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riflessioni: UN BEL PENSIERO SULL''UOMO E LA DONNA
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De: liberidivolare (Mensaje original) |
Enviado: 11/02/2009 09:44 |
Non l'uomo che domini la donna, non la donna che si contrapponga all'uomo, ma che fondino insieme l'armonia libera e necessaria, a segnare l'inizio di un mondo armonioso e pacifico. David Maria Turoldo
CIAO DA ORSO TONY... |
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De: guazzetto25 |
Enviado: 11/02/2009 09:49 |
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De: giove11 |
Enviado: 11/02/2009 09:52 |
teoricamente perfetto, praticamente utopico (salve qualche eccezione) |
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De: brubel |
Enviado: 11/02/2009 10:09 |
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De: liberidivolare |
Enviado: 11/02/2009 23:35 |
Certo ma l'utopia... che chiamo sogno... aiuta... |
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De: mothersixten |
Enviado: 12/02/2009 03:52 |
C'era una volta una montagna, alta e imponente,
ambita da tutti e sogno anche dei più restii al
viaggio. Un piccolo paese viveva alla sua ombra e
la gente che vi abitava guardava con ammirazione
la vetta imponente, ma la temeva perché sapeva
che tentando la scalata si rischiava di perdersi
per sempre, quindi in molti si limitavano ad
osservarla da lontano, senza osare avvicinarsi.
In questo paese vivevano un ragazzo e una ragazza
i quali avevano scoperto di avere così tante cose
in comune da provarne insieme la scalata: per
farlo decisero di legarsi assieme, con una corda
robusta, perché sapevano quanto impervia fosse la
via e quanto difficile raggiungere la vetta, ma
sentivano che insieme ce l'avrebbero fatta.
Partirono di buon ora con una immensa gioia nel
cuore, lungo il tragitto giocavano, scherzavano
e ridevano, ognuno seguendo i propri passi ma
sicuri del legame che li univa e che sapevano non
si sarebbe spezzato mai. Insieme ammiravano il
paesaggio e lo splendido sole che gli scaldava,
ma senza che se accorgessero il tempo passava,
l'astro continuava imperterrito il suo arco nel
cielo e piano piano la stanchezza aumentava e la
gioia spariva. Si ritrovarono al calar del sole
che la vetta non era ancora in vista, il buio li
colse e nell'oscurità tutto sembrava uguale,
piatto e senza quella magia che aveva avuto di
giorno: la strada risultava più difficile da
trovare e senza saperlo imboccarono sentieri
sbagliati e sempre più impervi. In modo inconscio
ognuno seguiva l'altro proprio per quella corda
che gli aveva dato tanta sicurezza e si persero
sempre di più, andando verso il basso e in
direzione di un agghiacciante dirupo e sebbene
entrambi si rendessero conto di essersi persi per
non spaventare l'altro tacevano, continuando ad
andare sempre più in basso, sempre più nel buio.
Improvvisamente il ragazzo scivolò e si fece male
ad una gamba; gli risultava molto difficile
camminare e così cominciò a scendere sempre più
in basso, verso il burrone, ormai stanco e
sconsolato e trascinando con sé anche la ragazza
che ormai non aveva più idea di dove si
trovassero. Allora il ragazzo prese una
decisione: tagliò la corda e disse alla ragazza
di proseguire senza di lui, di voler provare da
solo a ritrovare la via pur di non trascinare lei
sempre più in basso. Inizialmente sconvolta, la
ragazza proseguì sola e sconsolata, ma bastò
allontanarsi di qualche metro per rendersi conto
che se anche ce l'avessero fatta ognuno con le
proprie forze, non avrebbero più potuto guardare
dalla vetta insieme, come avevano sognato. Allora
tornò indietro e pregò il ragazzo di cambiare
idea, di proseguire di nuovo al suo fianco, di
cercare di uscire con lei da quella situazione,
di appoggiarsi alla sua spalla quando la ferita
faceva troppo male.
Decisero così di riprovare a salire insieme,
stavolta mano nella mano, ognuno con le sue forze
ma con la presenza dell'altro che in caso di
caduta desse loro sicurezza. La vetta era ancora
molto lontana, la strada era ancora impervia e
buia, ma una luce nuova brillava nel cuore della
ragazza illuminando così la strada ad entrambi,
la speranza di farcela insieme.
Annamaria |
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De: gianky3 |
Enviado: 12/02/2009 07:52 |
Per me il cristianesimo è fondante nella vita umana. E questo pensiero ne esprime tantissimo! |
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De: cinziaracca |
Enviado: 12/02/2009 08:57 |
Il fatto che un prete cattolico a scriverlo non mi tange, anche se sono atea, sono parole giustissime, il problema è riuscire a metterle in pratica, poiché è molto raro trovare la persona giusta, oppure capita come a me, di trovarla tardi, lontana e senza possibilità di un percorso assieme... |
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De: cinziaracca |
Enviado: 12/02/2009 08:58 |
Il fatto che sia un prete cattolico a scriverlo non mi tange, anche se sono atea, sono parole giustissime, il problema è riuscire a metterle in pratica, poiché è molto raro trovare la persona giusta, oppure capita come a me, di trovarla tardi, lontana e senza possibilità di un percorso assieme... |
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De: giove11 |
Enviado: 12/02/2009 09:16 |
un racconto pieno di spunti di riflessione
grazie anna |
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De: cinziaracca |
Enviado: 12/02/2009 09:24 |
Bellissimo racconto, grazie. |
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