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◄ ATTUALITA´: Beato Giuseppe Allamano
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: lucy46  (Mensaje original) Enviado: 16/02/2016 08:34

 


Beato Giuseppe Allamano Sacerdote, Fondatore

Castelnuovo Don Bosco, Asti, 21 gennaio 1851 -
Torino, 16 febbraio 1926 

E’ concittadino di due santi: don Bosco, che l’ha avuto studente a Torino, e Giuseppe Cafasso, che è anche suo zio materno. Ordinato sacerdote in Torino a 22 anni, laureato in teologia a 23, direttore spirituale del seminario a 25, a 29 diventa rettore del santuario più caro ai torinesi (la “Consolata”) e del Convitto ecclesiastico per i neosacerdoti. Però il santuario è da riorganizzare e restaurare, il Convitto è in crisi gravissima. Con fatiche che non cesseranno mai, lui rivitalizza il santuario e fa rifiorire il Convitto, come quando vi insegnava il Cafasso. Come il Cafasso, è un eccezionale formatore di caratteri, maestro di dottrina e di vita. Vede uscire dai seminari molti preti entusiasti di farsi missionari, ma ostacolati dalle diocesi, che danno volentieri alle missioni l’offerta, ma non gli uomini. E decide: i missionari se li farà lui. Fonderà un istituto apposito, ci ha già lavorato molto. Il suo progetto è apprezzato a Roma, ma poi ostacoli e contrattempi lo bloccano, per dieci anni. Pazientissimo, lui aspetta e lavora. Arriva poi il primo “sì” vescovile per il suo Istituto dei Missionari della Consolata nel 1901, e l’anno dopo parte per il Kenya la prima spedizione. Otto anni dopo nascono le Suore Missionarie della Consolata. Lui sente però che sull’evangelizzazione bisogna scuotere l’intera Chiesa. E nel 1912, con l’adesione di altri capi di istituti missionari, denuncia a Pio X l’ignoranza dei fedeli sulla missione, per l’insensibilità diffusa nella gerarchia. Chiede al Papa di intervenire contro questo stato di cose "con obbligo d’una predicazione intorno al dovere e ai modi di propagare la fede". Declinano le forze di Pio X, scoppia la guerra nei Balcani... L’audace proposta cade. Ma non per sempre: Pio XI Ratti realizzerà l’idea di Giuseppe Allamano, istituendo nel 1927 la Giornata missionaria mondiale. Lui è già morto, l’idea ha camminato. E altre cammineranno dopo, come i suoi missionari e missionarie (oltre duemila a fine XX secolo, in 25 Paesi di quattro Continenti). Da vivo, rimproverano a lui  di pensare troppo al lavoro “materiale”, di curare più l’insegnamento dei mestieri che le statistiche trionfali dei battesimi. Lui è così, infatti: Vangelo e promozione umana, perseguiti con passione e con capacità. "Fare bene il bene": ecco un altro suo motto. I suoi li vuole esperti in scienze “profane”. E anche quest’idea camminerà fino al Vaticano II, che ai teologi dirà di "collaborare con gli uomini che eccellono in altre scienze, mettendo in comune le loro forze e i loro punti di vista". Giuseppe Allamano, che dal 7 ottobre 1990 sarà beato, ripete biblicamente ai suoi: "Il sacerdote ignorante è idolo di tristezza e di amarezza per l’ira di Dio e la desolazione del popolo".


Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico

Autore: Domenico Agasso



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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Lelina Enviado: 16/02/2016 15:51
Rimasto orfano di padre a neanche tre anni, figlio di una famiglia di agricoltori molto devoti e nipote di San Giuseppe Cafasso (fratello della madre), studia a Valdocco nell'oratorio di San Giovanni Bosco. Viene ordinato sacerdote diocesano di Torino nel 1873 e nel 1877 si laurea in teologia presso la Pontificia facoltà teologica di Torino[1]. Assistente e in seguito direttore spirituale del Seminario nel 1880 viene nominato rettore del Santuario della Consolata. Nel 1882 riapre il Convitto Ecclesiastico e negli anni successivi avvia importanti opere di ristrutturazione del Santuario. Nel 1898 redige il primo bollettino del Santuario, uno strumento all'avanguardia per la fine dell'800.
Il 29 gennaio 1901 fonda l'Istituto Missioni Consolata che nel 1902 avvierà le sue attività di apostolato con la partenza per il Kenya dei primi quattro missionari, due sacerdoti e due coadiutori. L'anno successivo, per rispondere alle necessità della missione keniota e in collaborazione con Giuseppe Benedetto Cottolengo, vengono inviate delle suore vincenzine. Vista la necessità dalla presenza femminile nell'opera di apostolato, nel 1910, fonda le Missionarie della Consolata (Suore Missionarie della Consolata).
Per comprendere la profonda spiritualità missionaria di Giuseppe Allamano sono preziosi i suoi scritti.
« Prima santi poi missionari » 
« Come Missionari poi, dovete essere non solo santi, ma santi in modo superlativo. Non bastano tutte le altre doti per fare un Missionario! Ci vuole santità, grande santità. I miracoli si ottengono non tanto con la scienza, quanto piuttosto con la santità » 
« Ecco, o miei cari, la santità che io vorrei da voi: non miracoli ma far tutto bene. Farci santi nella via ordinaria. Il Signore, che ha ispirato questa fondazione, ne ha anche ispirate le pratiche, i mezzi per acquistare la perfezione e farci santi. Se Egli ci vorrà sollevare ad altre altezze, ci penserà Lui, noi non infastidiamoci. Certa gente cerca sempre le cose grandi, straordinarie. Non è cercare Dio, perché Egli è tanto nelle cose grandi come nelle cose piccole; perciò bisogna star attenti a far tutto bene. I Santi sono santi non perché abbiano fatto del miracoli, ma perché bene omnia fecerunt.[2] » 
« Il bene fa poco rumore: il molto rumore fa poco bene. Il bene va fatto bene e senza rumore[3] » 
« Non dobbiamo semplicemente fare il bene: dobbiamo farlo con diligenza e nel miglior modo possibile. La pazienza va seminata dappertutto[4] » 
Nel 1912, con altri responsabili missionari, segnala a papa Pio X la scarsa conoscenza di clero e fedeli sulle attività delle missioni e chiede l'istituzione di una giornata di sensibilizzazione. La Giornata Missionaria Mondiale verrà istituita da papa Pio XI nel 1926. Il beato Giuseppe Allamano si spegne a Torino il 16 febbraio 1926.Papa Giovanni Paolo II lo beatificherà a Roma il 7 ottobre 1990.

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Lelina Enviado: 16/02/2016 15:53


 
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