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General: LA FAME
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: luisella  (Mensaje original) Enviado: 10/06/2015 05:42

Credo che nessuno di noi conosca la fame....
ma un giorno me la insegnò una bambina.
La trovai per strada,
mi accorsi che aveva fame
e le diedi un pezzo di pane,
ma lei ne mangiava una briciola per volta.
Io le dissi di mangiarlo serenamente,
ma lei mi rispose:
"Ho paura,
perché quando finirà
io avrò di nuovo fame".


(MADRE TERESA DI CALCUTTA)



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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Lietta Enviado: 11/06/2015 19:09
Eliminare la fame è possibile con la democrazia alimentare

“L’eliminazione della fame e della malnutrizione è un obiettivo raggiungibile”. A sostenerlo è Oliver de Schutter, l’esperto dell’ONU sul diritto all’alimentazione nel  suo rapporto elaborato dopo sei anni di mandato quale relatore speciale nominato dal Consiglio sui Diritti Umani (2008-2014).

Un testo molto documentato nel quale si sottolinea il ruolo centrale della democrazia per migliorare le carenze dei sistemi alimentare. 

“Perfezionare la logica dei nostri sistemi alimentari non sarà sufficiente. è necessario rovesciarli - dice De Schutter -. I sistemi alimentari attuali infatti risultano efficienti solo per quel che riguarda la massimizzazione dei profitti delle attività agroindustriali”.

La strada da percorre, per l’esperto dell’ONU è invece la valorizzazione della cultura locale delle popolazioni. Solo facendo incontrare i bisogni reali delle persone con le dinamiche di produzione e approvigionamento delle risorse alimentari, nel rispetto delle tradizioni, del suolo e delle risorse idriche si può dare vita ad un sistema alimentare davvero sostenibile.



Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Marika Enviado: 11/06/2015 21:52

Arrestare la povertà e la fame

La Mauritania è tra i paesi più poveri del mondo. La penuria di cibo, l’assenza di infrastrutture mediche, l’approvvigionamento idrico insufficiente e le pessime condizioni igieniche rendono la vita difficile all’infanzia: un bambino su otto muore prima dei cinque anni, spesso a causa di malattie evitabili o curabili come la polmonite e la diarrea.

Un bimbo mauritano riceve una cucchiaiata di alimenti speciali terapeutici.
La situazione

La Mauritania è uno dei paesi meno sviluppati ai margini del Sahara. L’instabilità politica e l’avanzare del deserto sono le principali difficoltà di un paese pur ricco di risorse naturali e, con circa 3,5 milioni di persone, scarsamente popolato. La metà della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà, quasi 300 000 Mauritani soffrono di fame acuta. Le madri denutrite rischiano di dare alla luce bimbi sottopeso con problemi dello sviluppo che perdureranno tutta la vita. In Mauritania, tre bambini su cinque sono sottopeso, ventitré su cento sono troppo piccoli per la loro età.

Le carenti condizioni igieniche – solo la metà delle economie domestiche è dotata di acqua corrente -, la mancanza di impianti sanitari e le conoscenze insufficienti sull’importanza dell’igiene rendono letali le affezioni diarroiche e le infezioni per i piccoli corpi già debilitati. A soffrire delle condizioni economiche, ecologiche e sociali sono soprattutto donne e bambini che dipendono urgentemente da aiuti esterni.

L’operato dell’UNICEF

Garantire la sopravvivenza dell’infanzia significa migliorare l’assistenza di base alle persone e proteggerle dalle conseguenze di catastrofi naturali, malattie e insicurezza sociale. A tale scopo, servono programmi incentrati sui primi mille giorni di vita.

L’UNICEF focalizza l’attenzione sulle misure seguenti:

  • portare l’acqua potabile e le latrine nei villaggi più discosti;
  • informare sull’importanza di provvedimenti igienici come lavarsi le mani con il sapone e spiegare come preparare integratori alimentari per i neonati;
  • promuovere l’allattamento esclusivamente al seno per sei mesi;
  • fornire integratori alimentari terapeutici ai bambini denutriti;
  • migliorare l’assistenza medica alle donne incinte, alle madri e ai neonati nelle regioni discoste;
  • fornire alle madri e ai bambini vitamina A e oligoelementi come il sale iodato;
  • formare operatori sanitari;
  • organizzare campagne di vaccinazione.

Il solo fatto di lavarsi le mani con il sapone potrebbe ridurre del 25 per cento i casi di diarrea. In combinazione con l’accesso all’acqua potabile e a latrine, il diritto dell’infanzia mauritana alla sopravvivenza e a uno sviluppo sano sarebbe molto più facile da concretizzare. 



 
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