O Tebruccio, se è vera 'sta storia di Amedeo costui per te deve aver scritto non solo il Vangelo, ma anche la Bibbia e il corano...
O Liberty, rispondi alla mail che ti inviatti, por favor. Ripeto: clicca su 'inbox', in alto a destra sotto il nome del phorum, ed un mondo apparirà al tuo cospetto.
E mentre mediti vendetta (perché, poi?) beccati questa poesia molto osé pereppeppè:
AMPLESSO CON CRISTINA1
O Gicocchio2 tracotante,
io vorrei dirtene tante;
approfitto di stamane:
qualche lasso mi rimane...
E' di tempo questo lasso:
sì, potrei andare a spasso,
approfitto invece per
digitar sul 'compiutér'.
Mi sfidasti giorni addietro,
se non sbaglio, il ventinove:
or ti mostro, per San Pietro,
ch'io son l'asino, tu il bove!
Ché è quest'ultimo che dice
al ragliante: Sei cornuto!,
ma non nota sua appendice
doppia, e dal disegno acuto...
'Ciascun uom porta due pere',
dice un brano in greco antico,
l'una sta sopra il sedere,
l'altra, invece, sopra il 'fico':
'pere' sono, poi, bisacce:
quella avanti porta il bello,
quella dietro le fregnacce:
quindi e quinci, sul pisello
noi potremmo elucubrare
che si trovi ciò che è buono.
Questo è assai semplificare,
ratto fulmine con tuono...
Ma se adesso tu mi segui,
se mi ascolti nel mio esporre,
spererò che tu ti adegui
al teorema della 'torre'...
Mi dicesti: un cavaliere
sì non s'ha da comportare,
non si piglia pel sedere
la Cristina, 'sta comare.
S'ella odori oppure puzzi,
s'ella puzzi oppure odori,
è question solo di spruzzi
di uno spray, un tra i migliori...
Ma non era questo il nesso,
il nocciòl della questione...
C'è che lei gradisce spesso
che sul suo bel sederone
ben si posi calda mano
di un Petruzzo assai virile:
sì, sul sodo deretano
lungi dall'esser senile;
e che inoltre sul suo seno
con vigor Petruzzo spinga
senza mai venire meno
lunga e turgida sua lingua.
Mentre l'altra man, mancina,
con indubbia voluptate,
accarezza la vagina,
grandi labbra vellutate...
Il Petruzzo poscia muove
la sua lingua sull'orecchio:
di lei spasmi sono prove
che le piace, ciò, parecchio!
Segue al tutto un bacio lungo:
dolci gli occhi ella serra,
al Petruzzo spunta un fungo
(non vien proprio dalla terra...)...
Ed è allora l'occasione
di baciarle la topina:
ella assume posizione
ora prona, ora supina.
Chiamansi preliminari,
per scaldar, dicon, la parte;
sono riti millenari,
li potremmo chiamar arte...
Ma se è vero che ogni gioco,
anche questo, dell'amore,
quand'è bello dura poco,
Ella non fa passar ore:
ed infatti, ratta e lesta,
sopra al sottoscritto zompa,
verso giù sposta la testa
ed il membro avida pompa.
Non rimane, a questo punto,
che afferrare il pisellone:
detto in fretta (faccio un sunto)
parte la penetrazione...
Or tu pensa, amico, senti,
se nel praticar que' vezzi,
tra quei dolci suoi lamenti,
sto a pensar se Ella olezzi!
Quel che al massimo mi viene,
con un far commercialista,
è se questo mio buon pene
dell'orgasmo è garantista:
dell'orgasmo suo, mi spiego:
ché io son gran cavaliere,
prima Lei, no, non lo nego,
degustar dovrà il piacere!
E mi trovo molto spesso
a contarle orgasmi quanti
Ella prova, e, se son lesso,
nondimeno tiro avanti.
Nel final v'è la catarsi:
impazziscono le carni;
ci hanno uditi in luoghi sparsi,
fino a Rieti, fino a Narni!
Ci troviamo lì, a giacere...
La consueta sigaretta...
'Ora è il turno del sedere...'
io sussurro alla Diletta:
Giacché tutti lo sapete,
e non sono mie follie:
per sedar tutta la 'sete'
vuolsi adir le... retrovie!
Come prendo infatti fiato,
come fa il Mago Gargiulo,
il possente mio apparato
le fo scomparir... nel XXXX!
1. Cristina, da me affettuosamente chiamata 'Ceciona', da altri 'Nannarella', era un'iscritta di Phalla come anche di altre com.
La si sfotteva un tantino, ma sempre con apphetto, ci mancherebbe...
2. GCocchius (sic) è un forumista di quelli buoni; peccato che da un po' di tempo sia scomparso.
Questa era una mia risposta al suo ardire nel sostenere che da parte mia fosse poco cavalleresco scrivere che a Cristina puzzavano le ascelle.