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E' rimasto nel cuore la
sua stupenda figura e il suo pontificato.....
E di quel giorno mi e' rimasta l'immagine
di quelle pagine sulla sua bara, girate dal vento....
Prega per noi caro
Papa Giovanni Paolo.....
perche' ne abbiamo tanto bisogno....
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A 10 ANNI DALLA SUA MORTE
Tutti ricordiamo l’invito che Giovanni Paolo II rivolse a tutti gli uomini di buona volontà all’inizio del suo pontificato: «Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! (...) Solo Lui ha le parole di vita, sì! di vita eterna». Egli viveva la fede non come professione di verità astratte, ma come intimo rapporto con Cristo morto e risorto e presente. Il nostro Santo prima di tutto ascoltava il Signore. La meditazione sulla parola di Dio, mezz’ora prima della Santa Messa era un dialogo, un punto di riferimento.
Osservando questa sua preghiera mattutina, avevo impressione che il Papa fosse “fuori” dalla realtà della cappella; che fosse così immerso in Dio che non sapeva cosa succedeva accanto. Pregava poi in ogni situazione in cui si trovava. Anche durante le udienze si sentiva che pregava per quelli con i quali stava parlando. Faceva le solite preghiere quotidiane: il rosario, il breviario, l’adorazione, le litanie la Via Crucis ogni venerdì e durante la Quaresima ogni giorno.
Usava spesso forme semplici, a volte tratte dalla devozione popolare, ma le usava con tanto amore per Cristo che diventavano forme mistiche. Perché era un mistico. E la sua era una preghiera concreta. Ogni giorno riceveva richieste inviate dalla gente da tutto il mondo, le teneva nella cappella, sull’inginocchiatoio. Le sfogliava e pregava.
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