Ci sono certi sogni, talmente strani, talmente curiosi, o talmente angoscianti, che non si riescono a spiegare. E quello che ora vi racconto, è uno di quelli, davvero angoscianti. Dunque, ormai era l'alba, lo so perché, sempre nel sogno, vedevo già i primi sbaffi di luce che facevano capoccella attraverso i storini.
Quinni, ormai nel dormiveglia, per un bel po non mi sono accorto d niente, ma quando l’ animaletto, da che, che mi passeggiava sul petto, a che mi stava salendo attraverso il collo, verso il viso, mi sono svejato. Dormivo, certo, ancora dormivo, ma mi sognavo di essere sveglio. E sveglio, ma ancora con gli occhi chiusi,
gli ho tirato uno schiaffo mirando, ovviamente, dove stava in quel momento, cioè, tra il collo e il mento.
L'ho preso in pieno! e lui è volato, insomma è cascato dal petto sul lenzuolo, io con una mano ho sgrullato il lenzolo e lui è volato sul pavimento. Mi sono sporto per guardà, e l'ho visto che era atterrato, di schiena. Insomma, sottosopra.
Bè, quando ho realizzato, quando ho capito che era un bacarozzo, nero come la pece, e grosso come un bacarozzone, sono rimasto allibito. Ma non riuscivo a svegliarmi del tutto.
Non solo, ma fino a quando l’animalaccio era sul letto, era grosso, si, ma sempre grosso come un bacarozzo! Ma quanno è atterrato sul pavimento, l'animalaccio ha preso le sembianze d'un qualche cosa d'inverosimile, era diventato più grande di un topo di fogna...