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IL CASTELLO DI ORSOSOGNANTE
 
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cultura: CERVELLO...IMMAGINARIO e SOGNO.
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De: liberidivolare  (Mensaje original) Enviado: 12/02/2009 14:49

CERVELLO...IMMAGINARIO e SOGNO.

di Paolo Manzelli

    

Viviamo in una epoca in cui il “TANGIBILE tende a diminuire di valore, mentre l’INTANGIBILE” cresce come  valore aggiunto sociale ed economico.

Con l’ avvento di “Internet” la “dimensione dell’  Intangibile” ha acquisito in valore in seguito alla immediatezza ed al basso costo della comunicazione interattiva. Certamente questa nuova dimensione facilita la esigenza di un profondo cambiamento cognitivo, proprio in quanto in un mondo virtuale  tutto cio’ che accade e’ continuamente interconnesso dalla rete Internet .

La trasformazione dei modelli di realtà nel loro divenire “virtuali” consiste nel fatto che  vengono evocati  come nel sogno dal alcune parole chiave, per mezzo di un motore di ricerca, ed evidenziati  dal computer  in uno spazio immaginario, in cui persone ed oggetti non possono essere toccati, ma comunque interagiscono con la nostra mente come elementi ovunque presenti a portata di un click.

Proprio in quanto riferito ad una dimensione “intangibile” il termine "Virtuale" ha acquisito inizialmente il significato di  "fittizio", in quanto si contrappone alla antiquata concezione di “reale in quanto tangibile”. In vero la concezione di “Vituale e’ mutuata da Virtu’’” perche’ effettivamente permette di  acquisire coscienza di quanto non e’ visibile “ ad occhio nudo”; cio’ e importante perche’ il credere di percepire  oggettivamente la realta’ e’ falso proprio in quanto di fatto siamo capaci di vedere e toccare solo una parte grossolana della realta’. Se infatti riuscissimo percepire la energia che circonda ogni cosa, non riusciremo piu’ a distinguere le cose materiali come oggetti separati tra di loro;  ma non per questo la Energia non esiste.

Cio e ben noto scientificamente, ma e proprio la  comunicazione via Internet quella che contemporaneamente ci propone un cambiamento cognitivo delle “relazioni tra REALE e VIRTUALE” Tale cambiameno concettuale pertanto  non e solo tecnologico ma essenzialmente culturale . Infatti dato che e’ importante essere coscienti del fatto che noi osserviamo solo una porzione della realta’, quando si parla di “virtuale” dobbiamo evitare di ricorrere all’ idea che si tratti di qualche cosa di immaginario, fantastico, a volte ingannevole;  ma di una realta’ piu’ profonda ed culturalmente innovativa, che dobbiamo imparare ad apprendere, superando la antiquata mentalità basata su una cultura della societa’ industriale che ha dato maggior valore economico e sociale al mercato degli oggetti anziche’ al pensiero creativo.

Lo stesso sviluppo della scienza contemporanea, dimostra  che il pensiero creativo  si fonda piu’ sul immaginario scientifico che non sulla osservazione di oggetti visibili tangibili e sensorialmente recepibili dal loro odore o gusto. Ricordiamo infatti anche che in varie occasioni famosi scienziati hanno evocato il loro immaginario creativo proprio dai  sogni .

E facile pertanto comprendere che  grandi cambiamenti di pensiero sono avvenuti nella storia dell’ uomo  quanto sono emerse interpretazioni in contrasto con la visione scientifica e culturale della precedente epoca. Allo sviluppo dell’ immaginario scientifico  ha contribuito il sognare ed il fantasticare piu’ della osservazione limitata alla percezione della realta’ , e pertanto grandi contributi alla concezione di quanto e’ “Intangibile” ed al contempo “Reale”  sono stati recepiti sia  sia nel sogno che nel fantasticare ad occhi aperti perseguendo un proprio immaginario interiore.

In antichita’ l’ interpretazione dei sogni fu considerata la via principale per affrontare la preveggenza VITUOSA della mente (dal latino “virtualis che viene da virtus = forza, potenza”) IL VITUALE non era infatti una una categoria che si opponeva al reale e pertanto nella antiche culture il sogno ebbe ed ha ancor oggi un valore profetico.

Oggi dobbiamo ammettere che  nel quadro delle conoscenze affermatesi nell’ epoca industriale si stenta ancora a credere nella interpretazione dei sogni, cio’ perche’ si associa il sogno ad una forma mentale inconsapevole,  mentre purtroppo contraddittoriamente si tende a ritenere oggettivo quello che ci viene propinato dalle immagini televisive facilmente manipolabili.

Sigmund  Freud, per primo, nel 1899 con  "L’interpretazione dei sogni", restitui’ al sogno il grande potere che riveste per la vita psichica dell'uomo, ponendosi il problema di scandagliare gli elementi più remoti, reconditi ed  ancestrali della psiche; i suoi  studi sul contenuto latente, relativi al processo di rimozione e di auto-censura hanno aperto innovative prospettive a tendenze nella comprensione delle relazioni tra Cervello e sviluppo della  Mente

Di seguito Carl Gustav Jung, suggeri’ i sogni potevano essere letti col metodo prospettico, con uno sguardo sul futuro, cio’  consentì a Jung di osservare nel vissuto onirico, le linee di sviluppo della crescita psicologica, a partire dalla potenzialità che nel sogno si manifestino " cose non ancora realizzate".

Oggigiorno, nell’ epoca di transizione socio-economica tra il valore TANGIBILE delle COSE ed il Valore INTANGIBILE dei prodotti della  MENTE,  e’ necessario tradurre l’ inconscio in attivita’ coscienti capaci di avvalorare la produzione di innovazione e di tutto quanto e’ un prodotto intangibile della mente umana ,  iniziando a rifletter sul fatto  che almeno un terzo della nostra vita reale la passiamo dormendo e che anche dal sogno possiamo reperire le strategie per modificare e cambiare le nostre consuete forme di pensiero ormai storicamente obsolete cio al fine di evitare  problemi psicologici nella vita concreta di tutti i giorni.. .

Cosi come  dopo un poco di stupore anche un bambino capisce che nello specchio la immagine virtuale e' quella riflessa,  ma che cio’ non significa che non sia vera solo perche’ direttamente impalpabile e di conseguenza si rende conto che l' illusione percettiva sta nel credere che la immagine sia situata apparentemente dentro lo specchio, cosi  pure oggi dovremo re-interpretare il valore della capacità mentale dell’ uomo e riconoscere la Virtualità innata nel proprio cervello , che in sostanza consiste nel insorgere  una fertile immaginazione  cosciente , tale che  permetta di riconoscere le illusioni e le verita’ di tutto cio’ che va oltre alla semplice percezione delle cose. 

dal web



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