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poesieatema: LA PIOGGIA... POESIE E... NON SOLO...
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De: liberidivolare (Missatge original) |
Enviat: 12/12/2009 20:04 |
 LA PIOGGIA POESIE E NON SOLO a cura di Tony Kospan Forse ci sono pochi fenomeni naturali... amati ed odiati... come la pioggia... No... non pensiamo solo ai fastidi che ci dà... ma anche a quanto essa è indispensabile per l'agricoltura... e la Natura... La sua indispensabile funzione di ristoro e di lavacro... ha sempre avuto anche ampi significati simbolici... a partire dall'idea che le gocce siano le lacrime di chi non c'è più... o un dono del cielo per lavare le brutture del mondo... Bella questa poetica immagine dei Navajo... LA PIOGGIA-BAMBINO Nella Donna-Sorgente ancora una volta, cade una goccia dell'Uomo-Acqua, dà vita, all'incontro, alla Pioggia-Bambino. Una cosa è certa... Se vuoi vedere l'arcobaleno... devi sopportare la pioggia Dolly Parton Queste sono le poesie (originale come sempre quella di Bukowski) con cui vi auguro una domenica sotto una pioggia di baci e come sempre mi piacerebbe leggere quelle che amate voi... LA PIOGGIA E' CADUTA TUTTO IL GIORNO James Joyce La pioggia è caduta tutto un giorno. Oh, vieni tra gli alberi madidi. Le foglie giacciono fitte sul viale Dei ricordi. Nel viale dei ricordi sosteremo Un poco e poi ci lasceremo. Vieni, amore, dove io possa parlarti Intimamente. LA PIOGGIA PARLA Terenzio Formenti parla la pioggia talvolta un parlottare fitto fitto talaltra un sommesso brusio parla di mari fiumi torrenti parla di nubi vento nebbia rugiada parla la pioggia e le cose rispondono... in silenzio DOPO LA PIOGGIA Gianni Rodari Dopo la pioggia viene il sereno brilla in cielo l'arcobaleno: è come un ponte imbandierato e il sole vi passa, festeggiato. E' bello guardare a naso in su le sue bandiere rosse e blu. Però lo si vede - questo è il male - soltanto dopo il temporale. Non sarebbe più conveniente il temporale non farlo per niente ? Un arcobaleno senza tempesta questa sì che sarebbe festa. Sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra. PIOGGIA Charles Bukowski Un'orchestra sinfonica. scoppia un temporale, stanno suonando un'ouverture di Wagner la gente lascia i posti sotto gli alberi e si precipita nel padiglione le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi, sigarette bagnate che si buttano via, Wagner continua a suonare, e poi sono tutti al coperto. vengono persino gli uccelli dagli alberi ed entrano nel padiglione e poi c'è la Rapsodia Ungherese n. 2 di Lizst, e piove ancora, ma guarda, un uomo seduto sotto la pioggia in ascolto. il pubblico lo nota. si voltano a guardare. l'orchestra bada agli affari suoi. l'uomo siede nella notte nella pioggia, in ascolto. deve avere qualcosa che non va, no? è venuto a sentire la musica. TEMPORALE Neruda Tuona sopra i pini La nube densa sgrana le sue uve, cade l’acqua da tutto il cielo vago, il vento scioglie la sua trasparenza, si riempiono gli alberi di anelli, di collane, di lacrime fuggenti. Goccia a goccia la pioggia si raccoglie ancora sulla terra. Un solo tuono vola sopra il mare e i pini, un tuono opaco, oscuro, un movimento sordo: si trascinano i mobili del cielo. Di nube in nube cadono i pianoforti delle altezze, gli armadi celesti, le sedie e i letti cristallini. Tutto è trascinato dal vento. Canta e racconta la pioggia. Se ti va conoscere come si vive il web stando in un gruppo... di amici di penna vieni in CIAO DA ORSO TONY | | |
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De: antoniotrek |
Enviat: 13/12/2009 05:55 |
A me piace molto la "Pioggia nel pineto " del istrionico D'annunzio
è un po lunga ma è scorrevole da leggere
quando cammino in un bosco e mi sorprende la pioggia mi sovviene sempre in mente "i nostri volti silvani"
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, Ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce dal mare
or s'ode
su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i malleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.
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De: mothersixten |
Enviat: 13/12/2009 07:33 |
Sferzante la pioggia scivola sui
miei pensieri e cancella
emozioni difficile da spiegare
a parole......
La pioggia imperterrita continua a cadere
e queste panchine solitarie,ritroveranno
la compagnia,col sole di domani.....
Alla stazione in una mattina d`autunno
Oh quei fanali come s'inseguono
accidiosi là dietro gli alberi,
tra i rami stillanti di pioggia
sbadigliando la luce su 'l fango!
Flebile, acuta, stridula fischia
la vaporiera da presso. Plumbeo
il cielo e il mattino d'autunno
come un grande fantasma n'è intorno.
Dove e a che move questa, che affrettasi
a' carri foschi, ravvolta e tacita
gente? a che ignoti dolori
o tormenti di speme lontana?
Tu pur pensosa, Lidia, la tessera
al secco taglio dài de la guardia,
e al tempo incalzante i begli anni
dài, gl'istanti gioiti e i ricordi.
Van lungo il nero convoglio e vengono
incappucciati di nero i vigili
com'ombre; una fioca lanterna
hanno, e mazze di ferro: ed i ferrei
freni tentati rendono un lugubre
rintocco lungo: di fondo a l'anima
un'eco di tedio risponde
doloroso, che spasimo pare.
E gli sportelli sbattuti al chiudere
paion oltraggi: scherno par l'ultimo
appello che rapido suona:
grossa scroscia su' vetri la pioggia.
Già il mostro, conscio di sua metallica
anima, sbuffa, crolla, ansa, i fiammei
occhi sbarra; immane pe 'l buio
gitta il fischio che sfida lo spazio.
Va l'empio mostro; con traino orribile
sbattendo l'ale gli amor miei portasi.
Ahi, la bianca faccia e 'l bel velo
salutando scompar ne la tenebra.
O viso dolce di pallor roseo,
o stellanti occhi di pace, o candida
tra' floridi ricci inchinata
pura fronte con atto soave!
Fremea la vita nel tepid'aere,
fremea l'estate quando mi arrisero;
e il giovine sole di giugno
si piacea di baciar luminoso
in tra i riflessi del crin castanei
la molle guancia: come un'aureola
piú belli del sole i miei sogni
ricingean la persona gentile.
Sotto la pioggia, tra la caligine
torno ora, e ad esse vorrei confondermi;
barcollo com'ebro, e mi tocco,
non anch'io fossi dunque un fantasma.
Oh qual caduta di foglie, gelida,
continua, muta, greve, su l'anima!
Io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre.
Meglio a chi 'l senso smarrì de l'essere,
meglio quest'ombra, questa caligine:
io voglio io voglio adagiarmi
in un tedio che duri infinito.
Carducci, Giosuè
Quando piove lento lento
e fa freddo e tira vento
nella casa sta il bambino
nella cuccia il cagnolino
presso il fuoco il mio gattino
e il ranocchio senza ombrello/
sotto un fungo sta bel bello
(filastrocca infantile)
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime. (Jim Morrison)
C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo. (Jim Morrison)
Piove. È uno stillicidio
senza tonfi
di motorette o strilli
di bambini.
Piove
da un ciclo che non ha
nuvole.
Piove
sul nulla che si fa
in queste ore di sciopero
generale.
Piove
sulla tua tomba
a San Felice
a Ema
e la terra non trema
perché non c'è terremoto
né guerra.
Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella
esattoriale,
piove sugli ossi di seppia,
e sulla greppia nazionale.
Piove
sulla Gazzetta Ufficiale
qui dal balcone aperto,
piove sul Parlamento,
piove su via Solferino,
piove senza che il vento
smuova le carte.
Piove
in assenza di Ermione
se Dio vuole,
piove perché l'assenza
è universale
e se la terra non trema
è perché Arcetri a lei
non l'ha ordinato.
Piove sui nuovi epistèmi
del primate a due piedi,
sull'uomo indiato, sul cielo,
ottimizzato, sul ceffo
dei teologi in tuta
o paludati,
piove sul progresso
della contestazione,
piove sui works in regress,
piove
sui cipressi malati
del cimitero, sgocciola
sulla pubblica opinione.
Piove, ma dove appari
non è acqua né atmosfera,
piove perché se non sei
è solo la mancanza
e può affogare.
Montale
In questo turbine di tempesta .......
in un incantesimo sublime, s'arresta
l'ultimo guizzo di sole.......
facendo scorrere le ore di questa
SERENA DOMENICA
Annamaria |
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