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arte: L'' ARTE A POMPEI - II PARTE
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De: liberidivolare (Mensaje original) |
Enviado: 04/12/2009 14:44 |
L' ARTE A POMPEI II PARTE Essa appare come la proiezione nella Campania Felix della corrente filoellenica presente nell'arte romana. Sono stati fatti molti studi per decidere se e quali delle pitture di Pompei, Ercolano, Stabiae e Oplontis possano essere sicuramente considerate come greche, campane e sannitiche. In effetti esse dovrebbero essere definite come appartenenti a tutt'e tre le scuole, con la clausola che alcuni tipi in Campania erano conosciuti ancora prima che venissero introdotti a Roma: anche se, viceversa, la dominazione romana in seguito doveva esercitare un'influenza stimolante sugli artisti campani. La tecnica utilizzata per la realizzazione delle pitture parietali (affresco) consisteva nell'applicare al muro due o tre strati ben fatti di intonaco calcareo, mescolato con sabbia e calcite. Quindi si dipingeva prima il fondo e si lasciava asciugare. Quando il tutto si era ben essiccato, si aggiungevano le decorazioni. I colori venivano mescolati con calcare, mentre, per conferire brillantezza alla superfice, si aggiungevano anche colla e cera (encausto). Con tali mezzi le pitture acquistavano durevolezza e lucentezza. Tra l'altro, i pigmenti usati nell'antichità erano costituiti soprattutto da terre colorate come le ocre, da tinte minerali come il carbonato di rame e, infine, da tinte di origine vegetale e animale . Non era affatto facile acquistare padronanza della tecnica, ed era necessaria una grande avvedutezza da parte del pittore, il quale doveva riuscire a mettere in atto le sue idee con rapidità per ricoprire la massima superfice nel minor tempo. Tradizionalmente le pitture delle città vesuviane sono state assegnate a quattro stili diversi, susseguentisi nel tempo anche se qualche volta si sono sovrapposti. Oggi si pensa che tale suddivisione sia del tutto inadeguata a rappresentare la varietà delle tecniche pittoriche. Fine Da vari siti web - impaginaz. Tony Kospan - |
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De: linorossi |
Enviado: 05/12/2009 17:15 |
Ciao Tony grande divulgatore, non ci crederete ma nei nostri libri di elementari allora c'era il libro unico.....
aveva poche figure, una cartina dell'Italia dell'Europa del momento, e qualcuna storica....una in particolare forse mi aiutò a comprendere di studiare, e fare anche io il mio compito era quell'effige dove c'era lo scrivano e quella dell'uomo e la donna...tra di me, questi non vissuti molti secoli prima di loro, e stavano facendo i compiti, chissà chi era quello che gli ha disegnati e loro che ci son arrivati ma è un bellissimo dono, vorrei che fosse una meta obbligata per tutti gli studenti visitare Ercolano e Pompei, graze Magico Tony |
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