IL MIO GATTO
Era un bel gatto desiderato dalla mia bimba
che un dì entrò a far parte della famiglia,
era bello col musetto scuro impertinente
e piaceva a tutta la gente.
Mi amava molto, mi faceva le fusa,
con mia figlia scherzava e giocava.
Si divertiva a corrermi dietro
e mi ascoltava quando su una sedia
sotto il tavolo si sdraiava.
Mi chiamava perfino mamma,
faceva le fusa poi sui piedi strisciando
mi riscaldava.
Mi rimproverava se non rientravo in orario
e si divertiva a far dispetti al suo padrone
A me ubbidiva come fanno i bimbi buoni,
mi portava anche dei doni:
un topolino,una lucertolina, un uccellino, però
faceva cadere la gabbia del pappagallino.
La mattina si faceva coccolare dal papino
e alla fine lo graffiava, il birichino.
Era tanto simpatico, ma un giorno se ne andò
sotto al ponte dell'Arcobaleno
dove soggiornano gli animali che muoiono,
.ma che per sempre restano nei nostri cuori
Clelia Maria Parente