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De: lucy46 (Mensaje original) |
Enviado: 10/01/2014 07:00 |
Sant' Aldo Eremita
Di S. Aldo, assai popolare nel nord, si conosce ben poco. Ignoriamo perfino il luogo e la data della nascita, e quando si vuol determinare l'epoca in cui visse si parla vagamente del sec. VIII, quel periodo oscuro della nostra storia che precede l'età carolingia e l'Italia è smembrata in piccoli regni barbàrici, mentre sull'intera cristianità incombe sempre più la minaccia dell'islamismo. Un dato sicuro è il luogo di sepoltura, a Pavia, dapprima la cappella di S. Colombano e poi la basilica di S. Michele. Un'antica tradizione ce lo presenta come carbonaio ed eremita nel pressi di Pavia, a Carbonaria. L'inclusione di S. Aldo nei Martirològi dell'Ordine benedettino ha fatto supporre che egli sia stato monaco a Bobbio, il celebre monastero fondato nel 614 da S. Colombano, a mezza strada tra il cenobio degli orientali e la comunità monastica creata un secolo prima da S. Benedetto. Il punto d'incontro di queste due forme di ascesi sembra indicato dall'esperienza religiosa del santo eremita che commemoriamo, un orante dalle mani incallite e il volto annerito dalla fuliggine delle carbonaie. I monaci irlandesi di S. Colombano non conducevano una vita eremitica in senso stretto. Ognuno si costruiva la propria capanna di legno e di pietre tirate su a secco, entro una cinta rudimentale, per isolarvici in solitaria contemplazione nelle ore dedicate alla preghiera. Poi ne usciva con gli attrezzi da lavoro per recarsi alle consuete occupazioni giornaliere e guadagnarsi da vivere tra gli uomini col sudore della fronte. Insomma, l'eremita si allontanava provvisoriamente dagli uomini per dare più spazio alla preghiera e riempire la solitudine esteriore con la gioiosa presenza di Dio. Ma non si estraniava dalla comunità, alla cui spirituale edificazione contribuiva con l'esempio della sua vita devota e anche con carità fattiva. Possiamo quindi ritenere S. Aldo un felice innesto dello spirito benedettino con quello apportato dai fervidi missionari provenienti dall'isola di S. Patrizio, l'Irlanda, l'"isola barbara" trasformata in "isola dei santi" per la straordinaria fioritura del cristianesimo. S. Colombano ne aveva portato sul continente una primaverile ventata di nuova spiritualità. Si era cioè prodotto un movimento inverso a quello che aveva recato la buona novella nell'isola degli Scoti. Decine di monaci e di eremiti irlandesi, fattisi "pellegrini per Cristo", in un esaltante scambio evangelico, da evangelizzati diventavano evangelizzatori.
Etimologia: Aldo = vecchio, inteso come esperto, saggio, dal longobardo
Autore: Piero Bargellini
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Poco o nulla si conosce di questo personaggio, sconosciuta la sua data di nascita e la sua vita si fa risalire vagamente al VIII secolo. Di sicuro si conosce il suo luogo di sepoltura, da prima nella cappella di San Colombano e ora nella basilica di San Michele a Pavia.
Il suo nome non è riportato nel Calendario universale della Chiesa e nemmeno nel Martirologio Romano. Lo si trova nell'agiografia redatta dai gesuiti belgi detti Bollandisti, redatta nel XVII secolo e nel Martirologio dell'Ordine benedettino. Le origini del suo nome sono longobarde, ald significa in longobardo vecchio, che poi divenne alt per i germanici e old per gli anglosassoni.
La tradizione lo vuole carbonaio, una attività che poco si concilia con il concetto di eremita dei nostri giorni. Ma essa ben si sposa con la tradizione dei monaci irlandesi di san Colombano, che li voleva ritirati dal mondo per la contemplazione ma poi presenti con un lavoro concreto che permetteva loro di guadagnarsi da vivere con il sudore della fronte. La presenza del suo nome nel Martirologio benedettino ne fa presupporre il suo legame con il monastero benedettino di Bobbio fondato da san Colombano nel 614. Nonostante questo nome sia molto diffuso sin dai suoi tempi, sono pochi i santi con questo nome e al contrario della sua etimologia, tutti morti in giovane età.
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Biografia
I dati biografici relativi
a Sant’Aldo sono esigui ed alquanto incerti, al punto che non è possibile
affermare con sicurezza neanche quando e dove egli sia vissuto. è presumibile
che la sua data di nascita si collochi nel sec. VIIII e che, come vuole la
tradizione, sia stato eremita e carbonaio a Carbonaria, nei pressi di Pavia. Non
sembra invece attendibile l’ipotesi secondo la quale Sant’Aldo sarebbe stato
monaco di Bobbio. Sappiamo infine che fu sepolto a Pavia, nella Cappella di San
Colombano, dalla quale fu poi traslato nella Basilica di S. Michele.
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De: Nando1 |
Enviado: 11/01/2017 07:00 |
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De: lucy46 |
Enviado: 10/01/2018 08:07 |
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De: lucy46 |
Enviado: 10/01/2019 09:56 |
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De: lucy46 |
Enviado: 10/01/2020 08:50 |
Sant' Aldo Eremita
Di S. Aldo, assai popolare nel nord, si conosce ben poco. Ignoriamo perfino il luogo e la data della nascita, e quando si vuol determinare l'epoca in cui visse si parla vagamente del sec. VIII, quel periodo oscuro della nostra storia che precede l'età carolingia e l'Italia è smembrata in piccoli regni barbàrici, mentre sull'intera cristianità incombe sempre più la minaccia dell'islamismo. Un dato sicuro è il luogo di sepoltura, a Pavia, dapprima la cappella di S. Colombano e poi la basilica di S. Michele. Un'antica tradizione ce lo presenta come carbonaio ed eremita nel pressi di Pavia, a Carbonaria. L'inclusione di S. Aldo nei Martirològi dell'Ordine benedettino ha fatto supporre che egli sia stato monaco a Bobbio, il celebre monastero fondato nel 614 da S. Colombano, a mezza strada tra il cenobio degli orientali e la comunità monastica creata un secolo prima da S. Benedetto. Il punto d'incontro di queste due forme di ascesi sembra indicato dall'esperienza religiosa del santo eremita che commemoriamo, un orante dalle mani incallite e il volto annerito dalla fuliggine delle carbonaie. I monaci irlandesi di S. Colombano non conducevano una vita eremitica in senso stretto. Ognuno si costruiva la propria capanna di legno e di pietre tirate su a secco, entro una cinta rudimentale, per isolarvici in solitaria contemplazione nelle ore dedicate alla preghiera. Poi ne usciva con gli attrezzi da lavoro per recarsi alle consuete occupazioni giornaliere e guadagnarsi da vivere tra gli uomini col sudore della fronte. Insomma, l'eremita si allontanava provvisoriamente dagli uomini per dare più spazio alla preghiera e riempire la solitudine esteriore con la gioiosa presenza di Dio. Ma non si estraniava dalla comunità, alla cui spirituale edificazione contribuiva con l'esempio della sua vita devota e anche con carità fattiva. Possiamo quindi ritenere S. Aldo un felice innesto dello spirito benedettino con quello apportato dai fervidi missionari provenienti dall'isola di S. Patrizio, l'Irlanda, l'"isola barbara" trasformata in "isola dei santi" per la straordinaria fioritura del cristianesimo. S. Colombano ne aveva portato sul continente una primaverile ventata di nuova spiritualità. Si era cioè prodotto un movimento inverso a quello che aveva recato la buona novella nell'isola degli Scoti. Decine di monaci e di eremiti irlandesi, fattisi "pellegrini per Cristo", in un esaltante scambio evangelico, da evangelizzati diventavano evangelizzatori.
Etimologia: Aldo = vecchio, inteso come esperto, saggio, dal longobardo
Autore: Piero Bargellini
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De: lucy46 |
Enviado: 10/01/2022 09:53 |
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De: lucy46 |
Enviado: 10/01/2024 09:34 |
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