Ben venga maggio e 'l gonfalon selvaggio!
Ben venga primavera, che vuol l'uom s'innamori: e voi, donzelle, a schiera con li vostri amadori, che di rose e di fiori, vi fate belle il maggio,
venite alla frescura delli verdi arbuscelli. Ogni bella è sicura fra tanti damigelli, ché le fiere e gli uccelli ardon d'amore il maggio.
Chi è giovane e bella deh non sie punto acerba, ché non si rinnovella l'età come fa l'erba; nessuna stia superba all'amadore il maggio.
Ciascuna balli e canti di questa schiera nostra. Ecco che i dolci amanti van per voi, belle, in giostra: qual dura a lor si mostra farà sfiorire il maggio.
Per prender le donzelle si son gli amanti armati. Arrendetevi, belle, a' vostri innamorati, rendete e cuor furati, non fate guerra il maggio.
Chi l'altrui core invola ad altrui doni el core. Ma chi è quel che vola? è l'angiolel d'amore, che viene a fare onore con voi, donzelle, a maggio.
Amor ne vien ridendo con rose e gigli in testa, e vien di voi caendo. Fategli, o belle, festa. Qual sarà la più presta a dargli el fior del maggio?
- Ben venga il peregrino. - - Amor, che ne comandi? - - Che al suo amante il crino ogni bella ingrillandi, ché gli zitelli e grandi s'innamoran di maggio.
Angelo Poliziano
|