Vergine Bologna, 1200 circa - 10 giugno 1236 Etimologia: Diana = celeste, luminosa, divina, dal sanscrito Nella traslazione e ricognizione delle reliquie di Diana d'Andalò, fatta nel 1510 nel monastero bolognese di S. Agnese, si trovarono nella medesima tomba tre corpi, due dei quali furono attribuiti rispettivamente a Diana e a Cecilia. Il terzo, che allora non fu identificato, nella traslazione successiva (1584) fu attribuito a suor Amata, presunta monaca venuta con altre sorelle nel 1224, su invito del b. Giordano di Sassonia, da S. Sisto a S. Agnese per stabilirvi la vita domenicana. Tale identificazione, evidentemente fondata su Galvano Fiamma, manca di qualsiasi conferma. Il culto di Diana, Cecilia e Amata fu approvato il 24 dicembre 1891 da Leone XIII e la loro festa stabilita al 9 giugno. I corpi delle beate si conservano tuttora nel monastero di S. Agnese di Bologna. Nacque a Bologna verso il 1200 da Andrea Lovello, soprannominato Andalò (donde il suo cognome) e da Ota. Ammiratrice dei primi Predicatori, appoggiò il b. Reginaldo di Orléans, uno dei padri predicatori mandati da s. Domenico a Bologna, nella compera della località di Vigne, contigua alla chiesa di S. Nicolò, la futura chiesa di S. Domenico. L'atto porta la data del 14 marzo 1219. Quando nell'agosto dello stesso anno s. Domenico andò a Bologna, Diana, con altre giovani dame, fece nelle sue mani il voto di vita religiosa, presenti il menzionato p. Reginaldo ed altri testimoni. L'anno dopo ella insisté presso s. Domenico per la fondazione di un monastero. In un capitolo conventuale il santo istituì una commissione che decise l'acquisto di un terreno a tale scopo alla periferia della città, ma il vescovo negò la sua autorizzazione. Il 22 luglio 1221 Diana entrò nel monastero delle Canonichesse di Ronzano, ma ne fu strappata dai parenti con la violenza; nel trambusto, la ragazza ebbe una costola rotta. S. Domenico la consolò con lettere, oggi perdute. Poté tuttavia tornare a Ronzano, dove dimorò dal nov. 1222 al giugno 1223. Dopo che il b. Giordano di Sassonia, successore di s. Domenico, ebbe fondato il monastero di S. Agnese, Diana vi vestì l'abito dell'Ordine e ne fu eletta superiora. Diresse da vera madre la nuova comunità religiosa e morì, si ritiene, nel 1236.
Autore: Angelo Walz
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