LA COSCIENZA MORALE
« Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge chenon è lui a
darsi, ma alla quale invece deve obbedire e
la cui voce, che lochiama sempre ad amare e a fare il bene e
a fuggire il male, quando occorre,chiaramente parla alle orecchie del cuore
L'uomo ha in realtà una leggescritta da Dio dentro al suo cuore
La coscienza è il nucleo più segretoe il sacrario dell'uomo, dove egli si trova solo
con Dio, la cui voce risuonanell'intimità propria »
I. Il giudizio della coscienza
Presente nell'intimo della persona, la coscienza morale le ingiunge, al momento opportuno, di compiere il
bene e di evitare il male.
Essa giudica anche le scelte concrete, approvando quelle che sono buone,denunciando quelle cattive.
Attesta l'autorità della verità inriferimento al Bene supremo, di cui la persona umana
avverte l'attrattiva ed accoglie i comandi.
Quando ascolta la coscienza morale, l'uomo prudente puòsentire Dio che parla.
La coscienza morale è un giudizio della ragione medianteil quale la persona umana riconosce la
qualità morale di un atto concreto chesta per porre, sta compiendo o ha compiuto. In tutto quello che
dice e fa,l'uomo ha il dovere di seguire fedelmente ciò che sa essere giusto e retto.
èattraverso il giudizio della propria coscienza che l'uomo percepisce e riconoscei precetti della Legge divina:
La coscienza « è una legge del nostro spirito, ma che lo supera, che ci dà degli ordini, che indica
responsabilità e dovere, timore e speranza.
Essa è la messaggera di colui che, nel mondo della natura come in quello della
grazia, ci parla velatamente, ci istruisce e ci
guida. La coscienza è il primo di tutti i vicari di Cristo »
L'importante per ciascuno è di essere sufficientementepresente a se
stesso al fine di sentire e seguire la voce della propriacoscienza.
Tale ricerca di interiorità è quanto mai necessaria per ilfatto che la vita
spesso ci mette in condizione di sottrarci ad
ogniriflessione, esame o introspezione:
« Ritorna alla tua coscienza, interrogala.
Fratelli, rientrate in voi stessi e in tutto ciò che fate fissate lo
sguardo sul Testimone, Dio »
La dignità della persona umana implica ed esige la rettitudinedella coscienza morale.
La coscienza morale comprende la percezione deiprincipi della
moralità (sinderesi), la loro applicazione nelle circostanze difatto mediante un discernimento pratico delle
ragioni e dei beni e, infine, ilgiudizio riguardante gli atti concreti che si devono compiere o che
sono giàstati compiuti. La verità sul bene morale, dichiarata nella legge dellaragione, è praticamente e
concretamente riconosciuta attraverso il giudizioprudente della coscienza.
Si chiama prudente l'uomo le cui scelte sonoconformi a tale giudizio.
La coscienza permette di assumere la responsabilità degliatti compiuti.
Se l'uomo commette il male, il retto giudizio della coscienzapuò rimanere in lui
testimone della verità universale del bene e, al tempostesso, della malizia della
sua scelta particolare. La sentenza del giudizio dicoscienza resta un pegno di
speranza e di misericordia. Attestando la colpacommessa, richiama al
perdono da chiedere, al bene da praticare ancora e allavirtù da
coltivare incessantemente con la grazia di Dio:
« Davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri.
Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa »