Qual è il giusto equilibrio tra coccole e autorità per evitare che i vizi abbiano la meglio sull’educazione? Ecco i cinque consigli di Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva: evitare le scuse in caso di delusioni, non mettere in discussione le regole che avete stabilito a casa, insegnare ai bambini l’arte della pazienza, gestire i capricci, dare ai figli incoraggiamento e motivarli invece di sommergerli di regali
Che il padre dei vizi sia l’ozio può anche essere vero in generale, ma sicuramente non vale per i bambini: di solito i piccoli sono l’immagine stessa dell’energia e della vitalità. Eppure, si rischia lo stesso di crescerli viziati: magari per troppo amore, perché “mio figlio deve avere tutto ciò che non ho avuto io”; o magari per stanchezza, perché è più facile dire sì piuttosto che no e tenere tranquilli i bambini almeno per un po’. O ancora, dandogliela vinta perché ci si sente in colpa: spesso si sta lontano dai figli tutto il giorno per colpa del lavoro, e quando si sta insieme si tende a concedere loro qualsiasi cosa come “risarcimento” per l’assenza. (Leggi anche I nonni lo viziano!)
Se da un lato, però, tutti i genitori vogliono far felici i loro bambini, dall’altro vogliono anche crescere adulti seri e responsabili. Qual è, quindi, il giusto equilibrio tra coccole e autorità per evitare che i vizi abbiano la meglio sull’educazione?
“L’equilibrio è dato dalla capacità del genitore di evitare il ‘troppo’: se le coccole non sono più un regalo di mamma e papà ma diventano una dipendenza per il bambino, e se l’autorità non è più semplicemente un modo per stabilire limiti e regole ma diventa qualcosa che spaventa il bambino, allora ecco che l’equilibrio è compromesso” sostiene Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta dell'età evolutiva e autore di numerose pubblicazioni per genitori.
Pellai dà 5 consigli per evitare di crescere bambini viziati.
1. Niente scuse anche se è deluso
“Scusa” e “mi spiace” sono parole che hanno motivo di esistere in famiglia e, anzi, dovrebbero essere usate più spesso. Ma non vanno bene in ogni occasione. Un genitore non si deve scusare se non si può permettere di comprare al figlio un giocattolo costoso, o se non può portare il figlio al parco perché deve cucinare la cena. Ciò non significa mostrarsi freddi: ma un conto è mostrare di comprendere la delusione del figlio, un altro dargli l’impressione che lui ha ragione e voi torto. “Se il genitore non può o non intende fare o dare una cosa al bambino, non deve affatto scusarsi. Ciò che è importante dare non sono le scuse ma il motivo: bisogna sempre spiegare perché non potete fare o dare qualcosa ai vostri figli” spiega Pellai.
E aiutare un bambino a capire che non può sempre avere tutto ciò che vuole è anche un’importante lezione di vita. Ovviamente, se gli avevate promesso qualcosa e poi non riuscite a tener fede alla parola data, allora le scuse sono necessarie. Quel che è importante, invece, secondo Pellai, è non assecondare l’idea che al bambino tutto sia dovuto. Molte cose, nella vita bisogna conquistarsele. E allora, ad esempio, se proprio vuole quel gioco costoso, potete proporre un compromesso: “Io posso metterci questa cifra: il resto devi riuscire a pagarlo tu con i tuoi risparmi”.