L'INVERNO... POESIE E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Cari amici amanti della poesia siamo proprio nella parte centrale
dell'Inverno... e ritengo opportuno dedicare a questa stagione
il tema poetico di questo week end.
Molti amano l'inverno per la sua atmosfera intima...
raccolta... quasi coccolosa...
Io non arrivo a tanto ma penso che...
"Non potremmo apprezzare il tepore della primavera
ed il calore dell'estate se non vivessimo prima i rigori invernali..."
Come la natura...
infatti noi stessi durante l'inverno abbiamo quella pausa...
(noi orsi quel letargo ) che ci consentirà la ripresa primaverile e... l'auspicabile esplosione di vita dell'estate
Ma veniamo ai versi...
che come vedrete si dividono un pò tra favorevoli e contrari
a questa stagione.
Iniziamo con quelli tristi della grande Antonia Pozzi...
proseguiamo con quelli rarefatti ed immersi nel freddo
dei ricordi di Quasimodo
e con quelli accorati ma speranzosi della Dickinson
che vorrebbe che il gelo non tornasse più...
Poi abbiamo una poesia di un autore giapponese che adoro perché nella
sua semplicità esplicita il mio pensiero su questa stagione...
e concludiamo questa selezione con quella giocosa e maliziosa di Rimbaud...
Come di consueto mi piacerebbe leggere i versi... vostri o di altri autori...
che amate voi... nell'area discussioni del
INVERNO
A. Pozzi
Il ghiaccio inazzurra i sentieri
la nebbia addormenta i fossati
un lento tepore devasta
i colori del cielo.
Scende la notte
nessun fiore è nato....
ANTICO INVERNO
Salvatore Quasimodo
Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
cercavano il miglio di uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole:
un po' di sole, una raggera d'angelo,
e poi la nebbia; e gli alberi,
e noi fatti d'aria al mattino.
FAMMI UN RITRATTO DEL SOLE
Emily Dickinson
Fammi un ritratto del sole
Così che io possa appenderlo in camera mia
E possa fingere di scaldarmi
Mentre gli altri lo chiamano " Giorno"!
Disegnami un pettirosso su un ramo
Così che io possa ascoltarlo mentre dormo
E quando cesserà il campo nei campi
Anch'io deporrò la mia illusione.
Dimmi se è vero che fa caldo a mezzogiorno
Se sono i ranuncoli quelli che volano
O le farfalle quelle che fioriscono.
Poi, manda via il gelo dai prati
E scaccia la ruggine dagli alberi
Dammi l'illusione che ruggine e gelo
Non debbano più tornare!
L’ALBERO NUDO
Wang Ya-Pung
Un albero nudo
fuori della mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni.
Il vento sabbioso la neve il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell’albero
mi dà pensieri di gioia:
da quei rami nudi
indovino il verde che verrà.