VILLA D'AYALA
VISITA DEI... POETI DI OLIVETO 2008...
AL MERAVIGLIOSO GIARDINO...
Il giorno dopo il fantastico e riuscitissimo... cenacolo di poesie..., su suggerimento della nostra padrona di casa..., la poetessa ed amica GIODYS... originaria di Oliveto... e dunque perfetta conoscitrice delle bellezze dei suoi dintorni, la maggiore parte del gruppo dei poeti si recò a visitare il giardino di Villa d'Ayala di cui molti... tra i quali io... ignoravamo perfino l'esistenza...
Dopo un breve tragitto eccoci a... dunque a Villa d'Ayala... la giornata è assolutamente splendida... come tutte le giornate dell'incontro di poesia...
Villa d'Ayala è in realtà... un suggestivo parco posto intorno al Castello del Marchese D'Ayala-Valva, ricco di sculture e splendide sistemazioni di giardini all'italiana riccamente colorati da fiori e piante. Boschetti incantevoli e romantici impreziositi da sculture mitologiche che completano ed arricchiscono le scenografie naturali. L'Odeon, in particolare, composto da siepi a degradare, lascia intravedere busti marmorei di scenografici spettatori che riempiono di vita lo scenario come in ascolto di una perenne musica interiore. Il parco è bello ampio e davvero pieno di cose belle da vedere... e dunque l'ideale per visitarlo bene è dedicargli qasi una giornata...che potrà restare indimenticabile.
BREVE STORIA DELLA VILLA Realizzata nella seconda metà del XVIII secolo dal marchese Giuseppe Maria Valva, ultimo discendente diretto della illustre famiglia, la Villa fu completata dal nipote Francesco d’Ayala. Giuseppe d’Ayala, ultimo proprietario della Villa, rimasto senza eredi, donò tutte le proprietà al Gran Priorato di Napoli del sovrano Ordine militare di Malta.
La cinta muraria che circonda il parco di Villa d’Ayala-Valva, in cui dimorò il re Giuseppe Bonaparte, isola quest’ambiente in un magico silenzio, nel quale si "sentono solo le voci del bosco". La Villa è circondata da un parco di 18 ettari costituito da splendidi giardini all’italiana intersecati da lunghi viali adornati da statue di dei ed eroi, panchine, grotte e fontane, tra specie arboree anche rare.
L’ingresso al parco si apre in una piccola torre con porta neogotica. Sul viale si vede visibile la Cappella della Madonna di Filermo. Si incontra poi la Foresteria, con un portico abbellito dalle sculture della Pacchiane. Di fronte c’è il Maretto, giardino all’italiana, con fontana con Diana e un cervo in bronzo. Si raggiunge la Peschiera e la Fontana del Romitaggio.
In fondo al viale c’è una torretta che sorregge la statua di Ercole. In un piazzale semicircolare ci sono le statue delle Muse, di fronte alle quali si apre la porta del giardino interno, con viali che formano un’arpa; al centro c’è una vasca con figure umane e pesci. L’area è coronata da decine di busti marmorei raffiguranti personaggi dell’antichità classica e forse antenati di famiglia. Due vialetti conducono al portico del Castello con bassorilievi di Donatello Gabrielli.
LA NOSTRA... VISITA...
Si entra nel parco attraverso la porta su descritta... e dopo un centinaio di metri lungo il viale principale....
girando a sinistra ecco, in ottime condizioni, la statua di Diana ed il Cervo che cattura la nostra attenzione e di cui la guida ci spiegò... la storia...
DIANA ED IL CERVO
La passeggiata, per la vastità del parco è bella ma impegnativa... ecco un'immagine del gruppo...
Si riconoscono da sinistra... l'amico poeta Raimondo, il figlio di Angelo, Cetty, Orso e Angelo... e nell'altra invece... Giodys, Cetty e Orso...
Nel folto di uno stretto sentiero avvolta da un denso ed intenso verde generato ale folto delle piante folte ecco... e non poteva mancare... la statua di Psiche ed Eros... la cui mitica storia... in diverse versioni... ha sempre affascinato... tutti... (e di cui abbiamo parlato in... diversi post...)
Lungo il percorso ecco una serie di sculture che ornano i viali...
Qui le sculture sono in compagnia di Cetty e la Prof. Colamonico e nella seconda Cetty è con quella dedicata alla... scrittura...
Ma dulcis in fondo... prima di lasciare il parco ecco apparire la statua dedicata a chi ama
la... poesia... e che per noi che ci dilettiamo con questa Musa... fu davvero una lieta e simpatica sorpresa... e con lei appaiono Cetty e Giodys
LA POESIA
Iniziamo dunque a questo punto il percorso verso l'uscita per recarci in un locale dove abbiamo divinamente pranzato... ed in queste foto... sempre lungo i viali del parco si notano il marito di Giodys, Giodys, Cetty ed Orso e nella seconda...
ed in questa foto ricordo... nell'ordine... Raimondo, Tony Kospan, Angelo e figlio, Giodys e marito, la Prof. Colamonico ed il figlio, Cetty e la moglie del poeta Dellaquila... nella veste del... fotografo...
F I N E