VUOI CHIAMARMI GIOIA Sibilla Aleramo Vuoi chiamarmi Gioia poi che non sai il mio nome. E io ti rispondo come ti rispose quel fanciullo a cui lodasti i lucenti occhi laggiù nel paese caldo e colorato, ti rispondo che sei tù ad avere nel forte cuore la virtù della gioia, tù ad investire il cuore mio. Tanto sei forte o signore che di me cogli solo ciò che t'incanta e mi ravvivi il sorriso, e fai che a me stessa più non importi il mio nome il mio nome che non è Gioia, fai che ogni oscura imminenza della mia sorte io alteramente allontani. - per un attimo?- e a fine del tuo il mio sorriso ravvivi. Ravvivi il mio canto, ed è come se laggiù chiusa nella tua mano tu mi portassi, nel paese cldo e colorato, in un avvampante aurora, là dove ogni cosa si chiama Gioia. Da Tony Kospan |