EDUARDO...
UN MITO DEL TEATRO DEL '900
Eduardo De Filippo (Napoli 1900 - Roma 1984), autore, attore, regista e capocomico italiano. Figlio naturale di Eduardo Scarpetta, esordì giovanissimo nella compagnia di quest'ultimo con i fratelli Titina e Peppino. Nel 1929 i tre De Filippo passarono nella compagnia Molinari e nel 1931 Eduardo scrisse per questa formazione una delle sue opere più celebri, Natale in casa Cupiello. Nel 1932 i tre fratelli fondarono la compagnia De Filippo, con cui girarono l'Italia intera e che Peppino lasciò nel 1945.
Con la fine della guerra iniziò il periodo aureo di Eduardo che riempiva i teatri con testi da lui scritti, interpretati e diretti, in cui ritraeva la dolente, comica e variegata realtà napoletana. Adottando il parlato popolare, conferì al napoletano la dignità di lingua e contribuì a trasformare il teatro dialettale in teatro d'arte. Non c'è italiano che non conosca almeno un titolo della sua copiosissima produzione: Napoli Milionaria (1945), Questi fantasmi e Filumena Marturano (1946), Mia famiglia (1953), Bene mio, core mio (1956), De Pretore Vincenzo (1957), Sabato, domenica e lunedì (1959), Il sindaco del rione Sanità (1961, in seguito in versione televisiva interpretata da Anthony Quinn) e Gli esami non finiscono mai (1974). Al successo delle opere contribuì anche una recitazione asciutta e contrappuntata da silenzi comunicativi e un viso potentemente espressivo.
Uomo di vasta cultura e sensibilità, rigoroso e pignolo, fu capocomico della propria compagnia e, mentre promuoveva Napoli e il Sud nel mondo, riportò a nuova vita il Teatro San Ferdinando nella sua città. Già dal 1932 lavorò per il cinema, per il quale disegnò gustose macchiette (in Tempi nostri, Tutti a casa e L'oro di Napoli, diretto da De Sica). Come regista girò il suo primo film nel 1940 e si affermò nel 1951 con l’adattamento cinematografico di Filumena Marturano, soggetto poi ripreso sempre da De Sica in Matrimonio all’italiana (1964). Per la televisione realizzò registrazioni di successo dei suoi spettacoli (nel 1975 propose quattro commedie di Scarpetta).
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Natale in Casa Cupiello
Il teatro di Eduardo – tra i più grandi autori e interpreti di questo secolo, non solo in Italia – all'inizio di sapore pirandelliano, elevò le vicende dei personaggi dei "bassi" napoletani a emblemi della vita stessa, con la sua carica di dolore e felicità, di comicità e tragedia, facendo della farsa disincantata il modo più adeguato per parlare dei guasti della vita quotidiana e delle fatiche dell'anima. Tra i suoi ultimi impegni, la traduzione in napoletano secentesco della Tempesta di Shakespeare (allestita postuma con le marionette della famiglia Colla) e l'interpretazione del maestro da vecchio in Cuore di De Amicis (1984) nella versione per la televisione di Luigi Comencini.
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Eduardo De Filippo e il caffè
Dice Grazia Neri: <<Nelle sue opere comiche e tragiche al tempo stesso, Eduardo De Filippo ha dato vita a personaggi e situazioni che trascendono la dimensione locale o dialettale dei contenuti e della lingua. Se l’efficacia mimica ne faceva un interprete irripetibile, il successo delle numerose traduzioni e rappresentazioni in altre lingue delle sue opere teatrali ne testimonia l’autenticità del messaggio: tra le più famose, Natale in casa Cupiello (1931), Napoli milionaria (1945), Filumena Marturano (1946), Questi fantasmi (1946), Gli esami non finiscono mai (1974).>>
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Impaginazione Orso Tony