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General: ALDA MERINI...UN OMAGGIO CON SUE POESIE E NON SOLO
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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: Orso Tony  (Mensaje original) Enviado: 01/11/2014 18:54










Chi ama la poesia non può non rivolgere un pensiero,

nell'anniversario della sua scomparsa,

alla più grande poetessa italiana del XX secolo.

 



 

Omaggio ad Alda Merini - Rosario Rosafio

 


ALDA MERINI

UN OMAGGIO CON SUE POESIE

 ALLA PIU' GRANDE POETESSA ITALIANA DEL '900

a cura di Tony Kospan

 



(Milano 21.3.1931 – Milano 1.11. 2009)




 Un interessante articolo sulla poetessa e la sua poetica pubblicato su Mondo Raro,

5 sue poesie belle e significative ed infine

un video-omaggio con sue immagini ed una canzone dedicatale da Vecchioni,

sono a mio parere il modo migliore per ricordare oggi

chi ci ha donato poesie indimenticabili ed eterne.



La sua è stata una vita molto difficile ma...

baciata magia della grande poesia


 






L'ARTICOLO DI GIANNI LEONE....



.

.

"I suoi versi sono bagnati di ardente visionarità, profondi come solo gli abissi dell’anima sanno essere… versi a volte inquieti, a volte sommessi, che raccontano le “ombre e luci della sua mente."



Alda Merini era una poetessa di un’intensità straordinaria… una che “andava e veniva” dai manicomi, sempre prigioniera dei suoi problemi di salute… eppure quei problemi in un certo senso hanno reso Alda Merini libera… libera di raccontare se stessa, le cose che vedeva, le persone che l’aiutavano o l’amavano…

Nel febbraio del 2004 Alda Merini viene ricoverata all’Ospedale San Paolo di Milano per problemi di salute. Un amico della scrittrice lancia un appello per richiedere aiuto economico.

La Merini, nonostante sia una delle più grandi poetesse del Novecento vive in povertà. 

E così accade di morire in semi-povertà, dopo che per un’intera vita si è arricchito il mondo di poesia… la poesia di una donna dal modo scontroso ma straordinariamente dolce di esistere e comporre versi…

Capita che in un paese come l’Italia, una grande artista muoia quasi nel silenzio… semisconosciuta… ci sono “altri artisti” da celebrare… l’Italia è intenta a celebrare i decerebrati dei reality, i protagonisti del pallone miliardario e le tante veline cialtrone della tv… e così in questa domenica d’autunno, sono nel mio studio, con uno dei miei cinque gatti, Gastone, addormentato sulla scrivania accanto alla tasteria del computer. Guardo Gastone, ascolto musica, rifletto e scrivo questo pezzo… e penso come Alda Merini sia stata capace di accarezzare le parole fino a piegarne il suono, per farne poesia…

La Merini era veramente unica… una di quelle creature capaci di brillare di luce propria, irradiando bellezza, come se fosse una stella appena nata, nello sterminato universo.

Povera e pazza… per lei però questa due parole non sarebbero state offensive ma una condizione da rivendicare…

Quello che la vita le aveva negato, lei lo prendeva a mani nude, folle e incurante, se ne fregava di tutto, posseduta com’era dal suo Daimon poco socratico e molto dionisiaco.





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LE 5 POESIE


 

Amore,
vola da me
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.


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I miei poveri versi
non sono belle, millantate parole,
non sono afrodisiaci folli
da ammannire ai potenti
e a chi voglia blandire la sua sete.
I miei poveri versi
sono brandelli di carne
nera disfatta chiusa,
e saltano agli occhi impetuosi;
sono orgogliosa della mia bellezza;
quando l’anima è satura dentro
di amarezza e dolore
diventa
diventa incredibilmente bella
e potente soprattutto.
Di questa potenza io sono orgogliosa
ma non d’altre disfatte;
perciò tu che mi leggi
fermo ad un tavolino di caffè,
tu che passi le giornate sui libri
a cincischiare la noia
e ti senti maestro di critica,
tendi il tuo arco
al cuore di una donna perduta.
Li mi raggiungerai in pieno.


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A me piacciono gli anfratti bui
delle osterie dormienti,
dove la gente culmina nell’eccesso del canto,
a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,
e i calici di vino profondi,
dove la mente esulta,
livello di magico pensiero.
Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto
malvissuto e scostante,
meglio l’acre vapore del vino
indenne,
meglio l’ubriacatura del genio,
meglio sì meglio
l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite;
io amo le osterie
che parlano il linguaggio sottile della lingua di Bacco,
e poi nelle osterie
ci sta il nome di Charles
scritto a caratteri d’oro.


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Riottosa a ogni tipo di amore
sei entrato tu a invadere il mio silenzio
e non so dove tu abbia visto le mie carni
per desiderarle tanto.
E non so perché tu abbia avuto il mio corpo
per poi andartene
con il grido dell'ultima morte.
Se mi avessi strappato il cuore
o tolto l'unico arto che mi fa male
o scollato le mie giunture
non avrei sofferto tanto
come quando tu un giorno insperato
mi hai tolto la pelle dell'anima.


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Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
 

 
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.

.


IL VIDEO



Ed infine un video in suo omaggio






Cara Alda... ancora grazie
per tutte le grandi emozioni che ci hai regalato
e continuerai a regalarci per sempre...
con i tuoi versi... 

 


Tony Kospan
 

 

 

 
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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: rom* Enviado: 02/11/2014 10:18
grande donna piena di sentimenti!

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 02/11/2014 16:52

Intervista alla poetessa italiana Alda Merini

“Follia, mia grande giovane nemica, un tempo ti portavo come un velo/ sopra i miei occhi e mi scoprivo appena./ Mi vide in lontananza il tuo bersaglio/ e hai pensato che fossi la tua musa; quando mi venne quel calar di denti /  che ancora mi addolora tra le spoglie, comprasti quella mela del futuro/  per darmi il frutto della tua fragranza.” – da “Follia, mia grande giovane nemica” nella raccolta “Ballate non pagate”


Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: Nando1 Enviado: 02/11/2014 16:59

Alda Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931, ed è considerata uno dei massimi esponenti della poesia italiana e, senz’altro, uno dei maggiori esponenti della poesia femminile mondiale.

 La Merini è una delle personalità poetiche più particolari nel panorama letterario italiano contemporaneo e la sua recente rivalutazione critica è stata avviata da Maria Corti che, durante gli anni novanta, ha curato due importanti antologie di liriche merinia

La vita di Alda è molto tormentata e, come molti sapranno, la donna ha vissuto per lunghi periodi di tempo in diversi ospedali psichiatrici. Dopo la fine della guerra, rientrando a Milano dopo essersi completamente ristabilita dalla malattia, la poetessa conosce il letterato Giacinto Spagnoletti.

Grazie a questo incontro, inizia il periodo più importante per la sua espressione poetica: il primo vero approccio con l’ambiente letterario milanese.

La grande donna, tuttavia, aveva già esordito appena quindicenne con la raccolta “La presenza di Orfeo”, curata dall’editore Schwarz.

Fin dai primi anni della sua carriera poetica, conosce e frequenta maestri come Quasimodo, Montale e Manganelli che la sostengono e promuovono la pubblicazione delle sue opere.

Per chi conosce la poesia della Merini, è facile scorgere la malinconia che si impossessa dell’anima della donna.

Il tessuto narrativo mostra elementi tipici della letteratura novecentesca, come il male di vivere, ma anche tratti prettamente personali: ella , infatti, descrive perfettamente il suo mondo interiore.

Leggere la sua poesia significa trovarsi tra le mani  frasi di cruda sofferenza ma, tuttavia, meravigliosamente lucide di significato: i suoi versi sono  fortemente simbolici.

Anche se potrebbe sembrare assurdo, il dolore e la tristezza esaltati dalla Merini lasciano germogliare  una grande voglia di vivere, una ricerca del bello; la sua poesia è infatti toccante e naturalmente tragica.

L’amore è stato per la poetessa il pane che ha nutrito i suoi versi mantenendola in vita, nonostante la sofferenza fisica, il manicomio e i lutti numerosi che hanno segnato la sua vita con inesorabile regolarità.

merini-alda

 Per lei la poesia è stata un aiuto, un conforto e, soprattutto, una salvezza che a mio avviso si percepisce leggendo le sue opere, perché in lei vita e poesia sembrano fondersi in maniera perfetta.

Concludendo, consiglio a tutti la lettura delle sue poesie, perché sono MERAVIGLIOSE e piene di umanità, proprio come lei. La sua parola si addentra nelle profondità dell’anima, nelle emozioni.

Sentire è il verbo delle emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente…”, così recita una poesia della meravigliosa Alda. Io dico che “sentire è il verbo delle emozioni” dei suoi capolavori.

 

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“Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo.”

                               – Alda Merini –


Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: daniela71 Enviado: 03/11/2014 12:12

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“Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo.”

                               – Alda Merini –



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