E l'estate vien cantando,
vien cantando alla tua porta.
sai tu dirmi che ti porta?
Un cestel di bionde pèsche
vellutate, appena tocche;
e ciliege lustre e fresche
ben divise a mazzi e a ciocche.
L'ESTATE DI MAGGIO
Lara Ganarin
Sussurri vicini e lontani di vento
sembrano fruscianti
bisbigli di fuggevoli fate
e grilli e cicale
forse folletti ed elfi sono
nascosti
in quella selva intricata
di folli pensieri notturni.
Li sento danzare leggiadri
su soffuse e pacate arie
che spesso fuggono
al mio udito
nascondendosi
all'ombra di un sogno d'estate
non ancora qui.
Si rincorrono, cadono, si rialzano
in un turbinio
di rugiada che vela
fili d'erba nascosti
dal velluto della notte.
Poi scappano impauriti
dalla grande falce
che rischiara
gli ancora verdi
campi di spighe
e il suo bagliore
mi porta il ricordo
del tremule mormorio del grano
già maturo.
Era l'estate di maggio
con le sue ombre lunghe
nel tramonto di un giorno,
azzurro ormai sbiadito,
avvolto
dalla notte nascente.
VIOLA
Giovanni Papini
Viola vestita di limpido giallo,
che festa, che amore a un tratto scoprirti
venire innanzi con grazia di ballo
di tra i ginepri e l'odore dei mirti!
La ricca estate si filtra e si dora
sopra il tuo piccolo volto rotondo;
ad ogni moto dell'iride mora
bevi nel riso la gioia del mondo.
Par che la terra rifatta stamani
più generosa, più fresca di ieri
voglia specchiarsi negli occhi silvani
tuoi, risplendenti di casti Il pensieri.
Al tuo venire volante s'allieta
questo mio cuore e con Dio si rimpacia,
l'arida bocca del padre poeta
torna a pregare allor quando ti bacia.
SOGNO D’ESTATE
Alfonso Gatto
Trapeli un po’ di verde
il limone, il sifone,
il piccolo portone
della pensione,
trapeli il blu,
anche tu
vestita col tuo nudo rosa,
ogni cosa amorosa.
Amore è amore
liscio alla sua foce.
Un’ alpe zuccherina,
l’amore è brina.
Che sogno averti vicina
notturna, fresca, sottovoce.
Monet
SARA' ESTATE
Emily Dickinson
Sarà Estate - finalmente.
Signore - con ombrellini -
Signori a zonzo - con Bastoni da passeggio -
E Bambine - con Bambole -
Coloreranno il pallido paesaggio -
Come fossero uno splendente Mazzo di fiori -
Sebbene sommerso, nel Pario -
Il Villaggio giaccia - oggi -
I Lillà - curvati dai molti anni -
Si piegheranno sotto il purpureo peso -
Le Api - non disdegneranno la melodia -
Che i loro Antenati - ronzarono -
La Rosa Selvatica
- diventerà rossa nella Terra palustre -
L'Aster - sulla Collina
Il suo perenne aspetto - fisserà -
E si Assicureranno le Genziane
- collari di pizzo -
Finché l'Estate ripiegherà il suo miracolo -
Come le Donne - ripiegano - le loro Gonne -
O i Preti - ripongono i Simboli -
Quando il Sacramento - è terminato -