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Sono passati quasi 2 anni
da quando lo scrittore Alberto Bevilacqua,
che è stato anche sceneggiatore, regista, poeta e giornalista,
ci ha lasciati in modo inatteso...
ma il suo ricordo è più vivo che mai.
Egli infatti ha rappresentato un punto di riferimento
per la letteratura italiana ed europea del secolo scorso
ed infatti era molto noto in Italia e all’estero.
(Parma 27.6.1934 – Roma 9.9.2013)
Era malato da tempo
ma nulla lasciava presagire il notevole e rapido aggravamento
delle sue condizioni di salute.
Qui con la moglie Michela Miti
La sua carriera letteraria ha inizio con l'incoraggiamento
di un illustre personaggio... Leonardo Sciascia...
che gli consente di pubblicare nel 1955
la sua prima raccolta di racconti "La polvere sull'erba"
Il successo vero e proprio gli giunse però solo 10 anni dopo
con La Califfa (1964).
Possiamo tranquillamente affermare che Bevilacqua è stato
il cantore dell'epopea (positiva e negativa) della provincia italiana.
Ha vinto diversi premi letterari.
E' stato anche un intellettuale molto attivo e regista
della trasposizione cinematografica del suo mitico libro "La califfa".
ma anche di altri film.
Ugo Tognazzi e Romy Schneider ne "La califfa"
Amava infatti molto il cinema.
Le sue opere sono state pubblicate in diversi paesi del mondo.
I temi di fondo delle sue opere sono stati:
Parma e la sua difficile giovinezza, i viaggi,
le sofferenze e l'amaro destino dell'uomo, la solitudine
ed i suoi dubbi sull'amore... la storia... la fede...
Termino questo breve ricordo
con un video contenente una scena dal film
"La califfa".
Tony Kospan
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