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De: ○●MAX●○ (Mensaje original) |
Enviado: 28/02/2015 03:11 |
Se avessi il drappo ricamato del cielo, intessuto dell'oro e dell'argento e della luce, i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte dai mezzi colori dell'alba e del tramonto, stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi: invece, essendo povero, ho soltanto i sogni; e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi; cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.
William Butler Yeats
Il vostro Max
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Al principio della fine Ci sono rumori che non si sentono più: - il grido solitario di una locomotiva nell'alba; - i fischietti delle guardie notturne che squadrano come una mappa la città addormentata; - i barbieri che facevano cantare per l'aria le loro forbici; - il tric-trac del venditore di castagne; - lo zufoletto dell'affilatore di coltelli. Tutti quei rumori che appena rompevano il silenzio. E oggi quel di cui più c'è bisogno sono silenzi che interrompano il rumore. Ma che possiamo farci? Molti - la grande maggioranza - sono nati già nel frastuono. E neanche lo sanno, neanche lo notano, tanto le loro menti sono stordite, i loro pensieri confusi. Tanto che, nella loro ubriacatura auricolare, riescono solo a sentire le frasi ripetitive della musica pop. E, se questa nostra "civiltà" non esploderà prima, un giorno finiremo per perdere la favella: perché parlare? Perché pensare? Resteremo soltanto col suono dei tamburi: "Tan! Tan! Tan! Tan! Tan!" Mário Quintana
Annamaria |
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De: lucy46 |
Enviado: 28/02/2015 09:56 |
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