Non guardo Sanremo, è un programma che non mi è mai piaciuto,
ho sempre criticato e continuo a criticare quel tipo di televisione che trovo poco sensata,
ma se c’è una cosa che è bella, non importa dove sia,
va bene anche Sanremo.
Ho scritto nei giorni scorsi sul mio profilo Facebook
una frase che può sembrare altezzosa, che a molti non è piaciuta:
“Se abbiamo bisogno di Sanremo per scoprire Ezio Bosso, il livello è molto basso”.
Ma confermo quello che ho scritto,
perché Ezio Bosso andrebbe conosciuto a fondo da tutti noi,
perché è uno dei compositori giovani italiani più apprezzati all’estero,
perché la sua umanità non dovrebbe essere così poco nota.
Poi, va bene anche Sanremo, ci mancherebbe!
Non è possibile mettere qui il link all’esibizione per non violare le leggi sul copyright,
ma andate su YouTube, cercate il video,
usate questi 10 minuti per seguire soprattutto le parole di questo grande Uomo,
uno che combatte contro un male terribile,
che lo porterà a morte certa, ma che vive una delle cose più belle del mondo:
la musica.
Fate anche attenzione a come cambia quando si siede al pianoforte:
la sua difficoltà nei movimenti “normali” diventa una splendida esecuzione musicale,
ma soprattutto diventa una vera lezione di vita per tutti quelli che hanno un cuore.
Se andate su Youtube trovate altre esibizioni di questo grande personaggio,
merita molta più attenzione di quanta ne abbia avuta finora.
La prossima volta che incontro Carlo Conti al supermercato (capita spesso)
mi complimenterò con lui per l’idea di invitare Ezio Bosso
e anche per il modo elegante con il quale ha trattato un tema lontanissimo dal “nulla assoluto”
che domina Sanremo.
Chapeau a Sanremo e un grande “in bocca al lupo” a Ezio.