrò trovare i semi, oppure un frammento di radice o di rizoma ancora vitale, magari ancora perfettamente in grado, nelle condizioni opportune, di germogliare rigenerando un nuovo individuo. Dei viventi, in particolare, il terreno racchiude un po’ tutte le gradazioni intermedie che vanno dalla vita alla morte. “Oibò” – sussulterà a questo punto certamente qualcuno – “come fanno ad esistere delle gradazioni intermedie fra i due concetti più antitetici che esistano, quello della vita e quello della morte?”. In realtà l’antitesi sta soprattutto nella percezione umana: se ad esempio non pensiamo più all’uomo ma ad una pianta, un ramoscello reciso, una foglia, persino il frutto che teniamo nel vassoio in cucina per settimane intere, prima che si secchi o marcisca del tutto, fino all’ultima cellula, racchiude ancora al suo interno il miracolo della vita.
Ma torniamo alla nostra visione d’insieme su questo mondo incredibilmente complesso ed affascinante che stiamo stringendo nella mano. Dal punto di vista scientifico, il terreno può essere definito come un miscuglio eterogeneo con composizione indefinita anche sul piano qualitativo. Per cominciare, in esso coesistono tutti e tre i principali stati di aggregazione della materia: solido, liquido (l’acqua e le sue soluzioni) e gassoso (principalmente, ma non unicamente, l’aria atmosferica).
|
|
|
|
De: Ver@ |
Enviado: 01/10/2014 23:13 |
♥♥ BUONA NOTTE A TUTTI ♥♥
Tutti sappiamo che quando nasciamo come per incanto ci ritroviamo nel giardino della nostra vita , un viaggio attraverso l'amore, cresciamo fra la notte e il giorno ,dividiamo il bene e il male, ma soprattutto siamo nati per amare... Amiamo tutto ciò che ci circonda, sopratutto chi è accanto a noi, trovando la forza di capire i nostri simili con amore attraverso la paura di cosa ne sarà della nostra vita in futuro, anche se si sa che la vita è oggi, ma è il futuro che giorno per giorno scopriamo amando la vita. Il nostro giardino pieno di fiori e colori.., la crescita dell'amore che è dentro di noi vince tutte le avversità e paure. La vita non è altro che una corsa ad ostacoli e se siamo capici di combattere alla fine arriveremo vincitori.
♥♥ VERA ♥♥
|
|
|
|
De: Ver@ |
Enviado: 01/10/2014 23:18 |
´¯) ¸.☆´¯) (¸☆´ (¸.´´¯`•.¸¸.☆ღ Il Giardino Interiore della vita ღ
Sarebbe troppo semplice e riduttivo, dire che la vita è bella, quando tutto sta andando per il verso giusto...
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 6 de 6
Siguiente
Último
|