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General: Cose stagionali...
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De: Peterpan® (Mensaje original) |
Enviado: 08/12/2010 13:32 |
Cosa c'è di più tenero di un cucciolino d'uomo quando sta poco bene? Ieri vado ad attenderlo alla fermata dello scuolabus; già mentre scende gli scalini vedo che c'è qualcosa che non va. E' caldo; triste; mogio. Appena a casa lo metto sul letto; tiro fuori il termometro dal cassetto del comodino, apro la custodia... è rotto, pazienza. Preparo un pranzo decente, ma lui appena assaggerà. Lo riporto a letto, dove si addormenta. Dopo un po' di tempo sento chiamare: 'Papy, papy...' Vado in camera. 'Stai qui con me?', con una vocina flebile flebile. Mi sdraio accanto a lui, lo abbraccio tenendogli una manina. Si riaddormenta... |
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non credo proprio che 20 anni fa le cose andassero diversamente da adesso, forse bisogna andare indietro di un'altra generazione
lo dico con cognizione di causa, avendo un figlio di 25 anni... ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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De: Miti |
Enviado: 08/12/2010 19:39 |
CONCORDO CON FABRIZIO........almeno 35 ann fa.........
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Be', io confesso che cambiavo già al tempo i miei primi due figli (32 e 27), ma mi limitavo alla pipì. Col... resto non ce la facevo proprio. Invece, quando è nato 'sto ranocchio sette anni fa, al nido suscitavo l'ammirazione delle infermiere.
Una volta, anzi, una mi diede un biberon che non erogava. Le dissi che sicuramente era ostruito dal calcare. Mi squadrò con sufficienza, peccato per lei che avessi ragione io. Le chiesi cosa facesse lei 25 anni prima e mi rispose che non era ancora nata. 'Ecco', le dissi, 'Io invece già facevo la balia'. E comunque cambiò la tettarella e il latte prese a scendere trullallà. Ma ricordo che quasi rimase offesa, vabbe', affari suoi. |
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Tu puoi non crederci, Fabrizio, ma i miei figli
hanno 30 e 28 anni...perciò...
cmq come si era detto, i singoli episodi contano poco:
poi 20-30 o 35 anni, non vedo proprio che differenza ci sia...boh?
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Infatti Hani, la differenza sta nei padri: c'è chi non è proprio portato al ruolo, diciamolo! ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif)
La differenza è un fatto più di testa che di generazione, credi a me. Anche se il ruolo del padre negli anni '50 (ricordi personali) era abbastanza limitato rispetto a quello della madre, specialmente quando i figli erano ancora piccoli, in età prescolare dico, anche a quei tempi ci si faceva meraviglia dei padri "assenti" più di quelli presenti. |
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presente-assente
non c'è paragone tra gli anni 50 e oggi
oggi se il bambino si ammala e uno dei genitori deve rimanergli accanto, madre e padre si accordano fra loro, e nessuno più dice che solo la madre può stare accanto a un bimbo malato
negli anni 50 non era nemmeno immaginabile che potesse essere il padre
oggi dal neonatologo ci vanno insieme padre e madre, negli anni 50 il padre aspettava che fosse la madre a informarlo di ciò che aveva detto il medico
i pediatri negli anni 50 non vedevano mai il padre, oggi è normale che il padre vada dal pediatra col bambino quando la madre ha un altro impegno, di lavoro o di famiglia
i padri non andavano in vacanza da soli con i figli piccoli, oggi ci vanno esattamente come le madri
non è questione di essere presenti o assenti, è proprio la figura paterna che è cambiata
del resto è cambiata anche quella materna, oggi è normale che la madre affidi i bambini al padre, negli anni 50 la madre era molto possessiva, gelosa del proprio ruolo, si sentiva menomata se era costretta a condividerlo con il padre
qualcosa di questo è rimasto nelle madri separate, ma le motivazioni sono altre, ed è inutile che io ne parli, perchè tutti conoscono i danni che ne conseguono, soprattutto per i figli
naturalmente il comportamento di ciascuno è soggettivo, ma le norme di vita sono cambiate per tutti
e oggi un padre assente è un padre che si sottrae alla norma, mentre negli anni 50 l'eccezione era il padre presente
ma in effetti oggi padre e madre sono paritetici nell'autorealizzarsi, negli anni 50 non era così, la donna era prima di tutto una madre, l'uomo era prima di tutto un lavoratore
lui era il protagonista, lei l'angelo del focolare
ovvio che queste definizioni sono retoriche, però era questa la retorica dominante fino alla fine degli anni 60 in Italia
e non bastò nemmeno un intero decennio di lotte femministe a cancellarla del tutto
sì, avete ragione, il cambiamento divenne evidente già 35 anni fa, però ci vollero altri 10 anni perchè si consolidasse
e per me, che sono una donna degli anni 50, è ancora commovente scoprire un padre che si fa angelo del focolare
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De: Miti |
Enviado: 09/12/2010 08:37 |
sì, avete ragione, il cambiamento divenne evidente già 35 anni fa,però ci vollero altri 10 anni perchè si consolidassee per me, che sono una donna degli anni 50, è ancora commoventescoprire un padre che si fa angelo del focolare (scrive Claretta)
ANCHE PER ME, lo trovo particolarmente tenero................ |
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Concordo con Claretta, insisto però sul fattore culturale,
che varia da un paese ad altro.
Oggi come 50 anni fa...:) |
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...e non dimenticare la STRONZAGGINE individuale, molto più influente del fattore culturale... ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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Non potrei dimenticare il fattore STRONZAGGINE individuale, manco volendo...^_^ |
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è vero, sti piccolini sono eroici
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De: Tebro |
Enviado: 12/12/2010 07:38 |
scrive claretta:
è ancora commovente scoprire un padre che si fa angelo del focolare
"secondo me non è commovente, ma penoso!
non tanto per il padre quanto per il bambino; ancor peggio per la bambina"
volendo rispettare i "ruoli" che il cielo ha imposto fin dal tempo di: adamo, eva e la mela, ruoli ben precisi, mirati e inderogabili: l'uomo è colui che ammazza l'orso e la donna è l'angelo del focolore.
Cioè, è colei a cui il cielo gli ha donato, a lei e solo a lei, la facoltà di dare la vita, quindi di partorire, poi, importantissimo, di allattare e, ugulmente importantissimo, di seguire e ribattere passo passo, i passi che fa il bambino/bambina, fino a che non è in grado di spiccare il volo.
L'uomo, rispettoso e cosciente del suo ruolo assegnatogli,
ancora, dopo miliardi d'anni, ne esegue le direttive mentre la donna, al contrario, non più rispettosa del ruolo assegnatogli, dello stesso, ne ha fatto carta straccia.
Allora l'uomo è rimasto fedele, mentre la donna ha tradito il suo ruolo? No! Non è lei che ha tradito il suo ruolo, lei, (per lei giustamente) persegue l'opposto di quel che gli fu assegnato! Quindi, è il cielo che, come sempre, e in tutte le circostanze, ha sbagliato a fare i conti! Non avendo capito che, eva, per sua natura, non intendeva assolutamente gratificante, appagante, ma al contrario, umiliante, il ruolo di angelo del focolare.
Quindi, come dargli torto. eva, aveva e ha ragione! Allora è adamo che, quando, tortocollo, si tramuta in angelo del focolare tradisce il suo mandato?
Certo che lo tradisce! nessun dubbio!Infatti, mano mano, non ha più neanche i peli sul petto! |
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per ciò che hai scritto qui sopra,
non servono parole, per descriverti,
tebroide delle caverne:
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A Tebbrobbalilla, t'oo dico sempre: mettece er taBBacco...
Però in qualche caso ti do ragione: mi immagino un bel paponzo trasteverino andare dal suo piccino e provare a fare una coccola con un vellutato tono di voce alla Mario Brega o alla Bombolo, a scelta: 'Vie' qqua, bbello de papà ttuo...', e mi immagino il pargolo, semplicemente atterrito da tanta dolcezza pronunziata nel più soave dei dialetti, correre a rifugiarsi sotto le gonne di mammà gridando: 'Mamma, c'è l'uomo nero...!' |
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