L'EROS CLASSICO ED ELEGANTE IN POESIA... MUSICA E... NON SOLO... BY TONY KOSPAN
La poesia erotica ha accompagnato la storia della poesia da Saffo a Ovidio...da Marziale a Guido Cavalcanti fino a giungere ai grandi francesi dell'800 ed ai poeti più recenti.
Certo talvolta anche i grandi poeti sono scivolati in poesie molto erotiche e quasi (anche senza quasi) volgari.. (perfino il Parini) mentre altri pure di successo si sono invece dedicati a quelle proprio esplicite per il divertimento popolare... dall'Aretino a Giorgio Baffo etc... ma di questo genere di versi non parlerò in questa sede. Infatti l'oggetto del post è solo l'eros nella forma più classica ed elegante. Perché l'Eros? Bè perché è naturalmente legato… legatissimo all’amore… direi anzi che è solo un altro aspetto della stessa medaglia… Non dimentichiamo che per gli antichi era una divinità… Ed infatti l’Eros ha una sua profonda sacralità… che solo ad una visione superficiale può non apparire… Infatti, a mio parere, una volta depurato dal puro e solo istinto, è un sublime fiore rivolto al cielo… il generatore della vita, l'espressione del rinnovarsi della natura… Esso infine, in unione al vero amore, ci fa assaporare… a noi umani... il profumo dell’Infinito… Come sempre sarà bello leggere qui, o nell'area discussioni del le poesie, vostre o di altri autori, che piacciono a voi… TRAMONTO DELLA LUNA Saffo
Tramontata è la luna e le Pleiadi a mezzo della notte: giovinezza dilegua, e sono nel mio letto sola. Scuote l'anima Eros, come vento sul monte che irrompe entro le querce; e scioglie le membra e le agita, dolce amaro indomabile serpente. Ma a me non ape, non miele; e soffro e desidero DUE CORPI Octavio Paz
Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due onde e la notte è oceano. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due pietre e la notte deserto. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte radici nella notte intrecciate. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte coltelli e la notte lampo. NOTTURNO NUZIALE Ada Negri Quando tu venisti, una notte, verso il suo letto, al buio, e le dicesti, piano, già sopra di lei: Non ti vedo, non ti sento. E la ghermisti con artiglio d’aquila, e tutta la costringesti nella tua forza riplasmandola in te con tal furore ch’ella perdette il senso d’esistere.
E uno solo in due bocche fu il rantolo e misto fu il sangue e fu il ritmo perfetto, e dal balcone aperto la notte guardava con l’occhio d’una sola stella rossastra, e il sonno che seguì parve la morte, e immoti come cadaveri la tristezza dell’ombra vi vegliò sino all’alba. SANGUINELLO J. Prevert La cerniera lampo è scivolata sulle tue reni e il temporale felice del tuo corpo innamorato nell'ombra fitta d'improvviso è scoppiato E la tua gonna cadendo sul parquet incerato non ha fatto più rumore di una scorza d'arancio che cada su un tappeto Ma sotto i nostri piedi i bottoncini di madreperla cricchiavano come semi Sanguinello frutto bello la punta del tuo seno ha tracciato una nuova linea della fortuna sul palmo della mia mano Sanguinello frutto bello Sole di notte. IN TE LA TERRA Pablo Neruda Piccola rosa, rosa piccolina, a volte minuta e nuda, sembra che tu mi stia in una mano, che possa rinchiuderti in essa e portarti alla bocca, ma d'improvviso i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra, sei cresciuta, le tue spalle salgono come due colline, i tuoi seni si muovono sul mio petto, il mio braccio riesce appena a circondare la sottile linea di luna nuova che ha la tua cintura: nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata: misuro appena gli occhi più ampi del cielo, e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra. CIAO DA TONY KOSPAN PER LE NOVITA' DEL MIO BLOG... |