|
De: lucy46 (Mensaje original) |
Enviado: 17/05/2014 12:03 |
17 Maggio la Chiesa cattolica ricorda "San Pascàle Bailònne ” che la tradizione popolare meridionale, vuole “protettore delle donne” ……si dice infatti che il frate, alle donne che in confessione si “lamentavano” del “vigore” dei loro mariti, consigliasse di somministrare loro l’ovetto sbattuto con zucchero e vino. Le donne cominciarono a considerare il frate come un santo, e a chiamare il suo intruglio miracoloso “la crema di san baione” - che per abbreviare diventò zabaglione. Per questa bella invenzione San Pasquale Baylon è anche protettore dei cuochi.Protettore dei cuochi… delle donne… ma anche delle zitelle in cerca di marito che lo invocano dicendo:
"San Pasquale Bailonne protettore delle donne mannàteme nu marito viànche, russe e sapurito, come a vvuje tale e quale gloriosissimo San Pascale"
e le più acide continuavano col ricatto disperato…
…e ci no mu’ face acchià jie no Te venghe chiù a prijà.
Torre Hermosa (Aragona), 16 /05/1540 – Villa Real (Valenza), 17/05/ 1592
Nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d'animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L'anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico» non sentendosi degno del sacerdozio. Nel 1576 il ministro provinciale gli affidò il compito, estremamente pericoloso, di portare documenti importanti a Parigi, rischiando di essere ucciso dai calvinisti. L'impegno venne comunque assolto in modo proficuo. Tutta la sua vita fu caratterizzata da un profondo amore per l'Eucaristia che gli valse il titolo di «teologo dell'Eucaristia». Fu anche autore di un libro sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino. Morì nel convento di Villa Real, presso Valencia il 17 maggio 1592, domenica di Pentecoste. Fu canonizzato da Alessandro VIII nel 1690.
Antonio Borrelli
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 9 de 9
Siguiente
Último
|
|
De: Lietta |
Enviado: 18/05/2014 04:01 |
San Pasquale (Pascual) Baylón Yubero (Torrehermosa, 16 maggio 1540 – Villarreal, 17 maggio 1592) è stato un religioso spagnolo dell'Ordine dei Frati Minori Alcantarini: è stato proclamato santo da papa Alessandro VIII (1690).
Biografia
Nato il giorno di Pentecoste (in spagnolo Pascua de Pentecostés, da cui il nome di Pasquale) da Martino e Isabella Jubera, in una famiglia di umile condizione, da fanciullo fu garzone di un allevatore di pecore. Manifestò fin da piccolo la sua vocazione spirituale trascorrendo le lunghe ore del pascolo del gregge in meditazione e preghiera. Imparò a leggere da autodidatta esercitandosi sui libri di preghiere.
A diciotto anni chiese l'ammissione al noviziato presso il convento di Santa Maria di Loreto della congregazione dei Frati Minori aderenti alla riforma di san Pietro d'Alcantara, ma riuscì ad esserne ammesso solo due anni dopo. Nel frattempo, lavorando presso il ricco allevatore Martino Garcia, che lo aveva preso a ben volere, rifiutò l'offerta di quest'ultimo di divenire suo erede.
Il 2 febbraio 1564 fece la professione solenne di fede come frate converso. Fu per anni addetto al servizio di portineria, anche nei conventi di Játiva e Valenza.
L'eucarestia fu il centro della sua vita spirituale. Pur essendo illetterato, seppe difendere coraggiosamente la sua fede, soprattutto riguardo l'eucarestia, rischiando anche la vita durante un difficile viaggio che, nel 1576, fu incaricato di compiere fino a Parigi, attraversando la Francia calvinista dell'epoca.
Dopo il viaggio Pasquale scrisse una raccolta di sentenze per comprovare la reale presenza di Gesù nell'eucarestia ed il potere divino trasmesso al papa.
Morì all'età di 52 anni, il giorno di Pentecoste, nel convento del Rosario a Villarreal, anche a causa delle frequenti mortificazioni corporali alle quali si sottoponeva. Culto
Venne proclamato beato il 29 ottobre 1618 da papa Paolo V, canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII. È festeggiato il 17 maggio. Nel 1897 papa Leone XIII lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici.
Le sue spoglie, che si veneravano a Villarreal, furono profanate e disperse durante la Guerra Civile Spagnola (1936-39); in parte furono successivamente recuperate nel 1952. Attualmente sono principalmente conservate presso il Santuario dedicato al santo a Villarreal.
Il santo viene considerato inoltre protettore di cuochi e pasticcieri perché, secondo la leggenda, sarebbe l'inventore dello zabajone.
Il suo culto, oltre che nel luogo di origine, si diffuse particolarmente a Napoli nei lunghi anni della dominazione spagnola. Nella tradizione popolare napoletana il nome di Pasquale Baylon è spesso accostato all'universo femminile quale santo protettore; da qui l'invocazione: «San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale!».
Ad Airola si conserva una stupenda statua settecentesca e, la domenica e il lunedì dopo il 17 maggio, si svolge la processione per le trade della città. Nel '700 è stato composto, da Mons. Innocenzo Russo un inno in suo onore nel convento dei frati minori.
A Nocera Superiore ogni anno, in occasione della festa del 17 maggio, si svolge il Concorso Internazionale dei Madonnari ed una processione durante la quale è esposta alla venerazione dei fedeli un'antica statua del XVII secolo. Alla manifestazione e alla festa ogni anno partecipano più di 70.000 visitatori e fedeli che giungono per pregare il santo dell'Eucarestia. Nella Parrocchia Maria SS. di Costantinopoli, inoltre, si conservano 10 reliquie del santo poste in 3 pregiati reliquiari, tra cui un pezzo di vestito, il bastone e il corporale dove furono custodite le reliquie durante la ricognizione del corpo. Vi è anche conservata una copia in stampa del 1626 del decreto di Beatificazione di Pasquale Baylon e una piccola statua in legno denominata "San Pascariello". In chiesa si conservano, inoltre, numerosi ex voto, legati alla grande devozione che il popolo nocerino nutre per il santo dell'Eucaristia.
Nel piccolo comune di Laviano la popolazione ha sempre acclamato il Santo come patrono. La devozione è scaturita soprattutto dalla massiccia presenza di pastori nella zona, presenza che col tempo ha fatto sviluppare, in concomitanza della festività religiosa, una grande fiera civile dove di particolare interesse era la compravendita di bestiame di ogni genere. La fiera di San Pasquale Baylon di Laviano è sempre stata la più grande e ricca di tutta la Valle del Sele e dalla Bassa Irpinia. Attualmente la vendita di bestiame nelle fiere è vietata ma la tradizione continua anche se in vesti aggiornate. Nonostante il dissolversi di antiche tradizioni nella zona colpita duramente dal terremoto del 23 novembre 1980, Laviano venera ancora il Santo patrono con la processione devozionale per le vie del paese con la statua settecentesca portata a spalla dai devoti.
In Acquaviva Collecroce si conserva un'artistica statua in cartapesta di san Pasquale Baylon venerata dal popolo il 17 maggio con una solenne processione. In questo giorno gli allevatori di bovini e ovini offrono formaggio e ricotta che, venduti, contribuiscono alle spese della festa del santo.
A Venezia nella Chiesa di San Francesco della Vigna vi è un altare dedicato a San Pasquale Baylon con una statua lignea di Marchiò Molziner del 1691. A Tollo in provincia di Chieti San Pasquale è venerato come patrono Iconografia
San Pasquale è raffigurato spesso nell'atto di adorare l'ostensorio e con accanto un gregge.
Nell'iconografia il Santo inoltre è stato rappresentato, insieme a San Pietro d'Alcàntara, in ginocchio ai piedi della Madonna del Pozzo; questo perché a partire dalla metà del Settecento i frati alcantarini, presenti nel sud Italia, erano impegnati nella diffusione del culto della Madonna del Pozzo di Capurso, abbinando i due maggiori santi dell'ordine alla Vergine del Pozzo diffondevano il culto in ogni posto dove erano presenti. |
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2017 09:57 |
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2020 09:10 |
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2021 09:37 |
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2021 09:38 |
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2023 07:54 |
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2023 07:55 |
Religioso francescano
Torre Hermosa Spagna, 16/05/1540 – Villa Real Spagna, 17/05/1592
Patronato: Patrono dei Congressi Eucaristici (Leone XIII)
Etimologia: Pasquale = in onore della festa cristian
Nacque il 16 maggio 1540, giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa in Aragona, da Martino Baylon e da Isabella Jubera; fin da bambino dimostrò una spiccata devozione verso l’Eucaristia, che sarà poi la caratteristica di tutta la sua vita religiosa. Fu pastore prima del gregge della famiglia poi a servizio di altri padroni, la solitudine dei campi favorì la meditazione, il suo desiderio di spiritualità, la continua preghiera; prese anche a mortificare il suo giovane corpo con lunghi digiuni e flagellazioni dolorose. A 18 anni Pasquale Baylon chiese di essere accolto nel convento di S. Maria di Loreto, dei Francescani Riformati detti Alcantarini, da s. Pietro d’Alcantara loro ispiratore, non fu accettato forse per la giovane età. Pasquale pur di rimanere nei dintorni del convento, si occupò sempre come pastore, al servizio del ricchissimo possidente Martino García, il quale ammirato di questo suo giovane dipendente, gli propose di adottarlo così da poter diventare suo erede universale, ma Pasquale diede un deciso rifiuto, perché più che mai era deciso ad entrare tra i frati di s. Francesco. Sebbene così giovane, si acquistò una certa fama di santità per le virtù cristiane e morali, ma anche per fatti prodigiosi di cui fu l’artefice. Dopo due anni nel 1560, venne ammesso nel convento di S. Maria di Loreto, dove fece la sua professione religiosa il 2 febbraio 1564; non volle mai ascendere al sacerdozio, nonostante il parere favorevole dei superiori, perché non si sentiva degno e nella sua umiltà si contentò di rimanere sempre un semplice fratello laico. Fu per anni addetto ai vari servizi del convento, specialmente come portinaio, compito che espletò sempre con grande bontà. Anche il Padre Provinciale degli Alcantarini di Spagna nel 1576, dovendo comunicare con urgenza col Padre Generale risiedente a Parigi, pensò di mandare con la missiva frate Pasquale, ben sapendo le gravi difficoltà del viaggio per l’attraversamento di alcune province francesi, che in quell’epoca erano dominate dai calvinisti. Infatti fra’ Pasquale fu fatto oggetto di continue derisioni, insulti, percosse e ad Orléans fu anche in pericolo di morte per lapidazione, dopo aver tenuto una serrata disputa sull’Eucaristia, tenendo testa agli oppositori e rintuzzando le loro false argomentazioni. Al ritorno della sua delicata e pericolosa missione, Pasquale Baylon compose un piccolo libro di definizioni e sentenze sulla reale presenza di Gesù nell’Eucaristia e sul potere divino trasmesso al pontefice romano. Per il suo desiderio di maggiore perfezione, si sottoponeva a continue pesanti mortificazioni e penitenze sempre più numerose, al punto che la sua salute era ormai ridotta male. Aveva solo 52 anni appena compiuti, quando fu sorpreso dalla morte il 17 maggio 1592 nel convento del Rosario a Villa Real (Valenza), era il giorno di Pentecoste, così come fu per la nascita. I funerali videro la partecipazione di una folla di fedeli, che volle fare omaggio di una sentita venerazione alla salma dell’umile fratello laico francescano, la cui santità per i miracoli che avvennero, fu conosciuta in tutto il mondo cattolico. Particolarmente venerato fu a Napoli, soggetta alla dominazione spagnola e il cui culto si concentrò in due grandi e celebri conventi francescani alcantarini, S. Pasquale a Chiaia e S. Pasquale al Granatello, piccolo porto di Portici; il suo nome fu dato a generazioni di bambini, come del resto in tutto il Sud Italia. Viene chiamato il “Serafino dell’Eucaristia”, di questa grande devozione ci sono pervenuti i suoi pensieri personali e preghiere, che aggiungeva alle raccolte di scritti su temi eucaristici che meditava. Fu beatificato 26 anni dopo la morte, il 29 ottobre 1618 da papa Paolo V e proclamato santo il 16 ottobre 1690 da papa Alessandro VIII; papa Leone XIII il 28 novembre 1897 lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici. I suoi resti che si veneravano con grande devozione a Villa Real, furono profanati e dispersi durante la famigerata Guerra Civile Spagnola (1936-39); una parte furono successivamente recuperati e restituiti alla città nel 1952. È considerato patrono dei cuochi e dei pasticcieri, secondo la tradizione sarebbe l’inventore dello zabaione; è patrono anche delle nubili in cerca di marito e popolarmente delle donne in generale, secondo un detto con la rima “San Pasquale Baylonne, protettore delle donne”.
|
|
|
|
De: lucy46 |
Enviado: 17/05/2024 08:24 |
|
|
Primer
Anterior
2 a 9 de 9
Siguiente
Último
|