In verità Canova non è stato solo uno grandissimo scultore,
ma anche un interessante pittore
ed un "ambasciatore dell'arte italiana".
Un suo dipinto - Le 3 Grazie danzano davanti a Marte
Infatti grandemente meritoria fu la sua attività diplomatica
presso Napoleone Bonaparte per far rientrare in Italia
numerosi capolavori artistici (purtroppo non tutti)
saccheggiati dalle truppe imperiali francesi.
La statua del principino Henryk Lubomirski nelle vesti di Eros
A parte questo è stato uno dei massimi artisti italiani
vissuti a cavallo tra la fine del '700 e l'inizio dell'ottocento.
A differenza di molti altri artisti
Antonio Canova è stato ammirato ed osannato già in vita,
Nobili, papi, principi (ed anche Napoleone)
hanno voluto opere scolpite da lui nel marmo)
e la sua fama da allora non si è mai interrotta.
Adone e Venere
Nato a Possagno in una zona ricca di cave
fin da piccolo usò lo scalpellino per scolpire.
I suoi maestri, o meglio gli artisti che lo ispirarono,
furono i grandi scultori classici ed il barocco ma geniale Bernini.
L'amore per le letture dei classici antichi (greci e latini)
gli consentì di farsi una grande cultura
che gli servì poi nelle sue sculture con temi mitologici.
Ercole e Lica
Nel 1779 recatosi a Roma per studiare
dal vivo le tantissime sculture antiche lì esistenti
venne a conoscenza delle idee
dell'archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann.
Questi sosteneva che l'arte greca era il massimo della bellezza,
e che gli scultori dovevano cercare di avvicinarsi con le loro opere
allo stile deciso ma semplice e sereno delle antiche sculture.
Le tre Grazie
Ammiriamo ora alcuni suoi capolavori
e qualche leggiadro dipinto
(dipingere era per lui soprattutto un gioco).
Napoleone
Amorino alato
Henryk Lubomirski
Paolina Borghese
Amore e Psiche
F I N E