Una donna si recò alla fontana: un piccolo specchio tremolante, limpidissimo, tra gli alberi del bosco.
Mentre immergeva l'anfora per attingere, scorse nell'acqua un grosso frutto roseo, cosi bello che sembrava dire: «Prendimi!»
Allungò il braccio per coglierlo, ma quello sparì, e ricomparve soltanto quando la donna ritirò la mano dall'acqua.
Cosi per due o tre volte.
Allora la donna si mise ad estrarre l'acqua per prosciugare la fontana.
Lavorò a lungo, sempre tenendo d'occhio il frutto misterioso; ma quando ebbe estratto tutta l'acqua, s'accorse che il frutto non c'era più.
Delusa per quell'incantesimo, stava per andarsene via, quando udì una voce tra gli alberi (era l'Uccellino Belvedere, quello che vede sempre tutto):
«Perché cerchi in basso? Il frutto sta lassù ... »
La donna alzò gli occhi e, appeso ad un ramo sopra la fontana, scorse il bellissimo frutto, di cui nell'acqua aveva visto soltanto il riflesso.
Ovvio, no?
Eppure spesso nella vita spesso ci comportiamo così.
Cerchiamo affannosamente ed inutilmente la felicità nelle vicende di questo mondo.
Solo Dio è la nostra vera fonte di felicità...