a cura di Tony Kospan (2013)
Greg Olsen - Buon viaggio
Il tema è stato amato dai poeti fin dall'antichità ed infatti ben 2 poemi sono dedicati al viaggio come l'Odissea... e l'Eneide... ed in letteratura, più recente, Il Milione di Marco Polo.
In particolare Ulisse è stato per millenni l'emblema del viaggiatore per... la conoscenza.
Il viaggio infatti serve anche a conoscere... a conoscersi, a liberarsi da vecchi pregiudizi, a mettersi in discussione, in pratica il viaggio ci regala il più profondo senso di appartenenza all'Umanità.
Ma il viaggio può anche esser inteso in senso metaforico ed è quello che facciamo all’interno del nostro animo… e poi c'è poi anche quello nel tempo e nello spazio… attraverso la storia... ed oggi s'è aggiunto anche quello virtuale…
Oviedo - Statua dedicata al viaggiatore
Prima di passare alle poesie ed ai dipinti dedicati a questo tema leggiamo alcuni aforismi che ci aiuteranno ancor meglio a comprendere il vero senso del viaggio.
I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese e non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri. Montesquieu - Saggio... sugli spiriti e sui caratteri
A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quel che fuggo, ma non quello che cerco. Michel de Montaigne - Saggi
Dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo. - Per andare dove, amico? - Non lo so, ma dobbiamo andare... Jack Kerouac - On the road
I viaggi finiscono laddove s'incontrano gli amanti. William Shakespeare - La dodicesima notte 1602
Ma ora iniziamo il viaggio verso le poesie prescelte quest'anno dove però non troveremo la mitica Itaca di Kavafis... sempre presente negli altri anni... e come sempre sarà bello leggere le poesie vostre o quelle che amate su questo tema.
Moebius (Jean Giraud) - Il viaggiatore
TU CHE SEI IN VIAGGIO Antonio Machado
"Tu che sei in viaggio, sono le tue orme la strada, nient’altro; Tu che sei in viaggio, non sei su una strada, la strada la fai tu andando. Mentre vai si fa la strada e girandoti indietro vedrai il sentiero che mai più calpesterai. Tu che sei in viaggio, non hai una strada, ma solo scie nel mare.
Wall Josephine - Voyage to Murrlis Sea
INVIDIO I MARI CHE LUI ATTRAVERSA E. Dickinson
Invidio i mari che lui attraversa invidio i raggi delle ruote della carrozza che lo porta in giro invidio le curve colline che osservano il suo viaggio.
Tutti possono vedere facilmente quel che invece, ah, cielo, a me è vietato assolutamente.
Invidio i nidi dei passeri che punteggiano le sue lontane grondaie la mosca soddisfatta sul suo vetro e le foglie felici felici che fuori dalla sua finestra scherzano approvate dall'estate, gli orecchini di Pizzarro non potrebbero acquistare ciò per me.
Invidio la luce che lo sveglia e le campane che gli annunciano con forti rintocchi il mezzogiorno. Fossi io per lui il mezzogiorno.
Ma mi vieto di fiorire e annullo la mia ape per paura che il mezzogiorno sprofondi me e Gabriele nelle notte infinita.
John Collier - L'ultimo viaggio di Henry Hudson
VIAGGIARE! Fernando Pessoa
Viaggiare! Perdere paesi! Essere altro costantemente, non avere radici, per l'anima, da vivere soltanto di vedere! Neanche a me appartenere! Andare avanti, andare dietro l'assenza di avere un fine, e l'ansia di conseguirlo! Viaggiare così è viaggio. Ma lo faccio e non ho di mio più del sogno del passaggio. Il resto è solo terra e cielo.
Edward Hopper
ATTRAVERSAI UNA CITTA' POPOLOSA Walt Whitman
Una volta passai per una città popolosa imprimendomi nel cervello per un uso futuro vetrine, architetture, tradizioni e costumi, eppure ora di tutta quella città ricordo solo una donna incontrata per caso che mi trattenne in quel luogo per amore sincero. Giorno su giorno e notte dopo notte noi fummo insieme, il resto è stato tutto da tempo dimenticato: ricordo, ricordo solo quella donna che appassionatamente mi stringeva, e ancora noi camminiamo, amiamo, ancora ci dividiamo, e lei mi tiene ancora per mano, io non devo andare, la vedo accanto a me con le sue labbra tremule e mute.
Thomas Col - Il viaggio della vita - 1842.
HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO E. Montale
Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Auguro a tutti felici viaggi... verso belle mete...
fuori e dentro di noi
PER LE NOVITA' DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
O
METTILO NEI PREFERITI
|