Care amiche e cari amici amanti, come me, della poesia, data l'atmosfera dolcemente malinconica
di fine anno, il pensiero va stavolta non all'inizio ma alla fine... di ogni cosa...
dall'amore agli oggetti... dai giorni... alla vita...
Tema duretto e che colpisce dritto al cuore...
e che certo non rappresenta un bel momento... ma che sappiamo essere vero e reale
come la nascita... l'inizio...
In verità, come faceva notare in post analogo l'amico Pietro..., in fondo... l'addio... anche quello che sembra il più definitivo... è o speriamo che sia... un arrivederci
in quanto possiamo vederlo come fine di un ciclo... di una storia... ma nel contempo come... attesa dell'inizio di un nuovo ciclo di una nuova storia...
In fondo... mentre l'anno finisce... - anno tra l'altro non entusiasmante per il mondo... - un altro, nel quale confidiamo, si appresta a nascere... e così per ogni cosa...
Ecco l'addio... la fine... è il tema delle poesie di questa domenica... e la prima è di una poetessa di cui mi onoro essere amico...
![](http://www.asbafo.net/gif_ani/frecce/frecce056.gif)
L'ADDIO
Giovanna Nigris
Addio Anno passato,
ormai sei tu come ultimi
granelli di sabbia
raccolti
in fondo a una clessidra.
Quanto hai donato
e portato via,
volteggia libero
nella brezza dell’universo
e si dissolve come
i ricordi che tornano a sera
a raccontarci favole irreali,
un sogno inventato
del tempo che non è più.
ORMAI NO
Idea Vilariño
Ormai non sarà
ormai no
non vivremo uniti
non alleverò tuo figlio
non cucirò i tuoi vestiti
non ti possederò di notte
non ti bacerò prima di uscire.
Non saprai mai chi sono stata
perchè altri mi amarono.
Non riuscirò mai a sapere perché né come
né se era vero quello che dicesti che era
né chi sei stato
né cosa sono stata per te
né come sarebbe stato
vivere uniti
amarci
aspettarci
rimanere.
Ormai non sono altro che io
per sempre e tu ormai
per me non sarai che tu.
Ormai non sei
in un giorno futuro
non saprò dove vivi
con chi
né se ti ricordi.
Non mi abbraccerai mai
come questa notte
mai.
Non potrò più toccarti.
Non ti vedrò morire.
ABBANDONO
V. Cardarelli
Volata sei, fuggita
come una colomba
e ti sei persa, là, verso oriente.
Ma mi son rimasti i luoghi che ti videro
e l'ore dei nostri incontri.
Ore deserte,
luoghi per me divenuti un sepolcro
a cui faccio la guardia.
GIACCIO DA SOLO
Federico Garcia Lorca
Giaccio da solo nella casa silenziosa,
la lampada è spenta,
e stendo pian piano le mie mani
per afferrare le tue,
e lentamente spingo la mia fervente bocca
verso di te e bacio me fino a stancarmi e ferirmi
- e all'improvviso son sveglio,
ed intorno a me la fredda notte tace,
luccica nella finestra una limpida stella -
o tu, dove sono i tuoi capelli biondi,
dov'è la tua dolce bocca?
Ora bevo in ogni piacere la sofferenza
e veleno in ogni vino;
mai avrei immaginato che fosse tanto amaro
essere solo
essere solo e senza di te!
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